“Fantasia e creatività”, sono queste le parole d’ordine del progetto sviluppato all’interno del corso di Museologia della scuola di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali. L’obiettivo di quest’ultimo era quello di ridefinire degli spazi espositivi della sala stampa del Museo senza modificarne le architetture principali. In particolare gli studenti del corso di restauro sono stati coinvolti anche in un secondo progetto, riguardante alcune planches lignee della collezione museale, che si è svolto all’interno del laboratorio della docente Alessandra Collina, esso si articola in due fasi: la prima fase di analisi dello spazio è stata guidata dagli architetti Marco Ranocchio e Alice Tettamanti dell’associazione culturale XYZ Architects. La fase progettuale è stata invece coordinata dal celebre architetto e museologo Fabio Fornasari.
Il Museo della Seta di Como raccoglie una vasta collezione di oggetti e strumenti antichi che raccolgono una storia caratteristica del nostro territorio, dalla produzione fino alla lavorazione di questo prodotto prezioso. La chiave di lettura del progetto di ricollocazione e valorizzazione degli oggetti storici contenuti nel museo è il “punto di vista” quello che cambierà sarà infatti la prospettiva e la visione d’insieme che avrà lo spettatore quando si troverà a dover visitare le diverse stanza allestite.
Gli oggetti saranno ricollocati in ordine cronologico e a seconda della tecnica di stampa utilizzata, questa decisione prende ispirazione dalle “Wunderkammer” ovvero le stanze delle meraviglie che, dal XVI al XVIII secolo, i collezionisti usavano per conservare raccolte di oggetti straordinari. Per creare l’effetto “sorpresa” è stata inserita una serie di Iconostasi a rete su cui saranno poi appese delle Planche e delle fotografie che dividono il locale a metà facendo solo intravedere ciò che è conservato dell’altra metà.
Un vecchio magazzino è stato trasformato nella sala “Sfelab” al cui centro sarà posizionato il tavolo interattivo e su due delle quattro pareti verranno esposte le Planche divise per tipologia, provenienza e ordine cronologico come se fossero del quadri appesi all’interno di una galleria.
Per aiutare gli spettatori a comprendere il significato della mostra, che sarà terminata il prossimo dicembre, gli studenti hanno inoltre pensato di collocare dei tablet su cui sarà possibile leggere la storia e l’impiego nella stampa di questi oggetti.