Festa della Liberazione: baseball e resistenza a Como, il sindaco lancia la prima palla (FOTO)

23 aprile 2015 | 18:40
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Festa della Liberazione: baseball e resistenza a Como, il sindaco lancia la prima palla (FOTO)

Per ricordare i 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale pubblichiamo un estratto dalle Memorie di Roberto Buganè, responsabile del progetto Museo del Baseball e del Softball, che racconta di quella che può essere considerata la prima partita di baseball in Italia del dopo guerra e venne giocata proprio a Como.

BASEBALL E RESISTENZA, VI FU UN PUNTODI CONTATTO?
UNA PARTITA DI BASEBALL FRA AMERICANI VIDE IL RESPONSABILE DEL CLN SINDACO DI
COMO LANCIARE LA PRIMA PALLA
Roberto Bugané

 (…) Siamo nel periodo immediatamente successivo al 25 aprile 1945, Il comando alleato, ringraziate le forze partigiane per l’importante aiuto dato nella fase conclusiva del conflitto, chiese ai patrioti italiani di deporre immediatamente le armi consegnandole alle autorità militari.

L’ordine venne accettato da tutte le formazioni partigiane tranne che da numerose formazioni di ispirazione
comunista, in particolare in Lombardia in provincia di Como. Questi partigiani per scendere dai monti chiedevano denaro ed un futuro lavorativo. Ma non solo. Il clima si era fatto molto pesante e spesso si verificavano vendette private e violenze gratuite ad opera di elementi di queste formazioni.
Su questo problema dovette molto lavorare il colonnello Charles Poletti, capo dell’Allied Militay Government
dal momento dello sbarco in Sicilia. Era un italoamericano la cui famiglia proveniva dalla provincia di
Novara. Cercò in ogni modo di convincere i gruppi restii.
Poletti giunse a Como il 6 maggio 1945 preceduto da un comunicato del sindaco comunista di Como che
diceva: Alle forze armate anglo-americane, per il contributo decisivo alla liberazione della Patria, dobbiamo dimostrare la riconoscenza per il sangue da esse versato per la nostra causa. Non servilismo ma riconoscimento del merito effettivo …

Era chiaro che in questa situazione era fondamentale conquistare il favore dell’opinione pubblica ed il
giornale Nuovo Mondo operò in questa direzione proponendo le meraviglie della vita sociale americana in
tutti i suoi aspetti, e il baseball era uno di questi. (Nuovo Mondo fu un giornale americano di propaganda stampato in italiano per 16 numeri tra il marzo e l’ottobre 1945 N.d.r.). In un articolo dedicato al baseball trova spazio il resoconto della partita giocata a Como. Era la finale del campionato militare di baseball dell’Italia
Settentrionale gestito dall’Allied Military Government, fra l’Amg lombarda e quella veneta. Per la storia vinse la Lombardia per 12 a 5.
L’articolo presenta quattro foto di quell’incontro, in una di esse, in omaggio alla tradizione americana, è il sindaco di Como che lancia la prima palla in campo dalla tribuna. Chi era il sindaco di Como? Il comunista Armando Marnini, già capo del locale Cnl, Comitato di liberazione nazionale. Marnini era stato nominato sindaco dal Cln il 28 aprile 1945, tre soli giorni dopo la fine ufficiale del conflitto in Italia.
Gli Alleati attribuirono a quella partita una forte valenza di propaganda tanto che il giornale locale Il Popolo Comasco, organo del Comitato di Liberazione Nazionale della Provincia di Como, probabilmente su pressione americana, fece precedere l’incontro da ben tre articoli di presentazione, i loro titoli:

<<BASEBALL – Domenica allo Stadio Senigaglia s’incontreranno due squadre americane>> (20/7/1945)

<<BASEBALL – Il grande incontro di domani>> (21/7/1945)

<<Baseball – L’eccezionale incontro d’oggi allo Stadio Senigaglia>> (22/7/1945)

resistenza baseball

Il 24 luglio venne poi pubblicato un articolo con il resoconto della partita  <<BASEBALL – Gli americani della Lombardia” battono i “Veneti” 12-5>> è il titolo che campeggia sopra la foto del Sindaco di Como che lancia la palla d’avvio. Nell’articolo si legge: “Allora al centro della tribuna un signore alto, di mezza età, già capo del locale Comitato di Liberazione Nazionale, s’alzò in piedi e gettò una palla bianca al gruppo di uomini stranamente vestiti che attendevano al centro dello stadio”. Era il debutto italiano del baseball.

Che l’ispirazione fosse americana ce lo conferma il primo di quegli articoli dedicato quasi totalmente ad una ampia spiegazione delle regole del gioco, regole che ben pochi italiani potevano conoscere con quel dettaglio. Venne anche organizzata una parata. Partendo da Piazza Duomo, nel centro cittadino, si diresse allo stadio. Due vigili urbani a cavallo aprivano il corteo seguiti da una banda che eseguiva marcette militari, i cui spartiti erano stati fatti giungere per via area da Roma, seguivano venti jeep con a bordo i giocatori nella divisa delle due squadre. Nella giornata precedente un aereo aveva lanciato sulla città e sui paesi circostanti manifestini
annuncianti la partita. E’ chiaro che un apparato organizzativo del genere non poteva che essere americano.
Non è azzardato pensare che affidare il simbolico gesto del lancio della prima palla ad un comunista poteva
essere un tentativo di acquisire le simpatie dei comunisti italiani e del sindaco comunista, che già comunque
si era espresso positivamente nei confronti degli alleati. Da notare che erano presenti alla partita il col.Charles Poletti, Governatore della Lombardia, e il Governatore di Como Arnold che sarebbero stati certamente più titolati ad effettuare il lancio inaugurale.

dalla Storia del Baseball di Roberto Buganè per la Federazione Italiana Baseball e Softball