Francia e America sul lago di Como nei concerti del LacMus Festival



Dopo una giornata di pausa, riprende domani, martedì 3 luglio alle ore 21, la programmazione del Festival Internazionale LacMus, tornando nel prezioso scrigno di Villa Carlotta, simbolo delle bellezze artistiche e naturali del Lario. Il concerto punta i riflettori su uno degli strumenti a fiato più versatili, il clarinetto, amatissimo già da Mozart per il suo timbro vellutato, ma soprattutto protagonista di tanta musica del Novecento, sia in ambito colto che nel jazz e nei repertori popolari.
“Clarinettissimo: da Debussy a Bernstein. Francia e America sul lago di Como” è il titolo della serata. Se il 1918 segna la prematura morte di Debussy, nello stesso anno vede invece la luce Leonard Bernstein, compositore, pianista e direttore d’orchestra fra i più energici del secolo scorso. Tra i due, il programma tocca altri autori – Poulenc, Milhaud, Novacek – e presenta anche una pagina per clarinetto e live electronics firmata ed eseguita dall’interprete stesso del concerto, Anton Dressler.
Docente nei conservatori di Trento e Riva del Garda, Dressler è da sempre appassionato cultore del repertorio contemporaneo, tanto che diversi compositori gli hanno dedicato opere per clarinetto. La rielaborazione del suono in tempo reale rappresenta un’altra sua passione, che lo ha portato a scrivere diversi brani per il suo strumento unito all’elettronica, raccolti nel cd di prossima uscita “Live Movement”. A Villa Carlotta, Dressler sarà accompagnato al pianoforte da Viktoria Vassilenko, formatasi nella nativa Bulgaria e in seguito a Madrid, sotto la guida di Dmitry Bashkirov.
Eclettico ed entusiasmante il programma, che prende le mosse dalla Sonata per clarinetto e pianoforte di Francis Poulenc. Il compositore parigino aveva progettato un ciclo di sonate per strumenti a fiato, ma a causa della sua improvvisa morte, riuscì a portare a termine solo quelle per clarinetto e per oboe. Commissionata dal celebre clarinettista Benny Goodman, la Sonata venne eseguita a tre mesi dalla scomparsa di Poulenc, presso la Carnegie Hall di New York, il 10 aprile 1963, dallo stesso Goodman e da Leonard Bernstein al pianoforte. L’opera è dedicata alla memoria di Arthur Honegger che, insieme a Poulenc, faceva parte del celebre “Gruppo dei Sei”.
«Il Conservatorio è sempre lo stesso luogo cupo e sudicio che abbiamo conosciuto, in cui, ovunque uno tocchi, sente sotto le dita la polvere delle cattive tradizioni». Così scrive Debussy il 25 novembre 1909 al collega Caplet. Pochi giorni più tardi, tuttavia, Debussy entra nel consiglio del Conservatoire, e inizia la stesura di un brano destinato come prova di concorso per gli studenti di clarinetto. Dedicata al clarinettista Prosper Mimart, protagonista della prima esecuzione nella Salle Gaveau il 16 gennaio 1911, la Première Rhapsodie per clarinetto e pianoforte è concepita originariamente per solista ed ensemble da camera.
In Solo clarinetto e live electronicsle figure del compositore e dell’esecutore coincidono. Spinto dal desiderio di indagare le infinite possibilità dello strumento, Anton Dressler sperimenta un nuovo modo di comporre e improvvisare, conducendo l’ascoltatore in un emozionante viaggio che combina creatività e tecnologia. L’autore utilizza il live electronics, che affonda le sue radici nelle sperimentazioni degli anni ’60 del Novecento, in particolare con Karlheinz Stockhausen, e si realizza come produzione e manipolazione elettroacustica dei suoni in tempo reale, durante l’esecuzione dal vivo.
I colori accesi del Sud America dominano la suite Scaramouche, fra le partiture più celebri di DariusMilhaud, trascritta per diversi organici. In poche pagine di musica c’è tutto il mondo espressivo del compositore francese, dai saltellanti ritmi dei fox-trot americani, alla raccolta intimità della melodia di stampo «francese», agli scatenati abbandoni del samba.
La simpatia, la vitalità, la straordinaria comunicativa sono le caratteristiche che più si ricordano di Leonard Bernstein. La sua carriera decolla nel 1943, quando viene chiamato a sostituire Bruno Walter per dirigere la New York Philarmonic Orchestra in un’esibizione trasmessa dalla CBS in tutto il paese. Nove giorni più tardi il clarinettista David Oppenheim, marito dell’attrice e cantante Judy Holliday, registra la Sonata per clarinetto e pianoforte con Bernstein alla tastiera. Composta tra il 1941 e il 1942, è la prima opera pubblicata da Bernstein e risente delle influenze di Hindemith e Copland. I ritmi sincopati evocano lo stile jazzistico e blues, preannunciando le innovative caratteristiche di West Side Story.
Dedicati al clarinettista Jon Manasse e al pianista Jon Nakamatsu, protagonisti della prima incisione nel 2014, i Four Rags for Two Jons di John Novacek concludono la serata e ci traghettano nel nuovo millennio, conducendoci idealmente oltreoceano nelle città di Saint-Louis e New Orleans, per rievocare la nascita del ragtime, genere musicale prejazzistico legato all’incontro-scontro culturale fra bianchi e neri.
