Da oggi a domenica un calendario pieno di eventi


Madonne Siberiane. Il ruolo della donna nei clan siberiani
L’Associazione RussiA Como presenta Madonne siberiane, incontro con il celebre scrittore russo naturalizzato italiano Nicolai Lilin, divenuto famoso con il suo primo romanzo “Educazione Siberiana”, a cui si è ispirato il regista Gabriele Salvatores per la produzione dell’omonimo film nel 2013.
Appuntamento ore 19 alla Biblioteca Comunale in piazzetta Venosto Lucati a Como. Ingresso libero
Durante la serate Lilin approfondirà il tema del ruolo della donna nei clan siberiani. A seguire lo scrittore offrirà ai partecipanti il tipico tè siberiano cifir, tanto decantato nei suoi romanzi.
Mattia Vacca racconta i suoi reportage fotografici nel Workshop e “Closing Party” di giovedì 10 marzo, ore 17.30, al Chiostrino Artificio in Piazzolo Terragni a Como centro.

Baiyang village elementary school, Prefecture of Lincang , Yunnan – China – photo Mattia Vacca
Vacca, fotoreporter comasco, terrà un workshop di storytelling fotografico cui segue alle 19:30 “Closing Party”, l’aperitivo aperto al pubblico in occasione della chiusura della sua esposizione fotografica per “Arte che sVolta”. Un appuntamento unico per conoscere da vicino questo artista, scoprire la storia e le emozioni che stanno dietro ogni scatto ed ogni reportage realizzato da Mattia, attraverso il racconto diretto delle sue esperienze.
Nel laboratorio dedicato all’editing e allo storytelling fotografico, Mattia Vacca illustrerà gli elementi base per conoscere e scoprire le potenzialità espressive del reportage fotografico contemporaneo, i diversi linguaggi utili alla creazione di una narrazione mediante l’utilizzo di immagini fotografiche. L’incontro è rivolto in particolare a chi chi desidera impadronirsi di uno stile fotografico in grado di superare la semplice istantanea, e creare materiale fotografico fortemente emotivo ed altamente coerente da un punto di vista narrativo.
Info e iscrizioni segreteria.luminanda@gmail.com 3454502969 Maggiori info www.artificiocomo.it
Mattia Vacca è nato a Como nel 1978, attualmente vive e lavora tra Como e Milano.Nel 2003 si laurea in Scienze della Comunicazione con specializzazione in cinema e giornalismo. Per due volte viene selezionato per il Masterclass FSS Film Studies and Documentary Filmmaking a Locarno. Dal 2006 si occupa quotidianamente di cronaca in Lombardia per il Corriere della Sera. Ha pubblicato sui maggiori quotidiani : Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, il Fatto Quotidiano, il Giornale, il Messaggero, Libero, La Gazzetta dello Sport, The Guardian, The Telegraph, The Indipendent, France Soir, Daily Mirror, BBC. E sui magazine internazionali : Vice, Private Photoreview , Etiqueta Negra, Sette, Vanity Fair, Sportweek, Wu Magazine, Bak, Fstop, Bild der Frau, I Meridiani. Col suo lavoro ha vinto numerosi premi nei principali concorsi internazionali di fotogiornalismo tra cui Sony World Photography Awards, New York Photo Awards, Unesco Humanity Photo Awards, Renaissance Prize, New York Photo Awards, International Photography Awards, Foto 8 Summershow,Phodar Biennial.
Lo Sport Insegna è una Onlus che vuole promuovere la centralità e il ruolo dello sport come attività aggregante che, creando stili di vita positivi, educa alla salute, all’accoglienza, al rispetto delle regole, al riconoscimento dei ruoli, allo sviluppo delle relazioni interpersonali all’insegna di impegno, entusiasmo e passione. Giovedì 10 marzo Lo Sport Insegna scende in campo, o, per meglio dire, scende in acqua, visto il Testimonial coinvolto nel primo impegno pubblico: Daniele Gilardoni, undici volte campione del mondo di canottaggio nella specialità quattro di coppia, categoria pesi leggeri, è il protagonista del primo Aperi-selfie presso la Canottieri Lario a Como.
