Cosa cambia con il Decreto Dignità per il settore del gioco d’azzardo

13 luglio 2018 | 15:27
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Cosa cambia con il Decreto Dignità per il settore del gioco d’azzardo

La norma che vieta la pubblicità del gioco d’azzardo contenuta nel Decreto Dignità ha scatenato polemiche, discussioni, ma anche tanti apprezzamenti da parte dell’opinione pubblica e del cittadino medio. La necessità di comprendere meglio il provvedimento rimane, visto che ad oggi non sono ancora troppo chiare. Per quanto concerne il circuito delle scommesse sportive, ad esempio, che nonostante sia di fatto un gioco di abilità rientra nella proibizione, la Lega Serie A, si è espressa attraverso il suo portavoce Gaetano Micciché, dichiarando che al momento vige un clima di prudenza ma anche di preoccupazione, per la tenuta occupazionale e lo sviluppo del calcio italiano e del suo indotto e per il rischio che si incrementi il ricorso al gioco d’azzardo clandestino.

Le opinioni su Decreto Dignità: chi è contro e chi a favore

  1. Dello stesso avviso è anche Confindustria, che ha comunicato come l’Italia ha bisogno di regole per attrarre gli investimenti, sia interni che esterni, visto che si tratta di un grande Paese industriale. Tutto questo sembra essere in piena contraddizione coi dati Istat e un mercato del lavoro in crescita.
  2. Inutile parlare dell’impatto che il divieto alla pubblicità del gioco avrà sugli introiti e sul fatturato per la seconda parte del 2018. Secondo le agenzie specializzate sul mercato del gioco, l’impatto non sarà indolore e la stima di una perdita prevista si aggira tra il 15 e il 21%. In pratica questo dato potrebbe polverizzare tutto il lavoro che era stato svolto negli ultimi 18 mesi.
  3. Come siamo arrivati a tutto questo? Senza dubbio i governi precedenti avevano lavorato in direzione opposta, aprendo forse troppo verso il mercato del gioco d’azzardo, industria capace di far entrare nelle casse dello Stato cifre sempre più importanti, specialmente se viste in prospettiva durante gli ultimi 8 anni.

Le entrate relative al circuito del gioco d’azzardo in Italia

Dai 20 miliardi del 2009 siamo passati ai quasi 97 del 2017 e l’anno in corso stava già registrando un’ulteriore miglioramento della spesa totale. Le cose potrebbero però presto cambiare. La news del giorno è l’inserimento della tessera sanitaria per poter accedere alle sale slot machine di tipo fisico. Tutto questo mentre per quanto riguarda il discorso del gioco online i controlli sono sempre stati e sono molto più serrati. Ci sono naturalmente diversi articoli in rete che spiegano in modo adeguato e completo le percentuali di successo su come vincere alle slot in maniera equilibrata e con tanto di dati statistici, con descrizioni sui meccanismi di gioco delle slot e delle varie tipologie come le slot con jackpot progressivo che creano un montepremi che aumenta fino a quando viene vinto da qualche giocatore. Ora, bisogna ricordare come il mercato digitale rappresenti una nicchia significativa sia in Italia che nel resto d’Europa. Niente di paragonabile al mercato del gioco live e in particolare alle sale slot e Vlt che, ormai da qualche anno, sono una realtà consolidata per il mercato del gioco di tipo fisico. In tutto questo quindi è importante l’impatto sociale e quello dei media sul tema del gioco d’azzardo.