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Beni confiscati alla mafia, l’assessore La Russa in visita a Cantù e Fino Mornasco

19 giugno 2025 | 12:00
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Beni confiscati alla mafia, l’assessore La Russa in visita a Cantù e Fino Mornasco

Romano La Russa ha fatto visita alla sede dell’Azienda Speciale Consortile Galliano di Cantù e alla Cascina Emanuela Loi a Fino Mornasco

Prosegue la visita ai beni confiscati alla criminalità organizzata in Lombardia, un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione per promuovere la cultura della legalità attraverso la valorizzazione dei beni utilizzati oggi a fini sociali. L’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa, ha fatto tappa in provincia di Como, a Cantù e Fino Mornasco, visitando due significative realtà di riutilizzo sociale e istituzionale. Presente anche Anna Dotti, vicepresidente della II Commissione permanente del Consiglio regionale ‘Affari istituzionali ed Enti locali’. Il ciclo di appuntamenti si concluderà il 18 luglio, a Palazzo Lombardia, con il convegno ‘Ricordando Paolo Borsellino e Giovanni Falcone: l’importanza della confisca dei beni alla criminalità organizzata’.

La prima tappa della giornata dell’assessore La Russa, insieme al sindaco Alice Galbiati, alla vicesindaco Valeriano Maspero, all’assessore ai Servizi sociali Isabella Girgi e al presidente del Consiglio comunale Serafino Novati, è stata alla sede dell’Azienda Speciale Consortile Galliano di Cantù, sorta in un immobile confiscato alla mafia e inaugurato a luglio 2023. Il bene, grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e le istituzioni locali, è oggi un centro di servizi rivolto al territorio e simbolo concreto di legalità e rigenerazione. Regione Lombardia ha cofinanziato il progetto con un contributo di 150.000 euro.

La Russa visita beni confiscati cantù-Fino Mornasco

La seconda tappa del tour alla cascina ‘Emanuela Loi’ a Fino Mornasco. L’edificio, acquistato dalla criminalità organizzata nel 1990 con proventi illeciti, è stato confiscato e restituito alla collettività. Intitolata all’agente della Polizia di Stato uccisa nella strage di via D’Amelio, la cascina è oggi un presidio di legalità e memoria. Riqualificata integralmente, ospita al piano terra la nuova sede distaccata del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea, oltre a una sala polivalente aperta alla cittadinanza per iniziative culturali e sociali. Con l’assessore La Russa erano presenti il sindaco di Fino Mornasco, Roberto Fornasiero, l’assessore ai lavori pubblici Simone Passiatore e il comandante del Corpo di Polizia e della Protezione civile del Parco, Claudio Camisasca. Per questo intervento, Regione Lombardia ha erogato un contributo di circa 136.000 euro.

La Russa visita beni confiscati cantù-Fino Mornasco

Nel periodo 2019–2024, i Comuni della provincia di Como hanno presentato 14 domande di finanziamento per il recupero di beni confiscati, tutte approvate e finanziate. Regione Lombardia ha destinato complessivamente 984.750,38 euro per sostenere questi progetti, confermando il proprio impegno concreto per il riutilizzo sociale e pubblico dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Complessivamente in Lombardia tra 2019 e 2024 la Regione ha finanziato 124 progetti su beni confiscati per circa 8.000.000 di euro.

«Questi beni – ha detto l’assessore Romano La Russa rappresentano la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Trasformarli in luoghi di servizio per la collettività è il modo più efficace per rendere visibile e permanente il riscatto dei nostri territori. La legalità non è un principio astratto, ma una conquista quotidiana che si costruisce anche così: restituendo alla comunità ciò che le è stato tolto. Ed è quello che vogliamo evidenziare come Regione Lombardia».

Greta Corbetta