“Aveva preso l’armeria come un suo ennesimo distributore…”

7 febbraio 2010 | 07:28
Share0
“Aveva preso l’armeria come un suo ennesimo distributore…”

Sconcertante. Con il passare dei giorni e delle ore, il quadro che emerge dal delitto di via Garibaldi (armeria Arrighi) è davvero sempre più choc. E così ecco anche la spiegazione dell'avvocato Ivan Colciago, legale di Alberto Arrighi il reo-confesso del delitto di Giacomo Brambilla, sui soldi saltati fuori anche ieri (vedi precedente lancio) dal negozio:"Erano dell'attività – rivela alla redazione -. Alberto, da quanto ha spiegato al giudice nell'interrogatorio, era costretto a mettere in una busta sigillata gli incassi. Poi ogni sera veniva Brambilla a controllare e spesso prendeva pure quelle buste". Il legale, amico dell'armiere, non riesce a trattenere il rammarico e la rabbia per quello che è successo. Il suo assistito ha ammesso e confessato pienamente ogni cosa, ma Colciago rimane sconcertato lo stesso per il rapporto che si era instaurato tra di loro. Arrivato fino all'omicidio ed al successivo tentativo di occultare il cadavere:"Aveva preso l'armeria – dice con una punta di rammarico – come un suo ennesimo distributore…". Ieri, intanto, la moglie di Arrighi ha ottenuto il permesso per il colloquio in carcere con il marito. Stessa cosa per i familiari del suocero, anch'egli in cella: moglie e figli potranno andare a trovarlo al Bassone.

2 / 2