Martedì 3 luglio 2018 ore 21.00
Villa Carlotta
Concerto “Clarinettissimo: da Debussy a Bernstein. Francia e America sul lago di Como”
I Quintessenza Brass, straordinario quintetto di ottoni tutto italiano, forte di collaborazioni con artisti del calibro di Muti, Barenboim, Maazel, Sinopoli e Morricone, sono i protagonisti della serata di mercoledì 4 luglioin Piazzetta Brenna a Campo di Lenno, per la seconda edizione del Festival LacMus. Il concerto, intitolato “Anniversari. Tributo all’America”, avrà inizio alle ore 21.
Dietro il nome evocativo del gruppo – ripreso da una frase di Rimbaud – si nascondono Michele Lotito e Giovanni Perciante (trombe), Fernando Servidone (corno), Salvatore Fragapane (trombone) e Fabrizio Della Corte (tuba). Apprezzati docenti, i musicisti del Quintetto si sono specializzati in Musica da Camera presso la Hochschule für Musik “Franz Liszt” di Weimar ed hanno vinto numerosi premi importanti: “Burke & Bagley” Prize Competition 2018, Forder Preis a Passau, Concorso Internazionale di Filadelfia, Concorso Nazionale di Musica da Camera “Rospigliosi”. Il loro repertorio è molto vario e spazia dal barocco alla musica contemporanea, toccando autori jazz e compositori che hanno scritto musica originale per questa formazione; diversi brani sono stati composti e arrangiati appositamente per loro da importanti musicisti come il compositore e trombonista Marcello Rosa. “Aria” è il lavoro discografico del Quintetto pubblicato nel 2014; di prossima uscita il secondo CD, intitolato “Fuoco”, che prevede la straordinaria partecipazione di uno dei più grandi solisti classici al mondo (il nome è ancora top secret!).
Il programma si preannuncia quanto mai appagante, in bilico fra divertimento ed emozioni profonde, fra melodie ultranote e pagine da scoprire. Le musiche nascono tutte originariamente per un altro organico e per diversi contesti musicali (esecuzioni solistiche, teatro d’opera o operetta) e sono quindi state arrangiate da musicisti diversi per quintetto di ottoni. Ad aprire le danze è Rossini, con la spumeggiante Ouverture dall’Italiana in Algeri, che incarna alla perfezione la vivacità, il brio, il temperamento ritmico del genio di Pesaro. Segue un arrangiamento della celeberrima cavatina di Figaro Largo al Factotum, autentico cavallo di battaglia dei baritoni di tutto il mondo. La terza ed ultima pagina firmata da Rossini è la Tarantella tratta dalle Soirées musicales, una raccolta di dodici pezzi per voce e pianoforte scritti per lo studio del canto. Già la luna è in mezzo al mare è un famosissimo pezzo di bravura per tenore, in forma di tarantella, con il quale Rossini rende omaggio alla città di Napoli. Dopo Rossini è la volta di Tchaikovskij con alcuni estratti dal balletto Lo schiaccianoci, tratto da un testo di Dumas messo a punto a partire da un’idea originale di E.T.A. Hoffman. Non poteva mancare un altro protagonista di LacMus 2018, Debussy, con la trascrizione per ottoni di due pezzi pianistici pensati per giovani esecutori ed ispirati alla musica jazz, The little negro e Golliwogg’s cake walk. Il secondo è il titolo finale della splendida raccolta Children’s corner, dedicata alla figlia Chochou: Debussy fa danzare un pupazzo nero che arriva dagli Stati Uniti finché questo, preso dalla malinconia, smette nella parte centrale di ballare e canta sulle note iniziali del Tristano e Isotta di Wagner. Sullo stesso tema di Golliwogg’s cake walk– ma senza il Tristano! – Debussy compose poco dopo la miniatura The Little Negro. Sul filo rosso degli anniversari, dopo Tchaikovskij e Debussy torna alla ribalta Bernstein con un medley da West Side Story, una sorta di opera totale americana, che mescola forme artistiche indigene, danza moderna, parlato, ampie sequenze musicali. Datata 1957 e ispirata al dramma di William Shakespeare “Romeo e Giulietta”, West Side Story è entrata prepotentemente nella cultura di massa ed è senza alcun dubbio l’opera più conosciuta di Bernstein. Il tributo americano dei Quintessenza Brass si conclude con un omaggio a Gershwin, cresciuto nei quartieri bassi di New York, dove assimilò le vecchie canzoni popolari, il ragtime, il blues. Prima del successo Gershwin lavorò come song-plugger, cioè ‘strimpellatore’ di canzoni nuove per i clienti di una casa editrice, esperienza che, insieme alla pratica di improvvisatore al pianoforte, lo rese un musicista dal carattere schietto e geniale. Four Hits for Five presenta i temi più famosi di Gershwin, tra cui Summertime, l’aria composta nel 1935 per Porgy and Bess, e rappresenta una finestra aperta sull’immaginario di Gershwin: autore di canzonette e musical ma anche uomo dalla personalità artistica complessa e contraddittoria, sintesi geniale di tutti i fermenti e delle sollecitazioni creative delle nuove tecnologie che animarono la scena statunitense degli anni Venti.
Mercoledì 4 luglio 2018 ore 21.00
Piazzetta Brenna a Campo di Lenno (CO)
Concerto Quintessenza Brass“Anniversari. Tributo all’America”
Modalità d’ingresso
Biglietto intero € 35 – ridotto € 25 (residenti in Tremezzina e studenti under 26)
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.lacmusfestival.com o direttamente la sera stessa.
In caso di pioggia i concerti si terranno nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina.
LacMus è organizzato dalla libera associazione culturale “Ars Aeterna”, con il sostegno di Regione Lombardia e Comune di Tremezzina.