Due ore a tu per tu con un campione nello sport che vanta un palmares con pochi eguali – 251 ori, 108 argenti e 72 bronzi conquistati in carriera. Due ore a tu per tu con un campione nella vita – non solo canoa, ma anche una Laurea in Scienze Politiche prima, e un Master in Management e Gestione dello Sport poi; senza dimenticare la qualifica di allenatore di secondo livello. Due ore in cui il pluridecorato campione lariano si racconterà illustrando tanto i successi quanto i momenti difficili della sua lunga carriera sportiva; una piacevole chiacchierata per capire come sport e quotidianità si sono intersecati e reciprocamente influenzati; un dibattito con domande e risposte al termine del quale sarà possibile scattarsi un selfie, stamparlo e farlo autografare da Daniele quale ricordo della serata.
“Quando Lorenzo – Ruspi, ideatore e fondatore de Lo Sport Insegna®, – mi ha contattato per spiegarmi le finalità di questa giovane e dinamica associazione, ho subito accettato di buon grado l’invito a diventarne testimonial”, ricorda l’atleta più iridato della storia del canottaggio che ha dato i primi colpi di remi nella Canottieri Bellagio per approdare poi alla Canottieri Lario e alla Canottieri Milano. “Sport e vita di ogni giorno sono indissolubilmente legati: è impensabile riuscire nell’uno ignorando l’altra, o viceversa. La mia regola delle 4D – Determinazione, Dedizione, Disciplina e Dare sempre qualcosa in più, è stata la chiave di volta per riuscire come sportivo e come uomo. E mi auguro che possa servire a tanti giovani.”
In tema giovani, l’Aperi-selfie Lo Sport Insegna® sarà anche l’occasione per premiare tre giovani atleti della Canottieri Lario già più volte schierati nelle fila della nazionale: Nicole Sala e i fratelli Davide e Lorenzo Gerosa.
Per partecipare alla serata basta compilare l’apposito form al link www.losportinsegna.it/eventi, effettuando una donazione libera online o direttamente in loco a sostegno dei progetti supportati da Lo Sport Insegna®.
Appuntamento quindi alle 18.30 di giovedì 10 marzo alla Canottieri Lario di via Puecher Giancarlo n. 6 a Como.
Venerdì 11 marzo alle 18.00 presso la libreria Ubik di Piazza San Fedele a Como ENRICA TESIO presenta “LA VERITA’, VI SPIEGO, SULL’AMORE” (Mondadori) in collaborazione con La Casa della Poesia di Como.
Il libro è la storia di Dora giovane donna coraggiosa, piena di vita e anticonformista.
Aprire questo libro è un’esperienza sorprendente, capace di portare allegria nella più grigia delle giornate. Proprio come entrare in casa di Dora, la protagonista. Nel suo appartamento torinese potrete incontrare: i suoi due bambini, piccoli, saggi e buffissimi; il loro tato Simone, magari sul balcone intento a fumare (meglio non chiedersi che cosa); Sara, la migliore amica senza figli di Dora, stavolta alle prese con la decisione più difficile; il massimo del disordine che una donna nata alle nostre latitudini possa sopportare; un paio di nonni molto diversi da quelli delle pubblicità; un quadro con un pappagallo zampe all’aria, in grado di infondere pace a chi lo guarda; un sacco di ricordi felici sospesi nell’aria – quelli del tempo in cui il padre dei bambini, nonché compagno di Dora, abitava ancora in quella casa –, diversi angoli dove ristagna la malinconia per tutto ciò che invece non è stato o non sarà, e grandi finestre per lasciar entrare il sole.
Enrica Tesio, torinese 26 anni, mamma di due figli lavora in un’agenzia pubblicitaria e tiene un frequentatissimo blog a tema “mammesco”, costruisce un romanzo pieno di freschezza e di humour, la fotografia in movimento di una donna contemporanea, che “vorrebbe tutto” ma sorride di sé e degli altri e sa trovare la pazienza per costruirselo giorno dopo giorno.
