Decreto Dignità: quali saranno i cambiamenti per il settore del gambling

13 luglio 2018 | 18:58
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Decreto Dignità: quali saranno i cambiamenti per il settore del gambling

Il fenomeno del gioco d’azzardo durante il 2018 ha fatto discutere in tutta Europa. Non a caso in diversi Paesi della Comunità europea ci sono state leggi e norme per cambiare l’attuale situazione e per contrastare il fenomeno della ludopatia, sempre più dilagante. Questi effetti sul gioco sono arrivati anche in Italia con l’attuazione del Decreto Dignità, che dopo essere passato alla Camera ha ottenuto il sì anche al Senato. Che cosa cambia quindi con l’attuazione di tale Decreto? Attraverso gli emendamenti presenti nel Decreto, gli effetti sul settore del gioco d’azzardo e in particolare sul circuito del gioco online influiranno sulle entrate e sul fatturato di diverse realtà che operano nel pieno della legalità nel nostro Paese. Secondo chi gestisce il gioco non sembra esserci alcuna evidenza di consapevolezza da parte dei soggetti politici su come sia costituita la filiera del gioco online. Che cosa vuol dire? L’impatto del divieto totale sulla pubblicità per il gioco d’azzardo avrebbe in effetti un contraccolpo su tutti i livelli di siti di gioco, non esclusivamente su quelli che violano le norme vigenti sulla materia del gioco legale. Gli effetti potrebbero quindi essere diametralmente opposti rispetto a quanto auspicato: potrebbero quindi essere colpite le realtà che attualmente assicurano all’utente, e quindi al giocatore il perfetto funzionamento del sito di gioco. Il contrasto della dipendenza avrebbe effetti non positivi, specialmente verso i siti che sono a norma informando gli utenti su quali siano i rischi del gioco. A parte questi tecnicismi il problema più evidente riguarda le entrate che da qui al 2021 potrebbero venir meno. Secondo i dati raccolti fino a questo momento, potrebbe esserci una perdita di circa 550 milioni di euro, che di fatto rappresentano il 25% in meno rispetto alla cifra ottenuta durante il 2017. Difficile però stabilire con esattezza quali saranno gli effetti del divieto. Di certo andranno a colpire le realtà emergenti ma anche quelle più consolidate.

Sul gioco fisico i più bersagliati saranno i gestori delle sale slot, dove è prevista l’introduzione della tessera sanitaria obbligatoria per poter accedere e giocare alle slot machine di tipo fisico. Questo vuol dire rinnovare o modificare l’intero parco macchine delle slot, che già tra il 2012 e il 2016 aveva subito un contraccolpo per via di alcune modifiche di sorta.  Così per i Giochi Slot dove è possibile sfidare la sorte con famosi rulli, i tempi d’oro delle slot machine potrebbero presto tramontare. In genere il proibizionismo nella mente delle persone ha sempre sortito un effetto contrario, ma sul tema del gioco non si possono applicare regole standard. Le abitudini dei giocatori tendono a cambiare e a modificarsi rapidamente. Qualcuno sicuramente ricorderà come fino a 10-15 anni fa il Texas Hold’Em fosse un gioco esclusivamente rivolto a una nicchia di giocatori e di appassionati del poker. Le cose in poco più di una generazione sono cambiate e potrebbero farlo ancora, verso altri tipi di interazione e quindi di gioco e di interessi. Difficile quindi stabilire a priori quali saranno gli effetti del Decreto Dignità, da qui a uno o due anni. Di certo per chi gestisce i siti di gioco un danno d’immagine è più che auspicabile.