
Sono passati 70 anni dagli scioperi contro il fascismo e contro la guerra del marzo 1944, ma Como non dimentica. Oggi, nell’aula magna del Politecnico di Como si è tenuta la giornata “Con le fabbriche dalle lotte operaie alla libertà”, organizzata da Cgil-Cisl-Uil, Acli, Anpi, Anppia, Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” e Centro studi “Schiavi di Hitler”, con il patrocinio del Comune di Como.
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La giornata ha voluto tenere viva la memoria di quei giorni del marzo 1944, quando i lavoratori di diverse fabbriche del comasco, dalle Cartiere Burgo di Maslianico alla Tintoria Comense, si astennero dal lavoro per protestare contro l’occupazione nazifascista. La polizia e i militi della Repubblica Sociale arrestarono e deportarono nei lager in Germania dieci persone individuate come responsabili delle proteste. Di loro fecero ritorno in patria solo in tre. Tra queste, c’era Ines Figini, che oggi ha portato la sua testimonianza ai giovani delle scuole.
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