Acquistavano armi per corrispondenza dalla Polonia: perquisizioni anche sul Lario
La polizia a casa di quattro persone residenti in provincia. Il sistemo escogitato per fare arrivare carabine e pistol
Ha toccato anche il Lario – con verifiche e perquisizioni – l’operazione della polizia partita dalla Sicilia e denominata Lethal Weapon. Gli uomini della squadra mobile in tutta Italia hanno effettuato 78 perquisizioni nei confronti di altrettante persone indagate per il reato di acquisto di armi per corrispondenza nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo/armi clandestine. L’attività, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, è stata effettuata in esecuzione di specifici decreti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.
I fatti risalgono agli anni 2016/2017 quando gli indagati hanno acquistato, con carte di credito clonate, dalla Polonia armi ad aria compressa con potenza superiore ai limiti consentiti dalla legge italiana per la libera vendita e quindi considerate ami da fuoco. Rinvenute e sequestrare 92 armi di svariati modelli, di fabbricazione straniera in particolare 80 carabine e 12 pistole ad aria compressa.
Attualmente è in corso l’approfondimento degli accertamenti per verificare se le stesse risultino catalogare/verificate nel Catalogo Nazionale Armi per verificare l’eventuale natura clandestina.
In particolare, la Squadra Mobile di Como ha perquisito le abitazioni di quattro uomini residenti in provincia, nel corso delle quali ha sequestrato sei armi lunghe. I quattro (M.D.S. del 58; R.C. del 73 G.R. del 67 e F.P. del 80) sono stati denunciati per il reato di acquisto per corrispondenza di armi.