«Per quanto mi riguarda, sono della vecchia scuola di mia nonna: la felicità di un bambino si misura in dita di sporco lasciate nella vasca dopo il bagno serale. Più sporco, più felicità», dice Simone, il babysitter di Pietro e Micol. Ma qual è il metro con cui misurare la felicità di una donna, di una mamma? La verità, vi prego! Tra le pagine di questo libro forse la troverete, di certo sorriderete.
Dialogano con l’autriceElisabetta Broli e Laura Garavaglia
SHAKESPEARE INSIDE
Discorsi tra teatro e complessità umana
IL MERCANTE DI VENEZIA | 11 marzo ore 21
con Jacopo Boschini e Stefano Dragone
In occasione dei 400 anni dalla morte del grande drammaturgo ingleseCoop AttivaMente propone un viaggio alla scoperta di alcune delle opere shakespeariane più amate e lo fa organizzando tre serate uniche aperte ad un pubblico composto da massimo 30 persone nelle quali le guide di CoopAttivamente porteranno i partecipanti nei meandri del sottotesto, alla ricerca di riflessioni ed emozioni che il Grande Bardo è ancora in grado di regalarci oggi.
Secondo appuntamento:
Il MERCANTE DI VENEZIA
Una riflessione su come la città modifichi la vita delle persone e di come la vita delle persone plasmino la città.
Lo spunto di questa riflessione nasce dall’opera teatrale Il Mercante di Venezia di William Shakespeare. Perché in quest’opera la città, insieme a Shylock, Bassanio e Porzia, è protagonista. Lo è con le sue norme e le sue leggi, con le sue regole di convivenza.
Il regista e formatore Jacopo Boschini e l’attore Stefano Dragone vi faranno camminare tra le calli di Venezia dove incontrerete personaggi eterni. Ma soprattutto, scoprirete perchè questo testo parla anche di noi, perchè ancora oggi è in grado di farci emozionare.
Ingresso: 10,00€ | Iscrizione obbligatoria.
Per info e iscrizioni:
031 68 71771 – promozione@coopattivamente.it
MOSTRA PERSONALE D ANTONIO TERUZZI
PENSARE ALL’UOMO è il titolo di una mostra personale di Antonio Teruzzi che inaugura venerdì 11 marzo, ore 18.30, presso Spazio Pozzoni di via Maurizio Monti, 41 a Como. La mostra resterà aperta dal 12 marzo al 2 aprile da martedì a sabato, orari dalle 15.30 alle 19.00.
Dipinti e sculture che invitano a un viaggio estetico intriso di misticismo e di sentimenti contrastanti sia di fronte al mistero della natura sia al cospetto della sua bellezza manifesta: un cielo stellato, i chiarori dell’alba, le immensità d’un deserto abitato da dune sabbiose
Pensare all’uomo. Ripensare all’uomo. All’umanità intera passata e futura. Alla capacità di costruire e di distruggere. All’unicità di ogni essere umano. Al valore ancora tutto da scoprire. Al mistero nascosto in ogni giorno mai vissuto prima. All’uomo forte e debole. Al piccolo grande uomo che non può mai essere lasciato solo. Al bisogno di essere amato e di amare. Alla rinnovata energia visibile e invisibile, che tutto trasforma in vita, in bellezza, in eterno.
Antonio Teruzzi è nato nel 1945 a Brugherio, dove vive e lavora. Espone dal 1970. I primi anni di attività sono caratterizzati da una pittura di impianto figurativo con forte impronta personale, volta ad interpretare incisioni rupestri, animali, figure umane, con uso di tecniche miste, olio e fuoco. Teruzzi è in primo luogo pittore, ma anche scultore e incisore, esegue affreschi e non disdegna occasionalmente le arti applicate. Ama, in pittura, l’impiego di pigmenti puri e di terre attraverso tecniche laboriose ed insolite quali l’encausto su legno o su carta, e l’affresco su tela o su stucco lucido applicato a tavole anche d’estese dimensioni. Vi ricorre per conseguire effetti particolari, ma anche per il gusto della materia in se. L’affascina l’idea d’unire materia e spirito, traguardo tra i più elevati delle antiche pratiche alchemiche. La ricerca tende alla rarefazione nell’aria e nella luce di forme umane, angeli e animali immersi in paesaggi evocanti paradisi terrestri. Questo tipo di ricerca artistica è descritta in un testo di Roberto Sanesi che fa esplicito riferimento alla poetica rilkiana e che accompagna la prima personale milanese alla Galleria Annunciata nel 1982. Dagli anni ‘80 impiega la tecnica dell’encausto su intonaco e su tavola in opere che impaginano segni minimi nel contesto di sinopie di schemi architettonici. Con il progetto Fondi Persi, Teruzzi s’interroga sul profondo di un tempo vissuto tra spiritualità e vita sociale.
