All’UnaeTrentacinquecirca: Kenny White, uno storyteller al pianoforte

7 maggio 2019 | 14:38
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All’UnaeTrentacinquecirca: Kenny White, uno storyteller al pianoforte

Venerdì 10 maggio, ore 22, il piccolo, ma accogliente palco canturino All’UnaeTrentacinqueCirca avvezzo ad ospiti internazionali, accoglierà il pianista, compositore e produttore americano Kenny White fresco di 18 mesi di tour in apertura ai concerti americani di Judy Collins e Stephen Stills. White ha recentemente pubblicato l’album Long List of Priors che vede, tra i vari, la partecipazione di Larry Campbell e David Crosby. Mica poco. Kenny White si esibirà accompagnato da Giulia Nuti alla viola.

kenny white 1&35

White arriva alla carriera di cantautore dopo un percorso musicale lungo e di successo, iniziato negli anni Settanta suonando come pianista nella band di Jonathan Edwards e in seguito con Livingston Taylor nel leggendario “Living in the USA” tour di Linda Ronstadt.
Negli anni ’80 e ’90 ha composto, prodotto e arrangiato alcuni dei jingle pubblicitari più noti d’America per radio e TV. Tra i vari, “The Unsinkable Taste of Cheerios” per gli omonimi cereali, la campagna “Heartbeat of America” per la Chevrolet e un numero infinto di spot per la Coca Cola, tra cui quello tradotto e noto in Italia come “Coca Cola – sensazione unica”.
In questo ambito ha lavorato con Gladys Knight, Mavis Staples, Ricky Skaggs, Aaron Neville e numerosi altri artisti di successo.

Ha scritto colonne sonore per i film Message in a Bottle, Where the Heart Is e per quattro film del regista John Sayles. Ha partecipato come musicista a numerosi album tra cui l’album di debutto di Marc Cohn (l’autore di Walking in Memphis), disco di platino.
I suoi lavori da produttore includono “I Don’t Know Why” di Shawn Colvin, nominata ai Grammy Awards, così come gli ultimi quattro album da solista di Peter Wolf, leader della J. Geils Band. Il secondo album realizzato con Wolf, Sleepless, è stato incluso dalla rivista Rolling Stone nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. Gli album prodotti con Wolf hanno permesso a Kenny di lavorare con e scrivere arrangiamenti per artisti come Merle Haggard e Keith Richards.
“Long List of Priors” è il suo ultimo album, una raccolta di canzoni originali che fotografano la condizione umana con profondità ed umorismo. Il New York Times e il San Francisco Chronicle hanno descritto come “elettrizzante” e “unico” il suo stile al pianoforte.
Per quanto sia un pianista talentuoso, Kenny White si distingue soprattutto per i sui testi elaborati ed intelligenti, per i quali è stato paragonato a Randy Newman e Leonard Cohen.

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Laura Bianchi ha incontrato per Mescalina Kenny White, riportiamo alcuni passaggi della bella intervista

D.Il tuo nuovo album, LONG LIST OF PRIORS, presenta efficaci schizzi dell’umanità del XXI secolo, in un perfetto equilibrio fra ironia e passione. Qual è il tono che preferisci, per esprimere meglio i tuoi pensieri e sentimenti?

R. Preferisco qualunque tono si adatti meglio alla canzone. L’ironia non è mai preimpostata. E infatti non ho proprio mai cercato di sedermi a scrivere una canzone umoristica. Ad esempio, mentre scrivevo Cyberspace, una delle canzoni più ricche di osservazioni feroci in questo disco, c’era una sorta di reazione automatica: nel momento in cui sentivo che tendevo a fare proselitismo o scrivevo da una posizione più “saputa”, il verso seguente era automaticamente più lieve e umoristico. Non ho mai voluto portare l’ascoltatore dalla mia parte o  fargli la predica. Non amo essere manipolato nella musica, nei film, nei libri…e cerco di non farlo mai nella mia scrittura. Il completo successo di una canzone sta nel far sì che l’ascoltatore possa metterla in relazione con la propria vita e interpretarla nel proprio modo. Qualunque mezzo con cui ciò possa essere raggiunto, è quello giusto. Infine, non c’è molta differenza fra ironia e passione, se queste sono genuine. Al contrario, un testo dolce e appassionato ha bisogno di essere Questo non è stato molto facile per me inizialmente.

D.Ascoltare uno dei tuoi album è una bella esperienza, ma i tuoi concerti sono semplicemente stupefacenti. I tuoi punti di forza sono un’eccellente tecnica e un perfetto controllo del palcoscenico. Queste doti nascono dal talento, da un duro lavoro, o da entrambi?

R. Difficile da dire. Immagino che aiuti il fatto di sentirmi a mio agio sul palco e di avere fiducia nel sentimento di aver dato tutto me stesso quando ho scritto le canzoni. E, forse anche il fatto che non c’è davvero niente da perdere. Grazie per il complimento. Essere in grado di entrare in sintonia e anche emozionare il pubblico mi esalta molto. Detto questo, mi meraviglio spesso del fatto che qualcuno riesce a cogliere meglio la mia musica dopo avermi visto in concerto. Per me, i dischi rappresentano più da vicino le canzoni come sono apparse nella mia mente. Ma, comunque vadano le cose, mi va benissimo!

D.Ci hai raccontato che sei preoccupato della situazione politica negli USA. Pensi che i musicisti debbano schierarsi per i diritti umani?

R. Certo che sì. Sono cresciuto in un tempo in cui i musicisti avevano la responsabilità di illuminare il mondo. E’ bello E imperfetto. Se togli la politica, non ci sarebbe stato un movimento Folk come lo conosciamo. E non ci sarebbe stato un movimento Rap, anche se entrambi i generi si sono allontanati molto da argomenti politici. La musica è stata una voce per quelli che non l’avevano. C’è qualcuno che pensa che gli artisti debbano servire per puro intrattenimento. E che chi lavora tutta la settimana non dovrebbe essere sottoposto a una diatriba politica quando va a un concerto. Forse c’è qualcosa di vero. Eppure, sarò sempre convinto che ci si possa divertire in un modo ricco di senso e che sia possibile tornare a casa dopo un concerto pensando a qualcosa. Ho sempre ammirato gli artisti che non hanno paura di agitare le coscienze, che sia in ambito musicale, poetico, o nella moda.  “Un provocatore” ( e lo dice in italiano…).

All’UnaeTrentacinqueCirca 

via Papa Giovanni XXIII – Cantù

Venerdì 10 maggio ore 22.00
Kenny White in concerto
special guest: Giulia Nuti alla viola
opening act: Mattia Scarpa

info e prenotazioni: 3457972809