La main bitch M¥SS KETA incorona il sold-out di MARKER ’19

7 aprile 2019 | 16:22
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Ancora una volta Marker riesce a trasformare il Teatro Sociale senza. però, snaturare il luogo. Anche se mancano le poltroncine di velluto e le note che risuonano tra gli stucchi non sono di una grande orchestra, la nottata più giovane della stagione teatrale è, comunque, “un fatto artistico”. Come tale è M¥SS KETA, la performer che ha dato senso e sostanza a MARKER ’19 (senza nulla togliere a Splendore e Virginia W. che hanno fatto bene da comprimari).

Marker 2019

In un laser paradiso, o inferno secondo i punti di vista,  la M¥SS appare nel clou della serata in un’ angelica veste bianca con tanto di velo monacale. C’è chi posta la foto su Instagram con il tag #laprimacosachevediquandomuori (!?!), ma il virginale abito cade ben presto lasciando scoperto il personaggio più dirompente e controverso che la scena musicale italiana abbia profotto negli ultimi anni.

Marker 2019

Sul palco trasformato in un ring M¥SS KETA “mette sotto” un beat incessante che frusta la platea brulicante del Teatro Sociale, uno show ad alta intensità per quasi un’ora nella quale vengono proposti (e confusi tra loro) i brani dell’ultimo album “Paprika” uscito da pochi giorni, e i ben più conosciuti  Una donna che conta,  Milano sushi & Coca, Una vits in cspslock, Le ragazze di porta Venezia. 

Qui qualche minuto della porformance di M¥SS KETA

Chiusura con un ringraziamento a Como e al pubblico caldo dei bei tempi. MARKER ’19 va in archivio con un meritato sold-out anche grazie a M¥SS, ci voleva una main bitch a risvegliare la città

Marker 2019