Un tempo immaginato come nero contenitore della luce dorata che si traduce in tele graffiate e dipinte che spingono alla riflessione e che inducono nell’osservatore sensibile una forte emozione.
… Negli occhi di chi guarda oro, e nero, sono il tempo.
Il Teatro Comunale San Teodoro di Cantùvenerdì 11 marzo ore 21.00 presenta CABARETTIFICIO con Alessio Parenti e i comici di Zelig, Colorado, Comedy Central… un appuntamento che periodicamente ritorna al San Teodoro, un laboratorio artigiano in cui si fabbricano comici e risate.
15-16, artisti provenienti dai programmi televisivi Zelig, Colorado e Comedy Central saliranno sul palco armati dei loro strumenti del mestiere per avvitare e piallare battute, in modo da raggiungere l’ottima fattura e rendere il Cabarettificio di Cantù un’azienda leader nel mercato dell’intrattenimento. Si alternano durante lo spettacolo noti comici del panorama italiano e nuove proposte artistiche! Uno spettacolo tutto da ridere…
Qualche nome di chi ci sarà sul palco? Raffaele D’Ambrosio, Herbert Cioffi, Rubes Piccinelli, Alberto Vitale, Mario Frighi Fantini!
Tutti presentati da Alessio Parenti (Zelig, Le Iene, Via Massena 2, Central Station, Metropolis, presentatore ai laboratori Zelig, autore di Panariello Non Esiste, Buona la Prima).
Gli spettacoli del Cabarettificio non sono fatti solo dai comici, ma anche dal pubblico. Al Teatro San Teodoro aspettano tutti per ridere insieme!
Costo del biglietto
Intero 10 €
Ridotto 9 €
Prenotazioni
Mail – biglietti@teatrosanteodoro.it
Biglietteria – tel. 031717573 (Lun. dalle 18alle 21; mar e ven dalle 10 alle 13)
Venerdì 11 marzo Albatros Cantù presenta una serata della rassegna “Viaggio intorno al viaggio” dal titolo IL SAFARI IN AFRICA AUSTRALE, racconto fotografico di Gianni Bauce.
Cosa aspettarsi da un viaggio e in particolare da un safari in Africa Australe? Sarà possibile scoprirlo attraverso il racconto e le immagini di una guida professionista e scrittore, Gianni Bauce che da più di vent’anni organizza viaggi nello Zimbabwe per piccoli gruppi. Con lui andremo in questa terra affascinante, ma non sempre facile da visitare, lungo la valle dello Zambesi, nella città perduta di Great Zimbabwe, fra le colline magiche del Matobo e gli altopiani orientali
APPUNTAMENTO ALLE ORE 21 PRESSO L’ISTITUTO COMPRENSIVO P. TIBALDI, VIA MANZONI 19, CANTÙ. INGRESSO GRATUITO
Gianni Bauce, classe 1966, vive tra Harare e Ivrea e frequenta
l’Africa australe dai primi anni ‘90. Guida professionista di safari,
addestrato nel Kwa-Zulu-Natal (Sudafrica), ha conseguito il
brevetto di Field Guide presso la Field Guide Association of
Souther Africa e di Tour Guide and Guest Relationship
Management presso la University of Zimbabwe di Harare. E’ una
guida accreditata presso FGASA e Zimbabwe Tourism Authority e
ha conseguito brevetti di abilitazione alla cattura e alla
manipolazione dei serpenti velenosi africani (incluso il temibile
mamba nero), nonché il trattamento del loro morso. E’ operatore
del soccorso qualificato dalla C.R.I. e dall’Emergency Medical
Services sudafricano ed ha sostenuto corsi di addestramento
all’antibracconaggio con alcuni tra i più qualificati istruttori delle
Antipoaching Units del paese, partecipando a numerose missioni.
