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Cernobbio, sono tutti concordi: al Nido arrivano supervisore e telecamere

6 aprile 2019 | 09:39
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Nota del sindaco Monti dopo un confronto con i capigruppi in comune. Obiettivo rilanciare la struttura dopo l’arresto di una delle educatrici.

Unità d’intenti nel sostegno al servizio di asilo nido di Cernobbio dopo il clamoroso arresto di una educatrice accusata di maltrattamenti (video sopra diffuso dai carabinieri) agli alunni, con l’obiettivo di attivare una supervisione esterna al servizio al fine di migliorarne l’organizzazione e l’offerta, ed incentivare il confronto diretto dei genitori con il personale addetto al servizio ed il supporto psico-pedagogico. È questo il pensiero espresso, dopo un confronto comune tra il Sindaco di Cernobbio, Matteo Monti, ed i capogruppo consiliari Giovanni Grieci, Simona Saladini, Paolo Furgoni e Filippo Santoro preso atto della convocazione del Comitato di Gestione dell’asilo nido “Rita Fedrizzi” promossa dallo stesso primo cittadino. Confronto nel quale il Sindaco ha illustrato quanto poi promosso nel corso dell’ultima seduta di Giunta Comunale dove l’esecutivo ha deliberato un atto di indirizzo operativo relativo a questo servizio. «Come ho avuto modo di sottolineare ho preso atto con piacere di come l’obiettivo di tutti i gruppi in Consiglio Comunale sia quello di fare squadra e di collaborare per il bene dei piccoli utenti del servizio asilo nido e delle loro famiglie – rileva in proposito il Sindaco, Matteo Monti -. L’auspicio è che al più presto si possa contare sull’introduzione di una supervisione esterna alle attività dell’asilo nido “Rita Fedrizzi” così da promuovere un miglioramento dell’offerta e dell’organizzazione di questo importante servizio a favore della comunità».

L’Amministrazione Comunale intende inoltre favorire un sempre più attivo confronto tra genitori e personale in servizio all’Asilo Nido, implementando l’attività di osservazione dei bambini da parte della pedagogista presente nonché attivando uno sportello di supporto a favore degli educatori ma anche degli stessi genitori. Altro obiettivo è quello di avviare le procedure per l’installazione di telecamere a circuito chiuso, nel rispetto della vigente normativa in materia.