“Festate – L’Afrique c’est chic” due giorni di musica e cultura dal mondo a Chiasso






È una tradizione ormai consolidata, un appuntamento immancabile che dà avvio all’estate vissuta con gioia negli spazi urbani, pacificamente occupati dai suoni, dai colori, dai profumi del mondo.
Festate giunge quest’anno alla XXIX edizione, che porterà a Chiasso alcuni fra i migliori interpreti e gruppi della World Music internazionale.
Per il 2019 il tema scelto è “L’Afrique c’est chic!”, espressione che intende rimandare all’importanza e alla storia della musica africana: Festate 2019 si propone come scopo quello di valorizzare la cultura di questo grande continente, capovolgendo uno stereotipo di questi tempi difficili in cui l’Africa viene percepita principalmente come problema. Non si tratta assolutamente di camuffare la realtà – la situazione socio-politica in Africa rimane estremamente grave per molte nazioni e per molti popoli; tuttavia, per questi due giorni a Chiasso si vuole porre l’accento sulla positività e sull’energia creatrice di popoli, culture e persone che resistono nonostante le difficoltà.
Focus particolare sulla dimensione femminile, che verrà messa in rilievo dalla presenza di grandi interpreti strumentali e vocali come la straordinaria bassista e cantante ivoriana Manou Gallo e dall’ensemble de Les Amazones d’Afrique, artiste che usano la musica come mezzo non solo per raccontare e comunicare la cultura della loro terra, ma per costruire un futuro basato su idee nuove di convivenza, rispetto e uguaglianza.
Incontrarsi a Festate acquista così anche il significato di fare vivere la solidarietà tra le donne del mondo intero, forti della loro diversità, della loro creatività e delle loro risorse, purtroppo, ancora oggi, in molti contesti inespresse; e in occasione della manifestazione nazionale sui diritti delle donne e sulle pari opportunità, il Municipio di Chiasso ha deciso che l’entrata di venerdì 14 giugno sarà gratuita per le tutte le donne.
Per due giorni, Chiasso si trasformerà in luogo ubiquo che travalicando tutti i confini, si aprirà su modi di essere, culture, musiche, gastronomia e tradizioni del mondo. Un viaggio musicale e sensoriale nel quale saremo coinvolti, e che toccherà oltre alle terre africane, anche le sponde del Portogallo, tradizionalmente terra di partenza verso nuovi mondi e nuove scoperte, quelle dell’Italia per approdare e concludersi “ BorderLine” in Svizzera.

VENERDÌ 14 GIUGNO 2019, ore 20.45
• Re-Funk
• Manou Gallo
• Modena City Ramblers
SABATO 15 GIUGNO 2019, ore 20.45
• Ayom
• Les Amazon d’Afrique
• Jupiter & Owkness
• PROGRAMMA – SCENAOFF (Posteggi Municipio, Chiasso)
VENERDÌ 14 GIUGNO 2019
• Easy Sunset
• leMox
SABATO 15 GIUGNO 2019
• The Black Heidis
• Luka Rude Boy
• GLI ARTISTI

• RE:FUNK
I Re:Funk hanno compiuto da poco quattro anni di vita, eppure possono già vantare una storia importante alle spalle. Nati nel 2015 dalla volontà del batterista e band leader Dario Milan e il frontman Maqs Rossi, da subito si distinguono esibendosi e conquistando palchi invidiabili come il Montreux jazz festival, Jazz Ascona, Estival. Nel 2018 danno vita alla collaborazione con il sassofonista Pee Wee Ellis, storico band leader di James Brown e Van Morrison, portando in scena un omaggio al Padrino del Soul. A marzo hanno pubblicato il loro disco di debutto “BorderLine” che sta riscuotendo successo nelle radio nazionali e private di mezza Europa. 10 tracce che navigano a vele spiegate nel mare del Soul/Funk, impreziosite dalla presenza della cantante basilese Ira May (nel
brano “Let Her Lead”) e dello stesso Pee Wee Ellis (in “Hot’n Sweat”).

• MANOU GALLO
“Sono fiera di essere una donna africana al tempo stesso tradizionale e moderna”, dice la pluripremiata Manou Gallo, “una che suona ritmi africani ma anche rock e funk. Sono libera nella musica e al suo interno posso fare qualunque cosa e viaggiare ovunque”.
Manou Gallo da sempre è riconosciuta come una sperimentatrice. Nata nel 1972 a Divo, una cittadina della Costa d’Avorio, è una virtuosa dal talento unico, depositaria del ricco patrimonio della sua tribù d’origine Djiboi. Suonava il tamburo, cosa nella cultura ivoriana normalmente consentita solo agli uomini, fino a che non vide un basso e scoprì che era il “suo” strumento.
Manou ha una storia straordinaria da raccontare, con un percorso originale e personalissimo. Sempre legata alle radici africane, unisce il suo sound con funk, jazz, soul e blues in collage sonori dai ritmi pieni di gioia.

