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OPUSMEI – Mostra di Stefano Venturini

Evento Terminato

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eventi venturini
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Opusmei, mostra personale di Stefano Venturini,  curata da Ilona Biondi al Ristorante Caffè Teatro tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 12 alle 14.30 e dalle 18.30 alle 22.00.

IL PASSO BREVE DELLE COSE
di ALberto Longatti

Lo sguardo che Stefano Venturini volge intorno a sé riproduce la realtà? Lo si direbbe, dato che in primo luogo, come presumibile certificazione di fatto, usa lo scatto di una macchina fotografica. Ma dove punta l’obiettivo? In un ambiente esterno gremito di persone, cogliendone un aspetto e tenendo conto del momento, della transitorietà di un atto cognitivo ritagliato, sospeso nel tempo. L’istantanea, si sa, reca sovraimpresso nell’immagine l’intenzione di chi l’ha prodotta. E l’artista, che nel dipingere si serve della fotografia solo come pretesto d’ispirazione, ha ben chiaro nella mente l’effetto comunicativo che vuole raggiungere, un’impressione di ciò che accade del tutto individuale, del tutto rimovibile, riplasmabile, rigettabile, persino negabile o adattabile allo stato d’animo dello spettatore che si sente proiettato in un teatrino quotidiano situabile dovunque o in nessun luogo.

Il verso tratto da una poesia di Alda Merini che abbiamo scelto come titolo di questa nota dice molto più di un commento critico. Che Venturini abbia una valentia tecnica e una sicurezza compositiva da pittore di lungo corso lo si era compreso fin dai primi anni della scuola all’istituto Carducci, conducendolo presto da allievo al ruolo di insegnante. Ma m’interessa per lui di più  indicare, nelle figure sfioccate, dai contorni incerti, colti come attraverso un filtro che distanzia la visione, il senso inquietante di una non/realtà, di uno spiazzamento del riguardante, sia che punti ad imprigionare il movimento di oggetti ed esseri umani ridotti a oggetti o li sorprenda mentre s’immobilizzano, forse per stanchezza. Davvero “cose” che hanno “un passo breve”, giungono dal nulla e ripiombano nel nulla. Come accade a noi, sospinti dal vento di un tempo che non ha più appigli per sostare.

 
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