Anche a Como l’invito di Franceschini: “Incassi dei musei ai teremotati”

26 agosto 2016 | 12:07
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Anche a Como l’invito di Franceschini: “Incassi dei musei ai teremotati”

“Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati”. Lo annuncia il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini invitando tutti gli italiani ad “andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma”.

Fondazione Antonio Ratti e Comune di Cernobbio aderiscono alla proposta del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini per i musei statali italiani.

Il MIBACT, infatti, destinerà gli incassi dei musei e delle aree archeologiche statali di domenica 28 a interventi sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma. Da una prima stima sono quasi 300 i beni culturali che hanno riportato danni nei territori colpiti.

L’invito alla solidarietà è un’occasione ulteriore per visitare “Chachemire – Il segno in movimento”, la mostra aperta fino al 18 settembre nelle due sedi di Villa Sucota a Como e di Villa Bernasconi a Cernobbio, la mostra è organizzata dalla Fondazione Antonio Ratti (FAR) e dal Comune di Cernobbio e curata da Margherita Rosina e Francina Chiara.

cachemire mostra

Attraverso i circa 150 pezzi esposti – tra tessuti, scialli, abiti, accessori e cravatteria – la mostra guida il visitatore in un percorso alla scoperta dell’evoluzione e interpretazione del motivo in epoche e Paesi diversi.

Sono in mostra scialli indiani ed europei della collezione di Antonio Ratti, una selezione di abiti che spazia dalla metà dell’Ottocento al contemporaneo. Tra i pezzi storici, di particolare interesse un mantello da sera ricamato di Drecoll del 1907, un caraco di velluto medio-orientale della fine del XIX secolo e una vestaglia kimono conservata nel guardaroba di Gabriele D’Annunzio al Vittoriale; tra i pezzi contemporanei un abito di Valentino Boutique indossato da Patty Pravo per un servizio su Vogue, uno chemisier in pizzo bianco di Daniel Hetcher, e, tra gli altri, capi di Mila Schön, Lancetti e Gianfranco Ferré Haute Couture.