Simonetta Hornby e Filomena Campus a Parolario 2019

23 giugno 2019 | 11:15
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Simonetta Hornby e Filomena Campus a Parolario 2019

Che donna stasera a Parolario 2019!
Simonetta Agnello Hornby è una delle personalità più interessanti nel nostro panorama culturale: scrittrice, avvocato, giudice, attiva a favore dei diritti dei disabili e delle minoranze etniche e religiose, tenace nel difendere le vittime di violenza famigliare, attenta ai rapporti internazionali all’interno dell’Europa. L’autrice della Mennulara (successo planetario, stra-tradotto e pluripremiato, uscito anche come graphic novel), vive a Londra dalla fine degli anni ’60 e più recentemente ha ottenuto la doppia cittadinanza, ma, nonostante il suo lavoro si sviluppi prevalentemente lì, il legame con l’Italia, e con la Sicilia in particolare, resta fortissimi, basta guardare i temi dei suoi romanzi, quasi tutti ambientati proprio in quella Sicilia in cui l’autrice è cresciuta, spesso con uno sguardo al passato storico, alla campagna rurale, all’epoca del patriarcato. Se siete neofiti dell’autrice, noi personalmente vi consigliamo La monaca, meraviglioso!

parolario simonetta agnello horby

Di nobili origini, l’autrice lascia presto al Sicilia per studiare in America e poi, definitivamente, per l’amata Londra.
Simonetta Agnello Hornby, a cui nel 2016 il Presidente della Repubblica ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale, presenta a Parolario 2019 lo spettacolo Credevo che, scritto con la jazzista (e regista, e docente universitaria…) Filomena Campus. Simonetta e Filomena, siciliana una, sarda l’altra, entrambe trapiantate da decenni a Londra, entrambe incapaci di fare una cosa soltanto ma al contrario con alle spalle carriere eterogenee…e successi in tutti i campi, entrambe attente agli emarginati e vigili sul nostro tempo.
“Lo spettacolo è nato due anni fa a Cardiff, in inglese”, racconta Campus. “Quindi l’abbiamo tradotto in italiano e portato a vari eventi nel nostro paese. Da un paio di mesi è iniziato il tour in tutta Italia”. Insieme scrivono Credevo che, apposta per il palcoscenico, una pièce di musica e parole per raccontare uno degli argomenti che sta tanto a cuore alla Hornby, anche nel suo lavoro di avvocato, la violenza consumata in famiglia, che se nella maggioranza dei casi ha la donna come vittima, a volte si presenta proprio al contrario. È infatti da una storia vera, capitata a Londra, che nasce questa pièce, la storia di una donna che torturava nei modi più atroci il suo compagno.
Lo spettacolo di stasera ha tutte le premesse per essere un bagno di folla, partite un po’ prima!

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