Aprire una lavanderia self service è ancora un buon investimento? Chiediamolo agli esperti

Aprire una lavanderia self service, diciamolo subito in apertura è ancora un ottimo investimento anche oggi, come lo è da diversi anni: e ne sono testimonianza, anche secondo lo staff di Dry-tech che abbiamo intervistato per stilare questo articolo e che ringraziamo dell’aiuto, già le centinaia di attività di questo tipo aperte in questi ultimi cinque anni con ottimi successi. Ma per chi volesse, giustamente, un’analisi un poco più approfondita, e una valutazione reale delle ragioni per cui effettivamente le lavanderie a gettoni siano ancora un valido modo di investire i propri risparmi, ci siamo fatti spiegare da questi esperti quali siano le quattro ragioni principali per cui, oggi, aprire una lavanderia self service può davvero dimostrarsi una scelta vincente.
C’è un mercato significativo
Il primo criterio per valutare se intraprendere un’attività è quello del mercato: esistono persone a cui quello che proponiamo può davvero interessare? In questo caso, esistono eccome: e anzi, è un mercato in netta crescita. Pensiamo a quanto stiano aumentando le persone che vivono sole, che passano pochissimo tempo a casa, e che hanno in affitto appartamenti molto piccoli, che cambiano spesso; e d’altro canto, anche nelle famiglie, va riconosciuto che il tempo per le faccende di casa è sempre meno, ora che praticamente in tutte le case lavorano entrambi i genitori. Tutte queste situazioni sono esempi di clientela perfetta per una lavanderia a gettoni.
Il mercato soffre poco la crisi
La crisi spaventa tutti, e non esiste in generale alcun mercato che se ne possa dire completamente esente. Va però detto che il mercato delle lavanderie automatiche ha due vantaggi in questo senso; da un lato presenta un’alternativa più gestibile all’acquisto di una grossa lavatrice domestica, il che è ad esempio interessante per molti single e studenti fuori sede, e in secondo luogo offre un servizio di cui la gente ha comunque bisogno, crisi oppure no: non si rinuncia, per risparmiare, a lavare il bucato.
I costumi familiari si sono modificati
Certo: le casalinghe di quarant’anni fa erano ben felici di avere una lavatrice in casa, e non avrebbero mai accettato l’idea di farne a meno e portare il proprio bucato in una lavanderia automatica. Ma oggi l’abitudine ad esternalizzare servizi di ogni tipo – pensiamo anche solo alla cucina, e al trionfo dei take-away – è molto consolidata, e non è improbabile che una famiglia, quando si rompe la lavatrice, pensi seriamente ad utilizzare una lavanderia a gettoni.
L’insoluto è un problema inesistente
Tutte le attività imprenditoriali presentano un grave rischio, che è spesso causa della loro chiusura: gli insoluti. Nel caso poi della microimprenditoria, dove i volumi di denaro sono ridotti, ovviamente anche un solo insoluto può compromettere pesantemente il bilancio. Ma le lavanderie a gettone, sotto questo profilo, sono perfettamente sicure: il pagamento è per sua natura anticipato e inevitabile, perché senza pagare non si può attivare la lavatrice. Per l’imprenditore, questa è una grossa tutela.