Teatro kids: la storia di un bambino e di un pinguino

Sarà una fiaba tenera e surreale quella che verrà rappresentata dalla compagnia Teatro Telaio di Brescia domenica 6 marzo alle ore 16.00 al Teatro Sociale di Como: STORIA DI UN BAMBINO E DI UN PINGUINO, consigliata per bambini dai 5 anni.
C’è un bambino che un giorno trova davanti alla porta di casa un pinguino molto triste. Probabilmente si è perso, e il bambino cerca di capire da dove arriva e cosa vuole. Il bambino decide di riportarlo a casa, costruisce una barca e affronta con lui un lungo viaggio verso il Polo Sud.
Una storia buffa per parlare di mondi sconosciuti che si incontrano, della difficoltà di comunicare e comprendere chi è altro da noi, di un oceano da solcare per far crescere in noi affetto ed amicizia. Tra mille gesti che restano incompresi e piccole gag surreali, continui fraintendimenti, tra mille avventure e tempeste, i due arriveranno alla fine del loro viaggio. Ma un viaggio può veramente avere una fine?
Un teatro senza parole, dove il linguaggio non verbale è stata una scelta insita nella vicenda stessa: due personaggi appartenenti a mondi completamente diversi, senza un linguaggio comune, un territorio di incontro.
Info
Biglietti a 10€ per gli adulti, 8€ per i bambini.
In vendita online su www.teatrosocialecomo.it oppure presso la biglietteria del teatro:
Tel. +39. 031.270170 – Fax +39. 031.271472
PROSSIMI APPUNTAMENTI SOCIALE FAMIGLIE
domenica, 13 marzo – ore 16.00 e 17.30
NESSUN DORMA! BRICIOLE DI TURANDOT
Drammaturgia musicale Federica Falasconi
Concept e regiaViolaine Fournier
Opera Baby – II edizione
DA 8 A 36 MESI
domenica, 3 aprile – ore 16
LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO
di Eugenio Monti Colla
Musica P. I. Čajkovskij
Produzione Teatro delle Marionette Carlo Colla & Figli, Milano
DAI 5 ANNI
Teatro Comunale San Teodoro di Cantù
presenta
Domenica 6 marzo ore15.00
CENERENTOLA
Sempre domenica 6 marzo alle ore 15.00 a Cantù va in scena lo spettacolo CENERENTOLA, regia Ester Montalto con Ester Montalto, Massimiliano Angioni, Sarah Paoletti, Miriam Cappa.
COSTO DEL BIGLIETTO 5€
Biglietteria – tel. 031717573
Lo spettacolo prende le mosse dalla fiaba che tutto il mondo conosce:CENERENTOLA
Una ragazza tanto povera quanto bella, una matrigna crudele, due sorellastre invidiose e un principe azzurro innamorato; gli ingredienti c’erano già tutti per rendere Cenerentola la più conosciuta delle fiabe, raccontata in miriadi di versioni in tutto il mondo. Cenerentola viene recepita come una storia delle angosce e speranze che costituiscono l’ essenza delle rivalità fraterne: ma nonostante il termine “rivalità fraterne”, questa triste passione ha soltanto incidentalmente a che vedere con i veri fratelli e le sorelle di un bambino. Essa trae la sua origine dal sentimento del bambino nei confronti dei genitori, il timore di non poter conquistare il loro amore e la loro stima in concorrenza coi fratelli: la rivalità. Le tre versioni formalizzate di una storia antichissima sono di Basile, di Perrault e dei fratelli Grimm. La più accreditata, è la versione di Perrault, nella quale Cenerentola ha una scarpina di vetro (che nei Grimm non c’ è). In Perrault tutto è fino in fondo fiabesco ovvero leggiadro e gentile. Nei fratelli Grimm il tema del piede che entra o non entra nella scarpa è tutt’altro che soave: le sorellastre hanno due piedoni e sotto la spinta della implacabile matrigna arrivano ad affettarseli. Insomma, nei fratelli Grimm Cenerentola, benché finisca come deve, è una fiaba sanguinaria.
Questa Cenerentola sta a metà strada: grottesca e graziosa, leggera ed energica. Di sangue, non se ne parla, niente orrori. Cenerentola si situa tra i due mondi, quello francese e quello tedesco: le brutture saranno limitate all’ ipocrisia di Matrigna e sorellastre. L’unica a restare uguale a se stessa in Perrault, nei fratelli Grimm e nel nostro allestimento è Cenerentola, che ha attraversato i secoli sempre allo stesso modo, per riscattarsi di tutte le umiliazioni ricevute.