Mauro Corona presenta “Il muro” a Parolario 2019



Uomo dei boschi e delle montagne, Mauro Corona è una dei protagonisti di Parolario 2019 e lo potete ascoltare questa sera (lunedì) alle 20.30 a VillaOlmo. Nato a Baselga di Piné, in provincia di Trento, si trasferisce però presto a Erto, paese d’origine dei genitori, venditori ambulanti, nella valle del Vajont. Tante le tragedie che lo toccheranno più o meno direttamente: un padre violento che causerà l’abbandono della famiglia da parte della madre, la morte precoce dell’amato fratello minore. E poi il dramma del Vajont, che pur non toccando direttamente la famiglia Corona, resterà impresso nella mente dello scrittore che infatti gli dedicherà un libro. Artista poliedrico, scultore e intagliatore prima ancora che romanziere, è riconosciuto come uno dei maggiori alpinisti italiani, avendo aperto centinaia di salite, ancora oggi utilizzate da scalatori di tutto il mondo.

Nella vita Corona ha sempre sofferto la mancanza della sua terra, delle cime, dei boschi e dei prati, ogni volta che è stato costretto ad allontanarsi. E in questo libro, Nel muro, edito da Mondadori, torna a parlare di loro, a renderli protagonisti. Un thriller (forse) in cui un uomo decide di ritirarsi e ristrutturare, fra i boschi appunto, la vecchia casa avita. Solo che qualcosa di inaspettato lo attende dietro l’angolo, o meglio, nel muro. Sono i cadaveri semi mummificati di tre donne, nascoste lì da qualcuno, che recano sul corpo strane incisioni, forse segni di una lingua antica e perduta. Questa è la storia delle tre donne, di come sono arrivate lì, ma è anche la storia dell’uomo che ne a trovato i cadaveri, del suo cammino di conoscenza dentro sé. E, come dicevamo, è il racconto idilliaco della natura intorno a tutte le cose, della natura che è tutte le cose, e della cattiveria dell’uomo che vive immerso in questa maestosità senza permetterle di guidarlo, ma al contrario ponendosi come un avversario.
L’incontro con Maurizio Corona, introdotto dal giornalista Davide Cantoni, sarà preceduto alle 19.30, sempre a Villa Olmo, dalla presentazione della raccolta Dolore Minimo della poetessa Giovanna Cristina Vivinetto, con la prefazione di Dacia Maraini e la postfazione di Alessandro Fo. L’occasione imperdibile è quella di conoscere l’autrice del libro di poesia più premiato e anche venduto dell’ultimo anno e il primo testo in versi in Italia ad affrontare la tematica della transessualità. Come recita la quarta di copertina “il dolore minimo del titolo esprime la complessa condizione transessuale, pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere, per la prima volta in Italia, il muro del silenzioso tabù culturale”.

La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso. È una raccolta decisamente autobiografica, in cui la Vivinetto racconta il sentire personale, ma anche i rapporti, il dentro e l’intono a sé, con grande, delicatissima potenza. Un testo adatto anche a chi non è per natura particolarmente attratto dalla poesia, perché tanto, tanto intriso di essenza umana, molto più universale di quanto si possa credere a una prima occhiata.