• MODENA CITY RAMBLERS
Prendete le suggestioni del folk d’Irlanda. Conditele con una contagiosa allegria dal sapore emiliano. Aggiungete testi di impegno politico, in stile “combat-rock”, e avrete la ricetta originaria dei Modena City Ramblers, nati nel 1991 come gruppo di folk irlandese, che suonava per la strada, o per amici e parenti. Nel 1994 pubblicano il primo album, Riportando tutto a casa, in cui rivendicano la loro identità meticcia, l’Irlanda e l’Emilia, la resistenza e gli anni Settanta, i viaggi e le lotte. Tra i loro “compagni di strada”, anche due big irlandesi: i Chieftains e Bob
Geldof. Tra i brani, “In un giorno di pioggia”, resoconto della nascita del grande amore per l’Isola verde. Le loro coinvolgenti ballate trascinano il pubblico anche per la veemenza polemica dei testi.

• AYOM
Ayom è “il Signore della musica”, che abita nel suono del tamburo e che, con diversi nomi, è comune a molte culture del Mondo. La sua forza simbolica ben rappresenta lo spirito del progetto musicale che unisce America Latina, Africa e Mediterraneo. Il progetto nasce dall’incontro del gruppo Forró Miór con la cantante, compositrice e percussionista Jabu Morales. Lisbona e Barcellona, con la loro effervescenza multiculturale, sono gli scenari dei due progetti che condividono la ricerca e la passione per la musica popolare brasiliana e afro-latina. Il risultato è una musica senza frontiere e mestiza che si muove tra ritmi brasiliani (forró, samba, maracatu, carimbó, ijexá..) contaminandosi con altri ritmi oriundi della diaspora africana (cumbia, calypso, merengue, guaguancó, semba, coladeira, funaná), con
influenza melodica del Mediterraneo.

• LES AMAZONES D’ AFRI QUE
La band «Les Amazones d’Afrique» riunisce artisti dell’Africa occidentale consapevoli di quanto il futuro si coniughi al femminile e il potere debba essere restituito alle donne. Il loro primo album, «Republique Amazones», è stato acclamato dalla stampa di tutto il mondo ed è stato nominato dal Presidente Obama come il miglior album dell’anno 2017.
«Les Amazones d’Afrique» usano la musica come mezzo per cambiare, credono che il futuro possa essere costruito con idee basate sul rispetto e sull’uguaglianza. Combattere il problema della violenza delle donne contro altre donne, come nel caso delle mutilazioni sessuali, della poligamia o dei matrimoni forzati, è essenziale per rompere un meccanismo di dominio e di prevaricazione, a vantaggio di tutti.

• JUPITER & OKWESS
Jean-Pierre Bokondji, in arte Jupiter, nasce a Kinshasa il 16 dicembre 1963, tre anni dopo l’indipendenza del Congo. Figlio di un diplomatico, passa gran parte della sua infanzia in Tanzania e nella Germania dell’Est, dove potrebbe ricevere un’educazione europea. Invece lascia la sua famiglia da adolescente per vivere a Kinshasa, dove inizia a lavorare come musicista. I testi scritti da Jupiter si concentrano sul doloroso passato del Congo e su come poterlo superare. Sono discorsi in cui la verità avanza prudentemente, in punta di piedi, anche a causa dei pericoli che
attendono chi osa parlare troppo. Per questo motivo Jupiter fa largo uso di storie e parabole per denunciare l’ingiustizia. Riuniti attorno a lui, i fedeli Okwess: Montana (degli “Staff Benda Bilili”) alla batteria, Yendé al basso, il chitarrista Eric e il cantante Blaise.
Sabato 15 giugno si celebra la giornata del rifugiato. Chiasso_culture in movimento, SOS Ticino e Osar propongono un viaggio attraverso la tematica della migrazione che va dalla cucina casalinga del mondo alla riflessione sui percorsi migratori. Dalle 18.00 a mezzanotte, sia venerdì 14 giugno sia sabato 15 giugno, sarà possibile immergersi nei sapori del mondo grazie ai piatti tipici della cucina casalinga di 11 paesi, dall’Eritrea al Tibet, passando per Siria, Ucraina e Santo Domingo.
La piazza sarà arricchita come di consueto dal mercatino delle ONG, con la presenza di OSAR e molte altre Associazioni.Tra un intingolo e una salsa vegana potrete scoprire quando e come vengono cucinati i piatti che preferite.
• BIGLIETTI
Entrata una sera (venerdì / sabato): CHF 10.- / Euro 10 Entrata due serate:
CHF 15.- / Euro 15
Ragazzi fino ai 16 anni: entrata gratuita
Venerdì 14 giugno ingresso libero per le donne
Non sono previste prevendite. I biglietti possono essere acquistati alle casse, in Piazza C. Bernasconi, la sera dei concerti.