StreetScape5: la versione di Giuseppe Veneziano

12 ottobre 2016 | 13:58
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StreetScape5: la versione di Giuseppe Veneziano
StreetScape5: la versione di Giuseppe Veneziano
StreetScape5: la versione di Giuseppe Veneziano
StreetScape5: la versione di Giuseppe Veneziano

L’opera si intitola Todo Modo come il romanzo breve di Leonardo Sciascia con cui Giuseppe Veneziano condivide i natali siciliani. Forse anche qualche altro indizio rintracciabile nell’opera di Sciascia riconduce alle 15 immagini che da qualche settimana colorano l’austera facciata del Teatro Sociale di Como. In Todo Modo Sciascia racconta “l’impasto vischioso del potere ” visto con gli occhi di un pittore famoso. Nel suo Todo Modo il pittore (famoso), Giuseppe Veneziano appende all’edificio comasco una sintesi dei suoi lavori nei quali rappresenta con ironia i fatti di una società ipocrita. Un uso dell’arte provocatorio? Scandaloso? Sono i termini che spesso corredano le pubblicazioni che parlano delle sue opere Addirittura si arriva al blasfemo quando compaiono figure religiose. Blasfemo no, ma Veneziano ammette di aver spesso provocato per solleticare la capacità di analisi del pubblico. Le sue opere catturano subito per il divertente uso di icone spiazzate dai loro piedestalli e ricontestualizzate in immagini “fumettose” che richiamano a loro volta caposaldi della storia dell’ate. Come sui carretini siciliani si dipingevano quadri di vita quotidiana mischiati a immagini sacre o storiche, io il quotidiano lo racconto così dice Veneziano.

streetscape5

Ad ogni modo (todo modo), le bandiere appese al Sociale fanno parte del percorso espositivo urbano di StreetScape5 che fino al 6 novembre riempie alcune piazze e cortili di Como.

Il legame di Giuseppe Veneziano, siciliano residente a Milano, con la nostra città si è saldato nel corso di diversi anni. E’ stato uno degli artisti che ha “assaltato” la caserma De Cristoforis ai tempi di “Allarmi”, e, con Ivan Quaroni come curatore, ha partecipato alla collettiva Italian Newbrow a Palazzo Volpi nel 2012 dove espose una delle sue famose “Biancanevi” prima che uccidesse i sette nani.

giuseppe veneziano

In questa edizione di StreetScape ha accettato volentieri di esserci seppur non si consideri propriamente uno street artist.  Eccolo intervistato davanti al Teatro Sociale

L’arte contemporanea fuori dalle gallerie, questa la missione di StreetScape. I curatori Chiara Canali e Ivan Quaroni, spronati dalla passione di Michele Viganò presidente di Art Company, portano avanti da cinque anni un progetto itinerante che intende far riflettere sulle nuove possibilità di interazione tra l’arte contemporanea e il tessuto urbano della città, che per l’occasione ospita l’installazione di opere, interventi e sculture in rapporto con l’estetica dei luoghi.

Della manifestazione comasca si è occupato anche il Tg Regionale della Rai. Ecco qui il servizio andato in onda

StreetScape5 è al giro di boa. Le opere esposte in città rimarranno in loco fino al 6 novembre. Si chiude, invece, il 15 ottobre allo Spazio Parini la mostra “Beautiful Dreamers” con opere di alcuni dei più interessanti artisti dellaLowbrow Art e del Pop Surrealism americani, che quest’anno ha aggiunto valore a StreetScape.

StreetScape è organizzato dall’Accademia di Belle Arti Aldo Galli IED Como e dall’Associazione Culturale Art Company con il patrocinio e il supporto del Comune di Como – Assessorato alla Cultura e con la partnership di Reale Mutua Assicurazioni, Agenzia Alighieri di Como, Mercedes Autotorino e Camera di Commercio Como e ha potuto realizzarsi anche grazie all’importante sostegno di Intesa Sanpaolo.