L’Università resta a Santa Teresa, tramonta l’utilizzo come dormitorio indicato dalla Maesani

17 luglio 2019 | 17:28
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L’Università resta a Santa Teresa, tramonta l’utilizzo come dormitorio indicato dalla Maesani
L’Università resta a Santa Teresa, tramonta l’utilizzo come dormitorio indicato dalla Maesani
L’Università resta a Santa Teresa, tramonta l’utilizzo come dormitorio indicato dalla Maesani

Gran brutto colpo per Patrizia Maesani, consigliere di minoranza a Como e tra le più ferventi sostenitrici di un nuovo dormitorio pubblico per la città. Poche ore fa aveva suggerito al Sindaco Mario Landriscina il Collegio Santa Teresa quale possibile luogo per istituire il dormitorio, ma l’’Università dell’Insubria che, lo scorso anno, aveva comunicato all’amministrazione comunale l’intenzione di recedere dall’uso della struttura quale studentato, ha invece deciso, a sorpresa, di restare.

Nel comunicato dell’università si legge “Da gennaio ad oggi si è instaurato un dialogo proficuo tra la nuova governance dell’ateneo e il Comune, che per esempio ha collaborato nel progetto Emblematici per Fondazione Cariplo, mettendo a disposizione dell’Insubria l’aula magna lasciata dal Politecnico di Milano. Il rettore Angelo Tagliabue e il prorettore vicario Stefano Serra Capizzano hanno pertanto deciso di confermare l’impegno a fianco del sindaco Mario Landriscina e restare a Santa Teresa, ritirando la lettera di recesso comunicata a fine 2018. Dopo l’estate sarà presentato un progetto globale di ristrutturazione e destinazione dell’immobile, in un piano di sviluppo generale dell’ateneo in cui saranno delineati anche nuovi spazi per la didattica”.

senzatetto senza dimora como

Tramontata, dunque, l’ipotesi dormitorio nel collegio universitario, la questione resta aperta e urgente. La chiusura del campo di via Regina Teodolinda ha causato un aumento dei migranti  senza un posto dove stare, persone che si aggiungono al già considerevole numero di senzatetto che vivono in città. E’ sotto gli occhi di tutti che i bivacchi sono aumentati esponenzialmente da qualche mese a questa parte.

Una soluzione va trovata, sembra essersene resa conto anche la Lega che si è sempre opposta all’ipotesi di un dormitorio permanente a Como