Troppi segreti nel segreto dell’urna, fantapolitica estiva

“Nel segreto dell’urna ci sono troppi segreti”: basterebbe questa breve frase a incuriosire e invogliare alla lettura di Il Broglio – Romanzo simultaneo (Aliberti, pagg. 256, 14 euro), giallo di fantapolitica proiettati verso un grande complotto elettorale. L’autore è un misterioso “Agente Italiano”, la cui identità rimane sospesa e viene presto assorbita dalla lettura di un appassionante trama capace di far sorgere dubbi che forse così romanzeschi non sono. Un libro di estrema attualità, premiato dai lettori che, quasi in sordina, in pochi giorni gli hanno fatto scalare le classifiche al pari dei best seller americani o di consolidate firme nostrane. Il romanzo si pone una domanda semplice e legittima, sorta a chiunque abbia seguito le ultime consultazioni elettorali: è davvero possibile che sondaggi ed exit poll falliscano completamente le loro previsioni? Dopo una campagna elettorale allo spasimo, in un Paese che assomiglia ironicamente o tragicamente all’Italia, i risultati smentiscono clamorosamente ciò che tutti si aspettavano. Una Sinistra data per trionfatrice, ha quasi perso.
Ma davvero i sondaggisti sono semplicemente degli analisti del nulla? Oppure è accaduto qualcosa di molto più insidioso? Sulla scia della rivelazione di un investigatore privato, un giornalista cerca di venire a capo di un’ipotesi estrema: il grande broglio. In altre parole, una macchinazione per cambiare l’esito del voto popolare. Un complotto i cui contorni sono incerti, sfuggenti, indefinibili. Milioni di schede bianche che potrebbero avere preso un colore inatteso. Seguendo il ritmo dei giorni elettorali, sullo sfondo dei principali quotidiani, in una cronaca che si appresta a diventare storia, si sviluppa un giallo incalzante, in cui una vicenda fantapolitica è continuamente a contatto con una realtà riconoscibile e dunque inquietante.
Paola Pioppi