
Riqualificare gli edifici esistenti con efficenza energetica, la sicurezza anti-sismica, il comfort e l’isolamento acustico. Rimettere mano a questo patrimonio rappresenta dunque una sfida per le pubbliche amministrazioni, ma anche un’opportunità per l’edilizia e per l’intera comunità comasca. È questo il messaggio che arriva dalla 30esima MECI, la mostra dell’edilizia civile ed industriale che chiude i battenti questa sera alle 19 a Lariofiere di Erba. Lo ha ribadito nel suo intervento anche il professor Massimo Beccarello (Professore Associato – Dipartimento di scienze economico-aziendali e diritto per l’economia dell’Università degli Studi Milano Bicocca): “Sembra che in Italia manchi ancora la consapevolezza del ruolo dell’efficienza energetica. L’efficienza energetica non solo è fondamentale per la sicurezza del Paese, ma è indispensabile anche per centrare gli obiettivi comunitari relativamente alle fonti rinnovabili e per dare più competitività al nostro sistema imprenditoriale. La Comunità Europea, con la direttiva ricordata, ha voluto trasformare la spesa corrente in spesa per investimenti, chiedendo agli Stati membri di adottare politiche di lungo termine, tese a realizzare gli obiettivi definiti. L’Italia, invece, non riesce ad assumersi il rischio di scelte strutturali. Occorre mantenere gli incentivi previsti per almeno dieci anni”.
Una scelta, questa, che comporterebbe, a fronte di un investimento decennale di 15 miliardi di Euro, 30 miliardi di risparmio nei consumi energetici ed 1 milione di nuovi posti di lavoro. Ma la vetustà del patrimonio edilizio delle nostre città non incide solo sui consumi energetici: anche la sicurezza è un problema. Lo ha spiegato l’ing. Marco Di Prisco (Professore Ordinario di Tecnica Delle Costruzioni del Politecnico di Milano), sottolineando l’esigenza, soprattutto per un Paese a rischio sismico come il nostro, che si proceda ad intervenire per adeguare in termini di sicurezza anti-sismica gli edifici industriali esistenti, operando sui punti critici grazie a tecniche messe a punto dal mondo accademico ed ormai consolidate.
Ma, perché questo processo possa esprimere tutte le proprie potenzialità, proponendosi come un volano per il rilancio dell’edilizia e di tutta l’economia, è necessario poter operare in uno scenario chiaro e definito: “Abbiamo bisogno di disporre di certezze sulle misure tese alla sostenibilità. – ha affermato Paolo Valassi del comitato organizzatori – Dalla stabilizzazione degli eco-incentivi fino al 2020 all’estensione di tali incentivi fiscali anche alle società che hanno a reddito gli immobili; dall’ampliamento dei vantaggi del conto termico ai privati a sconti significativi sull’IMU in relazione agli interventi attuati, fino agli sconti sugli oneri urbanistici in funzione dell’indice di efficienza energetica conseguita da un edificio”.
Video, le parole di Valassi alla presentazione: edilizia in ginocchio sul Lario
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La Meci, come detto, chiude stasera alle 19.