Nel 2009 diventa il primo Italiano al mondo a superare il duro
corso di addestramento presso la Ronin South Africa, conseguendo la qualifica di Operatore della Sicurezza. Appassionato di fotografia, ha
pubblicato numerosi libri sull’Africa, tra i quali anche le guide Polaris Botswana-Zimbabwe e Mozambico, illustrate con sue fotografie e i libri di narrativa di viaggio Sozinho, viaggio in Mozambico e Kilimanjaro, prima che le nevi si sciolgano, tutti editi da Polaris. Ha partecipato a
numerosi documentari e trasmissioni televisive, tra le quali “Timbuctù” e “Alle Falde del Kilimanjaro” di RAI3.
Inaugurazione della mostra personale di Traversi Guerra Dal silenzio alla luce a cura di Francesca Brenna e Linda Guerra sabato 12 marzo alle 18.30 Villa Bernasconi, via Regina 7 – Cernobbio
L’artista Traversi Guerra torna sul Lago di Como con una suggestiva personale che si articola in quattro sezioni tra le sale di Villa Bernasconi.
Dal silenzio alla luce è un percorso che permette di scoprire ed attraversare il processo creativo dell’artista, e di comprenderne lo sviluppo. Mediante l’ascolto e l’analisi dei propri sentimenti ed emozioni profonde, la pittrice nel corso della realizzazione artistica dona ad essi materia e forma.
Il silenzio interiore è quell’attimo in cui la sensibilità vibra iniziando a trasformarsi in colore, prendendo vita e dinamicità o semplicemente esaurendosi.
Da qui la nascita del movimento che potrà a sua volta assumere la forza della luce gioiosa ed intensa, espressa dai colori vistosamente accesi di opere come La vita è bella; oppure raccogliersi in una luce quasi mistica ed interiore, che dona calore e riempie l’anima come nell’opera Misericordia. Arricchiscono la visita suggestioni di luci e suoni.
“Il lampo creativo che fa nascere l’impulso per una manifestazione di forme e colori è imprevedibile quanto misterioso. Si connota sempre in un congiungimento tra ciò che sento e vivo, e ciò che scopro e contemplo.
E’ una condizione speciale che si anima di stupore e vibra di un bisogno che va incanalato, scoperto nella materia usata e rimodellato su ciò che nella concreta realizzazione passo passo muta ed evolve, fino al momento in cui si sente che è veramente concluso”. Traversi Guerra
La mostra resterà aperta dal 12 marzo al 3 aprile con i seguenti orari:
Lunedì 14.00 | 19.00
Martedì, Mercoledì 11.00 | 19.00
Giovedì 11.00 | 21.00
Venerdì, Sabato, Domenica 11.30 | 20.30
Ingresso gratuito.
In collaborazione con il Comune di Cernobbio
del Dj Dani Sta Qua. La mostra resta aperta fino al 20 marzo negli orari di apertura del locale

Un libro e una coperta: così si festeggia la sensibilità al femminile
Il 12 marzo alla Biblioteca di Lambrugo presentazione del libro “Pelle di donna” di Alina Rizzi e il suo progetto artistico “ La coperta delle donne”
Festeggiare la donna in tutte le sue sfumature e puntare i riflettori sulle problematiche che le riserva ogni giorno la contemporaneità.
È questo il fine dell’iniziativa culturale organizzata dall’amministrazione comunale e dalla Commissione Biblioteca che per la serata di sabato 12 marzo alle ore 20.45 presso la Biblioteca Comunale di Lambrugo, ha invitato la giornalista comasca Alina Rizzi, ideatrice del progetto artistico la “Coperta delle Donne” e autrice del libro “Pelle di donna”, edito da Bonfirraro.
Le storie e una coperta, dunque, arricchiranno un incontro all’insegna della cultura per dare voce a un tema – quella della lotta contro la violenza di genere – sul quale i riflettori non devono essere mai spenti. Perché sensibilizzare è il primo passo per cambiare.
