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Lunedì del Cinema: gli alti e bassi dei lavoratori di “A Fabrica de Nada”

Una notte un gruppo di operai scopre che la direzione della fabbrica in cui lavorano ha organizzato il furto dei macchinari. Capendo che si tratta di un inequivocabile segno dell’imminente fallimento della ditta, alcuni di loro rifiutano la buona uscita e occupano la fabbrica. Con loro grande sorpresa, però, i dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere come gestire una fabbrica mezza vuota, in un mondo dove la crisi sta riscrivendo le regole dell’economia del lavoro. Questa, in breve, la trama de A Fabrica de Nada il film in programma lunedì 18 marzo per la rassegna del Circolo Arci Xanadù i Lunedì del Cinema Gloria.

Tutta la poesia e il pragmatismo di quest’opera firmata dal regiosta portoghese Pedro Pinho  è già contenutia nel titolo, ripreso nel finale sotto forma di litania canticchiata (“senza fare niente…senza fare niente”). Pur essendo al suo primo film di fiction, Pinho si dimostra un regista in pieno possesso dei propri mezzi, un cineasta inequivocabilmente lusitano, che descrive il clima sociale ed economico di recessione del proprio paese attraverso una specie di collage di luoghi, mantenendo vivo un filo narrativo che conferisce all’opera una solida continuità. Non per nulla, The Nothing Factory trae ispirazione da una specifica storia autentica, l’ avventura di autogestione condotta dagli impiegati della succursale di un noto fabbricante di ascensori – macchinario interpretato metaforicamente, con i suoi alti e bassi che sostituiscono i passi dell’Uomo, al punto che diventa impossibile non ammirare il modo in cui la realtà supera, per inventività, la finzione.

Questa narrazione lineare ci introduce in un universo operaio che lo spettatore non lascerà fino alla fine, restando come ipnotizzato dinnanzi al ritmo martellante delle macchine. A questa cadenza penetrante subentra la baraonda dell’epicentro dell’azione, con il suo disordine e la sua gravità. Gli operai si rendono conto infatti che di notte, al riparo dagli sguardi, l’azienda sta procedendo allo smantellamento del sito industriale. Seguiamo quindi, per circa tre ore, le diverse tappe del laborioso tentativo del gruppo di lavoratori di prendere in mano la situazione, tentativo rappresentato attraverso dei frammenti della loro vita quotidiana  in modo da farci sentire, quasi fisicamente, la questione che è al cuore dei numerosi dibattiti ideologici che punteggiano la storia, quella cioè del ruolo rivestito all’interno della vita dal lavoro, che di volta in volta sembra soffocarci o nutrirci, come se soltanto nel lavoro l’esistenza trovasse pieno compimento.

L’assurdità della messinscena rispecchia quella delle ragioni ormai prive di senso avanzate dalla direzione, delle convinzioni personali poste di fronte agli imperativi della concretezza… Con A fabrica de Nada, Pinho ci dà l’opportunità di ascoltare le voci che la globalizzazione ha ampiamente soffocato, in tutta la loro varietà. Propone un discorso sociale impegnato ma mai sentenzioso, pragmatico e senza illusioni sulla realtà del destino delle fabbriche, ma non disincantato, poiché la scintilla magica che resta, quella che dà vita al canto e alle coreografie che emergono lungo tutto il film, è quella della componente umana.

lunedì del cinema a fabrica de nada

È un’esperienza inedita quella che ci regala The Nothing Factory, A Fabrica de Nada del portoghese Pedro Pinho, che con questo suo primo lungometraggio di finzione, prodotto dalla società fondata da lui stesso assieme a cinque colleghi nel 2009, si è aggiunto all’ultimo minuto alla selezione della 49a Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes. Il film, sorprendente miscela di austerità ed esuberanza, gioca in piena libertà con tutti gli strumenti offerti dalla finzione (estetici, visivi, sonori e persino musicali, nelle numerose e stupefacenti scene da musical), eppure l’impatto del suo iperrealismo rinvia alla quintessenza stessa del genere documentario.

Spazio Gloria via Varesina – Como

18 marzo ore 21

A FABRICA DE NADA

di Pedro Pinho

Interpreti:  Josè Smith Vargas, Daniele Incalcaterra, Carla Galvao, Joaquin Bichana Martins

PORTOGALLO 2017

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 Ingressi: Intero 7€ – Ridotto 5€ (under 18 – over 65)

Le proiezioni sono riservate ai soci ARCI

Spazio Gloria via Varesina, 72

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