Buon compleanno, Insubria! 20 anni di storia con tante iniziative
L’Università taglia questo storico traguardo. Una serie di incontri, si parte dalla metà di luglio.
L’ Università degli Studi dell’Insubria compie 20 anni e per celebrare il suo compleanno sono stati organizzati molti eventi da luglio a settembre. Oggi, in sede a Sant’Abbondio, la presentazione ufficiale delle iniziative.
Le celebrazioni inizieranno Sabato 14 luglio con un incontro nell’Aula Magna del Chiostro di Sant’Abbondio, che desidera raccontare al pubblico la storia di questi anni di università. L’evento, chiamato “TwentyTales” inizierà alle 11.00 e sarà ad ingresso libero. La festa proseguirà la sera nella sede di Varese con “TwentyParty”, una serata con cena, Dj set e musica dal vivo.
Le iniziative non finiscono qui. L’università desidera celebrare anche con i ragazzi delle scuole proponendo due concorsi. Il primo, intitolato “Parole e immagini dal futuro”, sarà per gli studenti delle scuole elementari e medie, che sono invitati a mandare rappresentazioni della loro visione del futuro. Per gli studenti delle scuole superiori, invece, ci sarà il concorso “University Education for All – il nostro futuro?”, che chiederà ai ragazzi di pensare ad un’educazione futura sostenibile.
Sempre nella “Notte dei Ricercatori” verrà esposta una mappa interattiva di tutti gli studenti che, partiti dall’Insubria, si sono affermati in giro per il mondo. “Per celebrare il Ventennale dell’Università degli Studi dell’Insubria” – spiega il rettore, professor Alberto Coen Porisini – “abbiamo puntato sul racconto, sulla riscoperta delle nostre origini”.
Per concludere le iniziative, a settembre si terrà a Como il convegno nazionale di Proteomica, un evento che promuoverà alcune tecnologie informatiche adibite allo studio delle proteine e dei processi biochimici. Un evento indirizzato anche ai ragazzi che desiderano addentrarsi in questa parte di mondo della ricerca e della medicina.
Per il ventesimo compleanno l’Insubria si regala “Unicrowd”, un’attività di Crowdfunding dell’Ateneo. Come suggerisce il nome, il Crowdfunding è un metodo di finanziamento da parte di persone comuni che contribuiscono, anche con piccole donazioni, alla realizzazione di progetti condotti da ricercatori dell’Ateneo propriamente selezionati. “L’Ateneo crede in Unicrowd” – sottolinea Porisini – “Con una piattaforma propria tutto il ricavato della raccolta fondi è destinato ai ricercatori, senza spese di intermediazione”.