Alloggi popolari a Como, la visita dell’assessore regionale alla casa Franco:”Risposte concrete a chi è in difficoltà abitativa”
Prima in via Di Vittorio e via Cecilio, poi in via Castellini. Era accompagnato dai consiglieri regionali Dotti, Orsenigo e Cesana. La nota del Pd per gli alloggi a ridosso della Napoleona
Continuano i sopralluoghi dell’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, nei complessi Aler della Lombardia, con l’obiettivo di monitorare lo stato dei lavori in corso e consolidare il dialogo diretto con i residenti. Oggi era a Como ed ha visitato il complesso Aler di via Di Vittorio/via Cecilio e poi le aree di via Castellini accompagnato dai consiglieri regionali Anna Dotti, Angelo Orsenigo e Marisa Cesana.

In particolare, in via Di Vittorio e via Cecilio si avviano alla conclusione gli interventi per la realizzazione di 36 nuovi alloggi che saranno destinati alle Forze dell’ordine. Si tratta di un progetto avviato nell’ambito di un precedente Accordo di programma, rimasto bloccato per anni a causa del fallimento dell’operatore originario. L’intervento dell’assessore Franco si dimostrato risolutivo: grazie a un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro da parte di Regione Lombardia e Aler, i lavori sono ripartiti e il cantiere si avvicina alla fase conclusiva.
“Lo scorso ottobre, durante un sopralluogo proprio in questo cantiere e nel successivo incontro con gli esponenti del territorio comasco – ha ricordato l’assessore – avevo annunciato un ulteriore stanziamento di risorse da parte della Giunta regionale per sostenere la realizzazione di questo importante intervento. Oggi constatiamo i frutti di quell’.impegno. La città di Como attendeva da tempo questi alloggi destinati alle Forze dell’ordine, fondamentali per garantire sicurezza e presenza istituzionale sul territorio”
A margine della visita, in via Cecilio, l’assessore Franco ha incontrato Don Giusto Della Valle, parroco di San Martino a Rebbio. Già missionario in Africa, Don Giusto è molto attivo nell’accoglienza e nelle opere di carità in tutta la Provincia di Como. Nei mesi scorsi, è stato al centro di polemiche dopo aver invitato alle occupazioni di alloggi liberi. “Condivido pienamente la necessità di dare risposte concrete ai tanti cittadini in difficoltà abitativa – ha proseguito Franco – ma è essenziale che ogni iniziativa avvenga nel pieno rispetto della legalità”.
L’assessore ha infine visitato i terreni Aler di via Castellini in cui sono recentemente iniziati i lavori per realizzare nuovi alloggi e ha ricevuto, da parte del comitato di cittadini, un documento con le idee per il futuro di questa area a ridosso della Napoleona. “Ne siamo felici – commenta Alessandro Rossi, segretario del circolo PD Como Convalle – ma non dimentichiamo da dove tutto è iniziato. Il nostro circolo, con il lavoro prezioso di Romano Fasciani, il supporto degli attivisti e il coinvolgimento dei residenti, ha avviato già nel 2023 un percorso per restituire dignità a quest’area. Un’area di 5400mq abbandonata al degrado: rifiuti, fuochi notturni, insediamenti irregolari, topi. Ma soprattutto, la rassegnazione di chi ci viveva attorno”.
Il punto di svolta è stato un evento pubblico al TeatroGruppo Popolare, che ha dato voce alla comunità e rotto il silenzio istituzionale: “È lì che è nata una mobilitazione vera, concreta, dal basso. E da lì qualcosa ha cominciato a muoversi”, aggiunge il Segretario cittadino Daniele Valsecchi.
Il Partito Democratico di Como sottolinea – con una nota – anche la mancata assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale. “Parliamo di un terreno nel territorio comunale, di problemi noti e segnalati da anni. La risposta del sindaco Rapinese? Accusare il PD di voler trasformare Como in Lampedusa, liquidando con ideologia le denunce dei cittadini. Ma la politica – sottolinea Alessandro Rossi – non può permettersi di deridere i problemi: deve affrontarli. E l’amministrazione comunale, su via Castellini, ha semplicemente abdicato al proprio ruolo” così ancora il segretario Valsecchi. “Oggi qualcosa si muove, e va bene. Ma non perdiamo la memoria. Senza la mobilitazione dei cittadini e senza il lavoro costante di persone come Romano Fasciani, Enzo Cresta e molti altri, via Castellini sarebbe ancora una discarica dimenticata”, conclude il segretario cittadino.
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