Pistola elettronica anche per gli agenti del Bassone: lo garantisce il Governo




I sottosegretari Marrone e Molteni, oggi in visita alla struttura, assicurano misure di protezione adeguate dopo i recenti attacchi subiti. La loro nota
Visita oggi al carcere di Como dei sottosegretari Morrone e Molteni, arrivata dopo le recenti proteste della polizia penitenziaria per aggressioni subite dai detenuti. “È necessario dotare anche la Polizia Penitenziaria di ulteriori strumenti di difesa e di un’adeguata formazione alla difesa personale. Dopo l’esordio positivo della sperimentazione del Taser (pistola elettrica) messo in dotazione alla Polizia di Stato, è legittimo prevederne l’utilizzo sperimentale, in casi di necessità, anche per la Polizia Penitenziaria. Si tratta di un mezzo di deterrenza che può avere effetto preventivo ed è efficace anche per ridurre i rischi per l’incolumità degli agenti nell’affrontare aggressioni, impedendo la colluttazione fisica. Il carcere comasco, è ben inserito nella comunità e ben organizzato, ma 435 detenuti è un numero eccedente rispetto ai posti regolamentari. Il problema saliente, comune ad altri istituti di pena, è che più della metà dei detenuti è di origine straniera, con le conseguenti difficoltà su cui bisognerà aprire una riflessione a livello governativo. Sarà inoltre nostro impegno trovare una soluzione per l’impiego per l’ampia aula bunker, rimasta inutilizzata da anni, per attività connesse a quelle carcerarie“.
Lo dichiarano in una nota Jacopo Morrone, Sottosegretario alla Giustizia, e Nicola Molteni, Sottosegretario all’Interno dopo la visita odierna alla struttura del Bassone.