Scripta manent: incontri sui classici al Liceo Volta
13 aprile 2015 | 19:49

Martedì 14 aprile nell’aula Benzi del Liceo Volta a Como, Claudia Gandini, ex alunna del Liceo Classico, concluderà il ciclo di incontri Scripta manent: il viaggio avventuroso dei testi greci e latini, dagli antichi a noi. La lezione di domani riguarderà il periodo dall ‘UMANESIMO AI NOSTRI GIORNI.
Dal XV secolo, lo studio della letteratura greca e latina acquista rinnovata importanza nell’Europa dell’età moderna: vengono scoperti nuovi testi, accumulate sempre maggiori conoscenze. Il secolo dei Lumi e i progressi della scienza mettono in discussione questo sapere enciclopedico, ma non è la fine per i classici, bensì un nuovo inizio…
Dal XV secolo, lo studio della letteratura greca e latina acquista rinnovata importanza nell’Europa dell’età moderna: vengono scoperti nuovi testi, accumulate sempre maggiori conoscenze. Il secolo dei Lumi e i progressi della scienza mettono in discussione questo sapere enciclopedico, ma non è la fine per i classici, bensì un nuovo inizio…
Scipta manent è un’iniziativa dell’Università Popolare di Como nato con l’intenzione di ritornare sugli scritti greci e latini per rileggerli in un’ottica non scolastica. Quanto ci è rimasto degli scritti greci e latini? E quanto il testo dei classici che leggiamo a scuola rispecchia quello uscito dalla mente e dalla penna dell’autore quindici, venti,venticinque secoli fa? La risposta è nel lungo e tortuoso percorso che questi libri, scritti con tecniche e su supporti sempre differenti, hanno attraversato. È un viaggio avventuroso, una storia che si intreccia alle vicende politiche e religiose, oltre che culturali, degli imperi di Roma e di Bisanzio, dell’Europa medievale, moderna e contemporanea. È, soprattutto, una vicenda di uomini, gli uomini che hanno letto, copiato, posseduto, questi libri: monaci e notai, pontefici e re, maestri e allievi… E di studiosi che, con fatica, passione, intuizioni geniali o errori, hanno cercato di trasmettere il più fedelmente possibile un patrimonio millenario: i filologi. Oggi Antichità e Medioevo. Già i Greci e i Romani studiavano i loro “classici”, cercando di tramandarli ai posteri in edizioni affidabili. Questi testi, però, usciti dai turbinosi secoli che videro la fine del mondo antico, dovettero affrontare, nel Medioevo, periodi di guerra e di carestia, oltre a un abbassamento del livello di istruzione, fino alla rinascita dell’Umanesimo e poi con l’affermazione della cultura di massa le vicissitudini che hanno permesso loro di giungere fino a noi.
L’incontro, che inizierà alle 15.30, è aperto a tutti, specie agli ex studenti del Liceo Volta, ed è organizzato dall’Università Popolare. L’ingresso alla scuola è da via Carducci.