Investe un pedone in centro a Cantù e scappa: arrestato

28 agosto 2015 | 10:44
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Investe un pedone in centro a Cantù e scappa: arrestato

Ha investito una persona seduta su una panchina ma invece di prestare soccorso è fuggito con la sua auto. Fortunatamente l’investito ha avuto la prontezza di spostarsi o la vicenda avrebbe potuto avere un esito gravissimo. E’ accaduto ieri sera poco prima delle 22:00 a Cantù.
Un uomo alla guida di una Fiat 500, evidentemente in stato di alterazione psicofisica, ha sbandato in piazza Garibaldi contro una delle panchine in pietra dove erano sedute alcune persone, andando ad investire un cittadino africano che era seduto.
Solo la pronta reazione dell’africano, il quale si è alzato sulla panchina in tempo, gli ha permesso di sopravvivere all’urto, ma è stato comunque colpito dalla macchina ad un braccio. Anzichè fermarsi e soccorrere il malcapitato, l’uomo si è rimesso alla guida del mezzo ed ha imboccato la via Dante, come per fuggire.
La vicenda si è svolta sotto gli occhi increduli di alcuni cittadini che hanno chiamato immediatamente i Carabinieri. Fortunatamente una pattuglia della Radiomobile si trovava proprio nei pressi della piazza centrale di Cantù e l’intervento è stato tempestivo, tanto da consentire ai militari di rintracciare il fuggitivo ancora nella Via Dante, dopo che aveva abbandonato il mezzo.

Alla vista dei militari l’uomo, (G.M. le iniziali), 43enne messinese da pochi mesi residente a Cantù, già colpito da numerosi precedenti penali per droga e per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha invano cercato di dichiarare la propria innocenza, ma le testimonianze lo hanno incastrato e il 43enne è stato arrestato. L’uomo si è comunque rifiutato di sottoporsi ad ogni forma di accertamento clinico inerente l’eventuale assunzione di alcol o droga prima della guida. Per la vittima dell’incidente 15 giorni di prognosi per schiacciamento dell’avambraccio sinistro e policontusioni a seguito dell’urto.

Ben più grave poteva essere l’esito del sinistro se le tre persone sedute sulla panchina non si fossero mosse in tempo.