Paratie Como, doppio colpo di scena: lasciano i tecnici e Provincia contro Comune

30 marzo 2016 | 19:55
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Paratie Como, doppio colpo di scena: lasciano i tecnici e Provincia contro Comune

Paratie Como, un doppio colpo di scena oggi. L’ingegner Antonio Ferro e l’ingegner Pietro Gilardoni hanno rassegnato le dimissioni rispettivamente dall’incarico di responsabile unico del procedimento e di direttore lavori del cantiere del lungolago. “Prendo atto e comprendo la scelta – commenta il sindaco Mario Lucini – Si sono venute a determinare condizioni non facili per poter svolgere serenamente il proprio ruolo. Li ringrazio per l’impegno e la professionalità che hanno messo in campo, in questi anni, in un compito certamente arduo”.

paratie como

Il secondo colpo di scena: Il Comune di Como ha ricevuto dalla Provincia la comunicazione dell’avvio di un procedimento sanzionatorio a seguito del sopralluogo che era stato effettuato lo scorso 16 febbraio (foto sopra). “Il contenuto è sconcertante, visto che mette in discussione i pareri a suo tempo rilasciati dalla stessa Provincia e fa riferimento ad una situazione di cantiere in cui gli ultimi lavori eseguiti risalgono al gennaio 2011 – spiega il sindaco Mario Lucini –  Risponderemo alle contestazioni e valuteremo eventuali azioni”. Oggi, nel frattempo, è arrivato il parere del professor Guido Greco, il legale incaricato per assistere l’amministrazione nell’analisi dei profili giuridici legati alla delibera Anac. “Abbiamo ricevuto oggi la prima parte delle valutazioni richieste al professor Greco sulla delibera Anac – spiega Lucini – Le valutazioni chiariscono alcune questioni sostanziali sulla legittimità delle opere realizzate e dei contratti in essere, condizione indispensabile per poter procedere con il cantiere”. L’avvocato, docente di diritto amministrativo all’Università Statale di Milano, ritiene che i vizi di legittimità prospettati “possano non trovare conferma, in sede giurisdizionale, ed anzi possano essere superati dato che sussistono argomenti contrari di una certa consistenza, basati sull’elaborazione giurisprudenziale, oltre che su una più ampia ricognizione della procedura”.