Parte il “giro del mondo” di Milo e Maya

22 febbraio 2015 | 00:36
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Parte il “giro del mondo” di Milo e Maya

Attraversare il mondo in punta di piedi sospinti dal guizzo della fantasia ed attingendo alla tavolozza emotiva dei sentimenti che sono poi il motore di ogni più piccolo gesto. Sono queste le linee guida a partire dalle quali è nata la progettualità di “Milo, Maya & il Giro del Mondo”, un’opera lirica contemporanea dedicata ad un pubblico giovane e nello specifico in un’edizione speciale dedicata ai temi di Expo 2015.

MILO E MAYA PRESENTAZIONE1

Lunedì 23 febbraio alle ore 09.00 avrà luogo il debutto presso il teatro Sociale di Como della prima recita per i giovanissimi mentre il 28 febbraio seguiranno i due appuntamenti alle ore 16.00 ed alle 20.30.  Un pubblico di giovanissimi dunque si appresterà ad assistere ad un’opera stilizzata proprio  dalla demiurgia creativa di artisti giovani , come è stato affermato durante la presentazione lo scorso giovedì dalla stessa Barbara Minghetti Presidente di Aslico. Giovanissimo è lo staff (foto sotto), coinvolto nella realizzazione dell’opera come Matteo Franceschini che ne ha curato le musiche, Lisa Capaccioli il libretto, (editato dalla Ricordi di Milano) la regista Caroline Leboutte, il  direttore Jacopo Rivani.

“ Milo Maya & il Giro del Mondo” proprio recentemente è stato insignito del Prestigioso Premio Fedora-Rolf Liebermann’ per l’Opera 2014, riconoscimento  che prende il nome dal Circolo Filantropico Europeo per l’Opera e il Balletto, nato a fronte di supportare i giovani talenti della lirica e del balletto. Un’opera lirica contemporanea per bambini e ragazzi tra i 6 ed i 14 anni che  saranno coinvolti  attraverso una serie di progettualità anche didattiche sulle tematiche di Expo2015 “ Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. I protagonisti intraprenderanno un viaggio sulle ali della fantasia per i continenti attraverso la degustazione di piatti tipici di paesi lontani, Marocco, India, Cina, Stati Uniti, un caleidoscopico universo di sapori, visioni, scoperte, contaminazioni visive e musicali. Un sostrato anche sociologico muove l’opera che si pone quale anello di congiunzione tra un portato culturale che affacciandosi sulla soglia di un’ “alterità” mai contemplata ne fonde usi, costumi per arricchirsi in uno scambio ed in una contaminazione umana ed universale tra i popoli. Scandagliando sigle universali, la musica, il cibo, e dunque la gastronomia che è foriera di approcci diversificati a culture. La lontananza geografica dei paesi può rivelarsi l’anello di congiunzione emotivo di un’umanità le cui peculiarità specifiche sono un valore aggiunto alla cultura che ne è parte. Un percorso quello di “Milo e Maya” che nell’ambito del progetto promosso da Aslico “Opera Domani”  si propone di avvicinare i giovanissimi all’opera lirica attraverso strumenti interattivi di coinvolgimento fattivo degli stessi.

L’opera proseguirà con una tournèe italiana di circa 140 repliche cui seguirà un tour europeo di circa quattro tappe nei Paesi co-produttori: Belgio, Francia, Haute Normandie e Germania. Il progetto si sviluppa anche sotto  il nome di Interactive Opera che promuove la co-produzione di opere interattive e partecipative per il giovane pubblico formalizzando dunque anche a livello internazionale  la “ricetta”  creata da Aslico. Come è emerso anche dalla conferenza dove era presente l’intera èquipe artistica, il clima che si è instaurato è di grande sintonia, di positività, di confronto e crescita, perchè l’arte “ E’ un vettore di emancipazione perché attraverso di essa acquisiamo i mezzi per capire la società e reinventarla invece di avere una visione nostalgica smettendo di pensare di essere in crisi ma reiventandosi” come affermato dalla regista Leboutte. “ E’ stato emozionante trovarsi nel vivo del progetto e vivere in un clima positivo e di grande energia  che si respira in teatro, per me essere stato contattato da Aslico  per questo progetto è stato un onore, oltre ad una grande responsabilità, perché diverso è comporre un’opera per un pubblico non adulto. L’idea del viaggio mi ha affascinato permette di immaginare una partitura musicale  attraverso le culture ed il cibo. Scrivere per un pubblico di ragazzi è una sfida interessantissima bisogna ottimizzare i gesti musicali, i ragazzi non hanno barriere, c’è una libertà di espressione infinita, così si può lavorare con tinte musicali gestite con un dinamismo importante” sono state  le parole di Franceschini. La vasta eco che sta crescendo intorno a questo progetto continua a diffondersi anche a livello nazionale, difatti Matteo Franceschini proprio martedì’ sarà ospite della giornalista Sveva Sagramola nell’ambito della Trasmissione “ Geo & Geo”.

Stefania Ferro

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le prove di Milo e Maya