Orticolario al profumo di salvia. Presentata la decima edizione



Nel bel mezzo dell’estate e con tanti festival ed eventi che si incrociano sulle pagine dei giornali e on-line sembra fuori tempo parlare di Orticolario, ma. come tradizione vuole, nell’accogliente casa Ethimo a Milano, Moritz Mantero, ha advelato nei giorni scorsi l’essenza della decima edizione dell’evento culturale dedicato alla passione per la natura e alle sue capacità di trasmettere emozioni e bellezza. Dal 5 al 7 ottobre a Villa Erba sul lago di Como, un raffinato intreccio di suggestioni e meraviglia al profumo di salvia.

“Orticolario è sempre di più ispirazione ed eleganza per un nuovo rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Una convivenza tra amore per la natura e passione per il bello come stile di vita”. Poche ma intense le parole di Moritz Mantero, fondatore e presidente di Orticolario, per definire la decima edizione dell’evento. L’essenza di Orticolario, oggi, è più chiara che mai, ben visibile in tutti i suoi dettagli, è la trama di una storia costruita intorno alla natura: il giardinaggio, la botanica, il paesaggio, l’arte e il design sono tutti elementi che contribuiscono a solleticare una certa sensibilità, a creare un’idea evoluta di giardino, che può essere fuori e dentro le mura di casa, senza confini concettuali.
Ed eccoci alla fisionomia della decima edizione: il titolo è “Si salvia chi può!”, il tema è il “Gioco”, la pianta protagonista è la Salvia. Il “Gioco”, un concetto complesso e affascinante capace di generare fantasia, ironia, mistero, senso della meraviglia. La Salvia, pianta magica, purificatrice e divinatoria, un genere che può vantare una grande biodiversità contando infatti circa 1.000 specie e centinaia di varietà provenienti da tutto il mondo.
A rendere il racconto ancora più “salvifico” sarà l’ospite d’onore di Orticolario 2018, Roy Lancaster, vicepresidente dell’inglese RHS, Royal Horticultural Society, scopritore di piante, scrittore e giornalista, che riceverà il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2018”.

Per festeggiare la decima edizione si è deciso di porre nel cuore di Orticolario. la sua piazza, nel padiglione centrale del centro espositivo, una gigantesca installazione artistica gonfiabile. Un’esperienza immersiva realizzata con la seta Mantero. Un cuore che batte per l’arte e che segna un punto di partenza dal quale si sviluppano i giardini e le installazioni allestiti nel parco, ispirati al tema dell’anno e selezionati tramite il concorso internazionale “Spazi Creativi” da una giuria composta da membri di diverse nazionalità; il vincitore si aggiudica il premio “La foglia d’oro del Lago di Como”. Come sempre l’evento è arricchito da un’ampia esposizione di piante e fiori (tra cui piante insolite e da collezione) proposti da selezionati vivaisti nazionali e internazionali, oltre che da artigianato artistico, installazioni d’arte e design (in particolare il progetto “DehOr. Design your horizon”, aree espositive e di relax realizzate da designer). Nel tempo, inoltre, il programma di incontri culturali e di laboratori didattico-creativi per i bambini è molto cresciuto ponendo Orticolario come il principale evento dedicato alla cultura del bello.
Ricordiamo, infine, il doppio valore di Orticolario, ambientale e sociale: sin dalla prima edizione, nel corso della tre giorni vengono raccolti contributi poi devoluti ad associazioni del territorio lariano impegnate nel sociale, attive nella realizzazione della manifestazione.
ORTICOLARIO IN NUMERI
30.000 visitatori attesi
25% dei visitatori alla prima visita
270 espositori coinvolti

ROY LANCASTER, STORIE DI PIANTE
“I giardinieri sono le persone più felici – spiega col sorriso Roy Lancaster in una sua intervista rilasciata per la presentazione del libro My life with plants – Tutto ciò di cui hanno bisogno è un pacchetto di semi e pazienza. Tutto il mondo può schiudersi nelle loro mani, da un fagiolo a un albero”.
Ospite d’onore di Orticolario 2018 sarà Roy Lancaster: “Un vero scopritore, un cercatore di piante che, grazie alle sue ricerche, ha modificato l’aspetto del giardino contemporaneo – commenta Moritz Mantero – Lancaster è stato capace, con il suo lavoro, di tramandare una passione che spinge quotidianamente numerose persone ad approfondire la propria conoscenza delle piante”.
Venerdì 5 ottobre, in mattinata, gli verrà assegnato il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2018”, realizzato da Francesco Mazzola di FDM F.lli Mazzola, attribuito lo scorso anno al paesaggista, scrittore e agronomo francese Gilles Clément. A consegnarglielo sarà Gianfranco Giustina, curatore dei giardini delle Isole Borromee, giardiniere tra i più celebri al mondo. Lancaster, poi, nel pomeriggio, parteciperà a un incontro presso lo Spazio Gardenia introdotto da Moritz Mantero.
Orticolario 2018 celebrerà con Roy Lancaster la bellezza della passione per le piante.
CENNI BIOGRAFICI
Principale esperto inglese di piante, Lancaster è un uomo mite, un pensatore, scrittore e giornalista prolifico. Un maestro universalmente riconosciuto e apprezzato. Il suo primo ricordo delle piante è quello delle dalie, dei crisantemi e delle rose coltivate da suo padre nel giardino della sua infanzia. La sua passione sbocciò in seguito, per caso, durante l’adolescenza.
È un giardiniere curioso che ha viaggiato per il mondo alla ricerca di piante. Le ha cercate (e trovate!) nella sua Inghilterra, dove è nato nel 1937, così come in Malesia durante il servizio militare o in Nepal nel corso di una spedizione botanica. Primo curatore dell’Hillier Arboretum (ora Sir Harold Hillier Gardens, nell’Hampshire), Roy Lancaster ha anche raccontato e spiegato le piante, le ha rese vicine e possibili attraverso una carriera divulgativa che lo ha visto protagonista per lungo tempo in memorabili programmi televisivi e radiofonici per la BBC. Le sue spedizioni “a caccia” di piante sono state ben documentate nei suoi numerosi libri che hanno formato e fatto sognare generazioni di giardinieri.
Roy Lancaster ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo all’orticoltura tra cui la Veitch Memorial Medal nel 1972 e la prestigiosa Victoria Medal of Honor nel 1989, oltre a due tra le onorificenze più importanti nel Regno Unito, il titolo di Ufficiale (OBE, Officer of the Order of the British Empire) nel 1999 e di Comandante (CBE, Commander of the Order of the British Empire) nel 2014. Ricopre, infine, importanti ruoli nel mondo botanico, tra cui quello di vicepresidente dell’inglese RHS, Royal Horticultural Society.
La sua infinita conoscenza, le sue introduzioni di piante divenute popolari e la continua curiosità per la natura, lo rendono una figura stimolante per giardinieri e giovani orticoltori. E a chi gli chiede quale sia stato il suo più grande successo, risponde: “Ho incoraggiato i giovani”.