Caldo da togliere il fiato, rischioso lavorare all’esterno con questo clima: ordinanza della Regione in vigore da domani
Il presidente Fontana:”Nostra priorità la salute dei lavoratori”, favorevoli e d’accordo i sindacati di Regione e territorio. Critiche dal consigliere Pd Orsenigo:”Come al solito tutto in ritardo…..”
Una vera e propria emergenza. Anche nel nostro territorio. Impossibile – e pure rischioso – poter lavorare all’esterno con le temperature di questi giorni, le più calde da sempre del mese di giugno. E la conferma arriva dagli esperti meteo: solo nel 2003 erano state raggiunte punte simili di calore e di afa in questo periodo a cavallo tra fine giugno e luglio. E così in queste ore – dopo averlo annunciato ieri – il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo una riunione con le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro convocata dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso, ha firmato un’ordinanza urgente per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti alle alte temperature. Sarà in vigore dal 2 luglio (domani) al 15 settembre, disciplina il divieto di attività lavorativa all’aperto tra le 12.30 e le 16 nelle aree edili, nei cantieri stradali e nelle cave, ma anche nelle aziende agricole e florovivaistiche, nei giorni in cui il rischio è classificato come “alto” sulla base della mappa interattiva di Worklimate.
“La nostra priorità è la tutela della salute dei lavoratori – ha detto il presidente Attilio Fontana -. L’ordinanza rappresenta un passo importante per garantire che le attività produttive si svolgano nel rispetto delle condizioni di sicurezza e salute”. L’ordinanza è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito istituzionale della giunta regionale. La violazione delle disposizioni comporta sanzioni per i datori di lavoro. Esprimono soddisfazione le organizzazioni sindacali unite (Cgil, Cisl ed Uil della Regione e della provincia), mentre è critico il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo. Critico verso la Regione non sull’ordinanza, ma sulla tempestica: “Anche quest’anno la Regione è intervenuta in ritardo. – dice – L’ordinanza anticaldo è finalmente arrivata, ma non possiamo più permetterci di affrontare le alte temperature come se fossero un fenomeno eccezionale. È necessario passare da una gestione emergenziale a una programmazione stabile”.
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