
E’ stato un anno orrendo, nerissimo. Lo confermano anche i dati della Camera di Commercio di Como: nel 2012 sono stati protestati 746 assegni, per un controvalore di 4,4 milioni di euro, 8.909 cambiali (pagherò e tratte) per quasi 25 milioni di euro, e 1.050 tratte non accettate, per un valore di 2 milioni. Si tratta, in complesso di oltre 10 mila titoli di credito che, alla scadenza, non hanno trovato copertura determinando insoluti per circa 31 milioni di euro. I dati, frutto delle elaborazioni condotte sul Registro informatico dei Protesti tenuto dalla Camera di Commercio di Como e resi noti in queste ore, evidenziano, in linea con un trend ormai consolidato dagli inizi della crisi economica, una crescita complessiva sia del numero degli effetti protestati(+10,29%), sia del valore degli stessi (+31,67%), ma con una sostanziale modifica della tipologia dei titoli protestati.
In diminuzione invece il taglio medio degli effetti insoluti che è risultato di 10.693,85 euro (-6,58%) dovuto essenzialmente alla diminuzione di assegni protestati e tratte non accettate. Il dato è rilevante poiché è al netto delle cancellazioni che possono essere richieste, direttamente alla Camera di Commercio da coloro che effettuano il pagamento di cambiali entro un anno dalla levata del protesto. In aumento, infine, anche il numero dei fallimenti: nel 2012 sono state aperte 143 procedure a fronte delle 127 dell’anno precedente (aumento del 12,60%).