Nasce da questi presupposti la volontà della Rizzi, corrispondente della rivista F e artista emergente, di dar vita a un progetto artistico e letterario univoco. Da una parte, dunque, l’iniziativa la “Coperta delle Donne”, nata nel 2008 dopo la lettura del libro di Laura Esquivel “Dolce come il cioccolato”. Un lavoro che rappresenta la femminilità attraverso un’abilità antica come la manipolazione di fili e tessuti, ma anche un ricettacolo di messaggi ricamati, scritti, dipinti. La coperta cucita a mano e realizzata con il contributo di 200 donne, artiste italiane e straniere, oggi misura 300 centimetri per 600 cm. Un’opera destinata a divenire monumentale perché ama viaggiare e raccogliere in sé i pensieri e i messaggi di chi vuole unirsi con spirito forte e solidale.
Contemporaneamente l’autrice si è dedicata ad approfondire le tematiche della violenza e della discriminazione di genere e incontra sulla stessa strada l’editore Salvo Bonfirraro che riserva un ampio spazio della propria produzione editoriale proprio alle pubblicazioni dal carattere di denuncia nei confronti di qualsiasi forma di maltrattamenti e di ingiustizie e di lottare per l’affermazione di valori ritenuti inalienabili. Da qui la pubblicazione “Pelle di donna”: «Le storie raccolte in questo libro – afferma la Rizzi – sono autentiche e documentate, raccontate con empatia e profondo rispetto per restituire ai loro vissuti la dignità che meritano. Sono le dirette testimonianze delle loro protagoniste: donne tra tante, insospettabili, che hanno attraversato il dolore della coercizione, dell’esclusione, della violenza fisica e psicologia, quasi sempre perpetrata da uomini. Come giornalista e come donna mi sono semplicemente messa in ascolto, con empatia e profondo rispetto, cercando di restituire a questi vissuti la dignità che meritano, portandoli alla luce del foglio bianco».
Ci sono donne vittime dei loro mariti, amanti, familiari. Qualche volta di uomini incontrati per caso e accolti con fiducia, sbagliando. Donne aggredite da mostri grandi e oscuri: la mafia, gli errori giudiziari, i riti arcaici di una tribù africana. Donne tradite dalla loro comunità, dal parroco di famiglia, da finti benefattori in terra straniera. Testimonianze di donne vincitrici su un amaro destino. Non ci sono finzioni o abbellimenti in questi racconti: ci sono nomi, date, luoghi, avvenimenti spesso riferiti dalla cronaca e poi subito scordati. Ma queste donne non devono essere dimenticate, perché come loro ce ne sono centinaia di altre, che solo uscendo dal buio e dall’anonimato possono forse ritrovare un po’ di giustizia. E di serenità.
Alina Rizzi è nata a Erba. Giornalista e scrittrice, si dedica da sempre a realizzare iniziative rivolte alla valorizzazione del mondo femminile. Ha vinto premi letterari e partecipato a diverse antologie, l’ultima americana: La dolce vita (Running Press). Ha pubblicato romanzi, tra cui: Amare Leon (da cui il regista Tinto Brass ha tratto il film “Monamour”), Donne di Cuori e Scrivimi d’amore, libri di racconti come l’ultimo Bambino mio. Quello che le madri non dicono e raccolte poetiche. Il suo blog: costruzionivariabili@blogspot.it
L’OPERA LIRICA AD OGNI ETA’! Domenica 13 marzo al Teatro Sociale di Como debutta ?la II edizione di OperaBaby?OPERA BABY è il progetto sperimentale di Opera Education – AsLiCo per i bimbi da 0 a 3 anni che propone ai neonati, ai loro educatori (asili nido) e ai loro genitori, un’esperienza musicale articolata. I bambini non sono mai troppo piccoli per conoscere la musica, il suono ha un ruolo fondamentale nella loro percezione. “NESSUN DORMA! Briciole di Turandot” di Violaine Fournier, da un’idea musicale di Federica Falasconi, debutta al Teatro Sociale di Como il prossimo 13 MARZO, ore 16.00 e 17.30 |