Chiusura super a Chiasso per il Festival Jazz

“Play 18!” giunge al traguardo: il 18° Festival di cultura e musica jazz di Chiasso consuma stasera l’ultimo appuntamento al cinema teatro di via Alighieri 3 B (infoline 004191-695.09.14 e www.chiassocultura.ch, biglietti a 30 franchi, ridotti a 25,after 24 a 10).
Alle 20.30 apertura svizzera con il quintetto dei fratelli Quinn: Nolan alla tromba, Simon al contrabbasso, Brian alla batteria più René Mosele al trombone e Oliver Illi al piano. I cinque si addentreranno in quei “PLaces Unseen” fissati sul cd coprodotto dalla Rete Due.
Alle 22.30 seguirà l’esibizione dell’artista più atteso del festival: il chitarrista francese (di Saverna) Biréli Lagrène, 48 anni, alla guida del suo Gypsy Quartet con Franck Wolf ai sax soprano e tenore, Hono Winterstein alla chitarra e Diego Imbert al contrabbasso.
Nel 1980, a soli tredici anni, Biréli Lagrène era considerato un bambino prodigio che suonava in modo eccezionale la chitarra gipsy nella più pura tradizione di Django Reinhardt, di cui aveva imparato nota per nota moltissimi “soli”. E, come Django Reinhardt, Lagrène proviene da una famiglia di musicisti zingari: ha cominciato a suonare la chitarra all’età di appena quattro anni. Verso la metà degli anni Ottanta, l’artista si avvicina alla chitarra elettrica e alla musica fusion: a questo periodo risale la sua collaborazione con il bassista Jaco Pastorius (1986). Poi, l’inizio degli anni Novanta vede Lagrène ritornare a uno stile jazzistico più tradizionale e maturo. Dal 2001 è tornato alle sue radici gipsy, appunto con la formazione del Gipsy Project. Ricca la sua discografia, da “Routes to Django-Live at the Krocodil” (Jazzpoint, 1980) al più recente “Electric Side” (2008). Il festival di Chiasso, già in sede di presentazione, gli ha riservato un omaggio: il filmato della sua prima esibizione dal vivo, appena tredicenne. Preciso punto di riferimentio per numerosi chitarristi professionisti, Lagrène saprà stupire.
Come, a mezzanotte, saprà senz’altro divertire la proposta musicale firmata The Apples: il collettivo israeliano, formato da ex studenti della Rubin Academy of Music di Gerusalemme ed esponenti della scena underground di Tel Aviv e Haifa, è una delle macchine da ritmo più esplosive sulla scena funky, jazz e groove internazionale. Costituito da fiati, basso, batteria e djs, la band nasce nel 2002 dall’idea di un funk non convenzionale, che unisca samples, scratching e sonorità brass lasciando largo spazio all’improvvisazione in una sorta di dirompente free funk metropolitano. Raggiunta la notorietà con una cover di “Killing in the Name Of” dei Rage Against The Machine, questi ragazzi sono diventati gli indiscussi dominatori della scena jazzy israeliana.
Infine, chiuderà il festival il dj set del locarnese Cybophonia, alias Eros Minichiello, autore, produttore e grande interprete del genere electro.
Prevendita aperta al cinema teatro di via Alighieri 3 B (infoline 004191-695.09.14 e www.chiassocultura.ch) a Chiasso: biglietti a 30 franchi, ridotti a 25,after 24 a 10, tessera per due serate a 45 franchi.
Durante le serate possibilità di cenare al ristorante del festival all’interno del Cinema Teatro. Proposte culinarie diversificate in tema con il festival.
QUI IL CHITARRISTA BIRELI LAGRENE
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