
A Veleso, piccolo borgo di 225 anime incastonato tra le valli del Lago di Como, a pochi chilometri da Bellagio, si trova il Ristorante, con albergo, Bella Vista Veleso.
La prima volta che sono salita quassù ho avuto la sensazione di lasciarmi alle spalle qualcosa, come quando abbandoni una strada per imboccarne un’altra immersa nel verde che ti porta verso la cima…e da quella cima osservare il lago laggiù.
Vette, nuvole e sotto il lago…
Alla guida del ristorante di famiglia, lo chef Paolo Longoni. Uno chef 37enne, determinato, ambizioso e con una buona dose di coraggio…perché gestire, quassù tra le valli, un ristorante con cucina d’autore è una bella sfida. Una sfida che richiede sacrificio, tanta passione e tenacia.

Vi racconto di questo piccolo angolo di mondo attraverso le parole dello chef Paolo Longoni con cui ho avuto il piacere di chiacchierare davanti a un calice di vino “assaporando” la bellezza del paesaggio che si può ammirare dalla terrazza del suo ristorante…
Chi è Paolo Longoni?
Un ragazzo che, dopo aver fatto esperienza per 12 anni con grandi Chef come Anton Edelman, Simone Zanoni e Gordon Ramsay a Londra, Carles Tejedor in Spagna e George Blanc e Vittorio Beltramelli a Parigi, a deciso di ritornare a casa per mettere i frutti della sua esperienza nel suo ristorante di famiglia.
Paolo Longoni è un ragazzo, in controtendenza, che crede in un buon futuro anche per noi. E’ un ragazzo con una buona dose di coraggio…

Quale è la sua idea di cucina? E quale è la filosofia del suo ristorante Bella Vista Veleso?
La mia cucina nasce con l’idea di creare dei piatti con dei sapori diretti. Il commensale deve comprendere subito cosa sta mangiando. La mia cucina è chiara, semplice, immediata.
Il nostro è un ristorante arrivato alla terza generazione. Tutti in famiglia hanno fatto dei sacrifici e tutt’ora si continuano a fare. Prima i miei nonni, poi i miei genitori e ora io con la mia ragazza.
Nei miei piatti porto quasi sempre il territorio o comunque la cultura italiana. Cerco di dargli un tocco di innovazione anche con ingredienti e tecniche non proprio nostre.
Veleso, piccolo borgo di circa 225 anime, incastonato tra le valli del Lago di Como. Cosa vuol dire fare cucina d’autore quassù?
Fare cucina d’autore qui vuol dire mettersi in gioco ogni giorno. Non siamo proprio “dietro l’angolo”! Non posso quindi permettermi di spaventare i clienti con piatti troppo complessi o come dice spesso la gente quassù, “piatti strani”. Sto cercando, piano piano, di far capire che nella mia cucina si sta prendendo una strada diversa. Devo anche dire che lavoriamo tantissimo con turisti stranieri che vengono sul Lago di Como a trascorrere le vacanze e con gente del posto che si sposta proprio per venire quassù, da noi.
Alla fine, Veleso è solo a mezz’ora di strada da Como!
Ha un piatto a cui è particolarmente legato?
Non ho un piatto a cui sono particolarmente legato. Mi piacciono i risotti e le paste fresche (sono italiano!). Ho una predilezione per i pizzoccheri ma li faccio a modo mio in un risotto o il coniglio in umido al cacao che trasformo in un raviolo.
La nostra cucina mi da la possibilità, quando mi annoio, di cambiarla. Il bello della cucina è proprio questo: ci sono poche regole e ogni tanto è bello stravolgerle.
La cucina di Paolo, che ho avuto modo di scoprire qualche anno fa, è intuibile, immediata e genuina.
Piatti che raccontano il territorio con uno sguardo contemporaneo.
In un territorio difficile ma di una bellezza che toglie il fiato, la cucina dello chef Paolo Longoni si esprime con sincerità…
Sara Biondi