Parolario 2019: la nostra intervista a Alessio Brunialti

Da 15 anni nel comitato organizzatore di Parolario, il suo terreno sta al confine tra la musica e lo spettacolo, tra il mondo intellettuale e quello pop. Si sente a suo agio con Michele Serra ma anche con Frankie hi-nrg, con i filosofi e i musicisti internazionali. E a tutti da del “tu”.
Partiamo dalla domanda che non posso non farti: com’è andata questa 19ª?
Molto bene, soprattutto per quanto riguarda l’affluenza di pubblico, abbiamo pagato un po’ il caldo straordinario negli eventi del pomeriggio, quindi un plauso va a tutti coloro che sono intervenuti comunque, ma in compenso abbiamo avuto molto successo nelle sedi “periferiche”, che gli anni passati avevano un po’ sofferto, e negli incontri infrasettimanali. Sono andati particolarmente bene quelli che riguardavano la cultura alta, segno che la richiesta e l’interesse ci sono, sempre molto seguite le conferenze di Alfredo Tommasetta che hanno per fulcro la filosofia – e anche qui non era scontato, quando abbiamo iniziato, che avrebbero attirato così tanto pubblico –. Molto seguiti anche quando si è parlato di cinema, dove chi c’era sa che siamo riusciti a strappare qualche promessa riguardo a una delle sale storiche di Como…

Al di là di tutto ciò che poi diremo sull’aspetto artistico, c’è stata quest’anno una novità che so tu consideri un valore aggiunto.
Certo, è Il Bistrot Caffè Letterario allestito nel paco di Villa Olmo. In primo luogo si è rivelato davvero un posticino in cui continuare a respirare la stessa aria che circolava nelle sale della villa, in più lì abbiamo potuto organizzare direttamente degli incontri, abbiamo invitato quasi ogni sera gli autori a mangiare, sicuri di fare un’ottima figura. Noi stessi ci siamo sentiti a casa ed è stato un luogo dove creare per qualche giorno una comunità. Accogliente.
Parlaci un po’ dei tuoi incontri.
C’è stata una grande affluenza di pubblico per Michele Serra e anche per me conoscerlo è stato davvero piacevole. L’ironia, l’arguzia, l’umanità per cui lo amiamo come autore sono le stesse che ho ritrovato in auto mentre dalla stazione arrivavamo a Villa Olmo. Nel parco si è messo a chiacchierare e ridere con chi lo fermava, mettendo tutti a proprio agio. L’incontro invece che mi ha emozionato di più è quello con Massimo Del Viscio e con i lettori in braille che recitavano passaggi del libro, molto toccante! Poi ci sono le gioie inaspettate, per esempio mi interessava molto il libro di Maurizio Fossati Perché? Oltre 100 quiz per svelare le curiosità della scienza, ma non immaginavo che l’autore potesse trasformare la presentazione in un gioco così interessante e coinvolgente, invitando il pubblico a rispondere a tanti quesiti curiosi. L’incontro con Frankie hi-nrg mc, oltre a farmi conoscere quest’artista alla mano e davvero pieno di cose interessanti da dire, è stata anche l’occasione per me per lavorare in una nuova sede, l’Ostello Bello di Como. Ci siamo trovati benissimo, c’era una gran folla.

Sono contento si sia potuto riportare parte del festival fuori dalle ville, verso il centro, è una collaborazione che spero si rinnovi nelle prossime edizioni. E poi, ma ormai lo sai, il mio pallino sono gli anniversari e quest’anno abbiamo potuto celebrare i 50 anni di Woodstock, ma anche i 10 dalla scomparsa di Jackson.
L’anno prossimo, di anniversari da festeggiare ne hai a iosa…
Diversi anniversari interessanti, sì: gli 80 anni di John Lennon e i 50 dallo scioglimento dei Beatles, per esempio. Ma poi soprattutto il 20° anniversario di Parolario.
E qui ti volevo! Come te la immagini questa 20ª edizione?
Più bella, più grande, più lunga, arrivando per esempio fino alla domenica invece che chiudere il sabato. Sicuramente mi immagino un incontro almeno per parlare di Parolario e dei suoi vent’anni, magari con alcuni dei protagonisti delle passate edizioni. Dare ancora più spazio alla cultura, offrire a chi assiste la possibilità di avere una chiave di compressione della realtà, che li indirizzi nel percorso che cercano di intraprendere fuori dagli egoismi politici, che gli permetta per esempio di comprendere la nuova comunicazione. Questo si fa trovando gli autori giusti, autori che non soltanto conoscano la propria materia, ma che la sappiano comunicare. Noi, devo dire, siamo piuttosto fortunati, o forse ci siamo creati una buona fama, perché autori e case editrici reagiscono sempre bene ai nostri inviti e raramente non siamo riusciti ad avere l’autore che volevamo.
Raramente…
L’autore che vorrei fuori dal mio campo specifico è Lucarelli, ma non si è ancora creata l’occasione per provare a invitarlo. Per quanto riguarda invece l’ambito musicale sono fortunato, perché quelli che amo e non ho ancora intervistato sono tutti morti.

Senti Alessio, non posso evitare di farti una domanda sulle polemiche che si sono generate a partire da un’intervista di questi giorni in cui il vostro presidente, Glauco Peverelli, è stato molto critico nei confronti dell’amministrazione comunale e del suo rapporto con Parolario, critiche che non aveva nascosto neanche alla cerimonia di apertura, parlando sul palco direttamente all’assessore. Tu che fai, spezzi una lancia, offri il calumet della pace o qualunque altro luogo comune ti venga in mente?
Sono più diplomatico di Glauco per natura e in più secondo me lui è in un momento della vita in cui ci si può tranquillamente permettere di togliere qualche sassolino dalle scarpe, però una cosa la voglio dire anch’io. Parolario è una manifestazione tutta gratuita (quest’anno si sono pagati 10€ soltanto i due spettacoli teatrali) che raccoglie moltissimo pubblico e che noi pensiamo da settembre ad aprile, dopo di che i giochi sono fatti. È necessario, per lavorare serenamente e tenere un alto livello di qualità, che gli enti pubblici ci diano garanzie affidabili da subito o al contrario ci dicano con altrettanta tempestività che “quest’anno a Como Parolario non si fa”, di modo da poterci organizzare per tempo. La mia è una domanda molto diretta: questa cosa, questa manifestazione culturale, vi interessa? Nella risposta stanno tutte le scelte che un’amministrazione decide di fare.
Adesso vai coi ringraziamenti, perché so che ci tieni.
Tutto è andato liscio quest’anno grazie anche ai ragazzi dello staff, ai custodi di Villa Olmo, ai gestori del Bistrò, a tutti coloro che hanno acquistato la Card Amici di Parolario e a chi, in ogni modo e secondo le sue inclinazioni, ci ha sostenuto.