Torna al cinema un cult del brivido: “Gli uccelli”. Versione restaurata




Il 2019 inizia nel segno del brivido e non solo per il remake di “Suspiria” di Luca Guadagnino, ma anche per il ritorno al cinema di un capolavoro firmato da Alfred Hitchcock: “Gli uccelli”. Giovedì 10 gennaio, a distanza di 56 anni, il film in un’incredibile versione restaurata grazie al progetto Il Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna, tornerà a far accapponare la pelle solo allo Spazio Glora di via Varesina.
I volatili, di norma, non hanno l’abitudine di assalire gli essere umani. Le cose cambiano, però, se fra i pennuti e l’uomo si frappone il genio visionario di Alfred Hitchcock, capace di dar vita nel 1963 con “Gli uccelli” all’antesignano del disaster movie. Tratto dall’omonimo racconto di Daphne Du Maurier “Gli uccelli” fa leva sul concetto di angoscia, esasperato da Hitchcock per mezzo di un processo a lui caro già esercitato sia ne “La finestra sul cortile” e, soprattutto, in “La donna che visse due volte”, che muove dal quotidiano, e quindi dal reale, per poi avvicinarsi progressivamente al fantastico, facendo lievitare in maniera graduale ma inesorabile la tensione fino all’inevitabile climax.
Ma il classico con protagonisti Tippi Hedren e Rod Taylor è, anche, una riflessione sull’arroganza umana destinata, secondo il regista, a far precipitare verso la catastrofe la società. “Gli uccelli”, però, è anche uno splendido esempio di cinema virtuoso, specie per quel che riguarda la messinscena e gli effetti speciali. Il ritmo del film, innanzitutto, è frutto del comportamento degli uccelli, imitato dalla struttura del racconto: attacco, ritirata, raggruppamento per un nuovo attacco. Ma ecco alcuni espedienti studiati da Hitchock per realizzare uno dei film più complessi sul piano tecnico: “Il problema era quello di far scendere in picchiata gli uccelli. Affittammo un’isola lontano dalla costa e piazzammo la macchina da presa su un’alta scogliera. Attiravamo i gabbiani con dei pesci dietro la macchina da presa e gettavamo i pesci dalla scogliera. Un’altra macchina da presa si trovava sulla spiaggia sottostante. Quando vedemmo la pellicola sviluppata ecco cosa ammirammo: una scogliera, onde, una spiaggia e i gabbiani che volavano verso il basso. Poi, due donne, con un lavoro su poco più di cinque metri di pellicola ma che durò tre mesi, dipinsero a mano, fotogramma per fotogramma, ogni singolo uccello su uno sfondo e la silhouette di ogni uccello. In questo modo gli uccelli vennero stampati sulla scena nella quale li si vede scendere in picchiata. Tre mesi di lavoro per poco più di dieci secondi sullo schermo!”. Solo un maestro riconosciuto come Alfred Hitchcock può permettersi una cosa del genere.

Spazio Gloria via Varesina 72 COMO
Giovedì 10 gennaio alle 21 proiezione della nuova versione restaurata di
GLI UCCELLI (The Birds, USA, 1963)
uno dei classici intramontabili di Alfred Hitchcock
Ingresso € 5 – Riservato ai soci ARCI