Quando il gioco si fa duro: Como contro il gioco d’azzardo (IL DETTAGLIO)

16 febbraio 2016 | 17:57
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Quando il gioco si fa duro: Como contro il gioco d’azzardo (IL DETTAGLIO)

Chiusa l’attività di formazione che ha coinvolto cinque istituti superiori cittadini, per “Quando il gioco si fa duro”, la campagna per prevenire e contrastare le forme di dipendenza dal gioco d’azzardo, è tempo di coinvolgere i sindaci del Piano di zona di Como. Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento regionale di 50mila euro, vede la partecipazione del Comune di Como come ente capofila (gli uffici coinvolti sono i settori Servizi Scolastici, Partecipazione, Politiche Giovanili, Politiche sociali, Polizia Locale, Suap, Consulta Anziani, Distretto Urbano del Commercio) e i seguenti partner: Asl (Dipartimento Dipendenze), Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Provincia di Como, Rete Generale del Sistema Pubblico d’Istruzione della Provincia di Como, Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura Como, Questura di Como, Confederazione Nazionale artigianato Como, Spi Cgil Como, Confartigianato Imprese Como, Unindustria Como, Confcommercio Como, Acli Como, Lega Consumatori Como.

Sul fronte delle amministrazioni locali, insieme a Como,  l’Unione dei Comuni Lario e Monti e i comuni di Brunate, Albese con Cassano, Montano Lucino, Cernobbio, Lipomo, Lezzeno, Cavallasca, Moltrasio, San Fermo della Battaglia, Carate Urio. L’incontro del 18 febbraio prevede il coinvolgimento di tutti i sindaci del Piano di zona di Como e che comprende i comuni di Albese con Cassano, Bellagio, Blevio, Brienno, Brunate, Carate Urio, Cavallasca, Cernobbio, Como, Faggeto Lario, Laglio, Lezzeno, Lipomo, Maslianico, Moltrasio, Montano Lucino, Montorfano, Nesso, Pognana Lario, San Fermo della Battaglia, Tavernerio, Torno, Veleso, Zelbio. All’appuntamento del 18 febbraio, seguirà un incontro della cabina di regia del progetto il 19 febbraio e quindi il 23 febbraio ci sarà il primo incontro con gli anziani al Centro Civico di Camerlata (alle ore 15). Nel mese di marzo il progetto vedrà il coinvolgimento del Comando della Polizia Locale di Como con l’attività di formazione dedicata agli agenti.

Scuole Gli interventi formativi nelle scuole hanno visto il coinvolgimento degli studenti nella conferenza-spettacolo “Fate il nostro gioco”. Unendo divulgazione matematica, spettacolo coinvolgente e denuncia sociale, sono state svelate le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro al fenomeno del gioco d’azzardo in Italia (www.fateilnostrogioco.it)

Numeri La Lombardia è la regione italiana dove si gioca di più d’azzardo: 299,6 milioni di euro nel 2009 equivalenti al 17,9% del totale con un giro d’affari nel 2010 di 300 milioni di euro. In crescita sono soprattutto le attività di gestione di apparecchiature a moneta o gettone (+79,6%) e le ricevitorie di Lotto, SuperEnalotto e Totocalcio (+55,8%). Ed è lombarda oltre un’impresa del settore su otto in Italia (12,9%).

Como è la seconda provincia italiana per spesa annua pro-capite per gioco d’azzardo, preceduta solo da Pavia: 1504 euro nel 2010, 1884 euro nel 2011 e 1924 euro nel 2012 (+ 27,9% rispetto al 2010) l’importo giocato pro capite. Il progetto si pone l’obiettivo di conoscere e governare il fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo, e quindi agirà su tutte le fasce potenzialmente a rischio, con priorità alle mappature (esiste già una mappa dei luoghi sensibili della città di Como che verrà aggiornata ed estesa al territorio dei Comuni partner) ed alle azioni “no slot” di contrasto all’aumento delle apparecchiature per il gioco d’azzardo. “Le conseguenze legate alla dipendenza dal gioco d’azzardo – aveva sottolineato il vicesindaco Silvia Magni alla presentazione del progetto – non rappresentano solo un problema di ordine pubblico. La dipendenza provoca problemi a livello sociale e sanitario, genera povertà e sofferenza, ha dilatato il mercato del prestito a usura. Con questo progetto ci rivolgeremo soprattutto ai giovani, il nostro futuro, ma senza dimenticare i soggetti coinvolti”. Le azioni previste prevedono interventi di formazione per docenti, studenti ed operatori di Polizia Locale e Polizia Stradale, di informazione/comunicazione per la popolazione e per target specifici (con conferenze-spettacolo), di ascolto e orientamento, di stimolo nei confronti degli esercenti a non installare o dismettere le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Coordinatore delle attività è il dottor Massimo Patrignani, dirigente del settore Servizi Scolastici, Politiche Giovanili e Partecipazione del Comune di Como. “Di questo progetto – spiega Patrignani – è importante il coinvolgimento di una rete molto ampia e qualificata di soggetti pubblici e privati”. Le attività si svilupperanno fino all’agosto del 2016.