Furti, violenza e crisi economica: tanto lavoro per il Tribunale

1 febbraio 2010 | 11:29
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Furti, violenza e crisi economica: tanto lavoro per il Tribunale

Un quadro poco incoraggiante. Crisi economica, rapine, furti, droga, violenza e molti altri dati negativi. E’ il ritratto della società comasca e brianzola in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario e racchiuso nelle pagine della relazione preparata dal presidente del tribunale di Como,  Nicola Laudisio.  Nel corso dell’anno (2008-2009) sono aumentati in modo considerevole i processi per rapina ( + 44.8% passando da 58 a 84), ma anche quelli per estorsione  (+ 87%, da 31 a 58) e quelli per omicidio volontario. Questi ultimi con un dato allarmante: + 90% (da 10 a 19). Aumentano le rapine e i furti, così come si registra un incremento dei reati contro il patrimonio. Dati questi, contenuti nella relazione del procuratore della Repubblica Alessandro Lodolini. Emerge così che i pubblici ministeri sono stati impegnati su 254 denunce per rapina e su 68 casi di estorsione ( mentre nel periodo precedente si erano registrati 47 casi). E sono in crescita anche le richieste al “gratuito patrocinio”, complice probabilmente la crisi economica. Le domande infatti, sono aumentate del 19,67% (passando da 122 a 146) e l’entità delle somme liquidate nella fase delle indagini preliminari è aumentata, passando da 30.324 a 33.484 euro. Per i processi in aula sono stati liquidati 67.836 euro e per le istanze presentate dall’Ordine degli avvocati in materia civile 389.626 euro.

Ma questi non sono gli unici reati, restano (con numeri quasi invariati) anche le violazioni in materia edilizia e urbanistica. Aumentano i reati sessuali (principalmente nei confronti di minorenni, in ambiente familiare o parentale) e i procedimenti per guida in stato di ebbrezza e per uso di sostanze stupefacenti. E legata alla guida in stato di ebrezza, tantissimi i decreti di vendita dei veicoli confiscati  (dalle aste recuperati 496mila euro).

Dal presidente del tribunale di Como anche il riferimento all’operatività e produttività dell’ufficio gip e gup, a quello dei giudici preposti al coordinamento della fase preliminare delle indagini e all’applicazione dei giudizi alternativi. I quattro magistrati impiegano da 11 a 13 giorni per le archiviazioni dei fascicoli, da 189 a 206 giorni per i rinvii a giudizio, da 383 a 363 giorni per un procedimento con rito alterativo. Tra il 2008 e il 2009 i giudizi con rito abbreviato sono scesi a 69 (- 11.53%), i patteggiamenti sono stati 534 (+37.27%). Salgono anche i procedimenti definiti con decreto penale, raggiungendo quota 2252 (+49.63%).

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