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La prof delle medie di Appiano è in carcere per l’omicidio del suocero: un delitto ancora tutto da chiarire

12 giugno 2025 | 06:13
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La prof delle medie di Appiano è in carcere per l’omicidio del suocero: un delitto ancora tutto da chiarire

Nessun movente preciso per il delitto: la donna, di 41 anni, è in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo. Accusa pesante per lei.

Lo choc è forte anche ad Appiano Gentile dove la notizia si è diffusa in poche ore già da lunedì pomeriggio. Fino a ieri quando si è avuta la conferma definitiva. Elena Pagani, 41 anni, è in stato di fermo in carcere con la tremenda accusa di avere accoltellato mortalmente il padre del compagno, Romolo Baldo, in un raptus improvviso. Elena è insegnante alle medie di Appiano Gentile e la conoscono in tanti. Lo choc, si diceva, anche nel nostro territorio. Il delitto del pensionato è di lunedì a Saronno, zona est della cittadina della provincia di Varese che confine con il comasco. Rovello Porro è a pochi chilometri in linea d’aria. La donna è accusata di aver aggredito l’uomo e di averlo ucciso. Cosa ha scatenato la sua reazione ancora non è stato chiarito, si può solo ipotizzare dissapori e problemi di convivenza visto che i due – con il figlio di Baldo e compagno della donna – vivevano da anni nella stessa abitazione di Saronno, ora posta sotto sequestro da carabinieri e Procura.

Elena Pagani è stata trovata in casa dal compagno seduta sul divano dopo il fatto è stata portata in caserma al comando compagnia carabinieri di Saronno già nella tarda mattinata di lunedì; le indagini sono coordinate dalla Procura della repubblica di Busto Arsizio diretta dal procuratore capo Carlo Nocerino. Intorno alla metà della mattinata la tranquillità del quartiere è stata stravolta prima dell’arrivo delle ambulanze e poi dalle auto dei carabinieri e poi ancora dalle tute bianche del Reparto investigazioni scientifiche, militari che si sono occupati dei rilievi soprattutto all’interno della villetta a schiera.

Difficile, come detto, identificare il movente preciso del fatto («per ora nessuna certezza», dicono dalla Procura), che potrebbe venir racchiuso in generiche difficoltà di convivenza fra la coppia di coniugi e l’anziano genitore, pensionato da una ventina d’anni dopo una vita di lavoro alla «Snia Viscosa» – ricorda un vicino – uomo apprezzato dai vicini di casa coi quali oltre al canonico «buongiorno buonasera» si impegnava nella coltivazione di un orto che è proprio dietro il complesso edilizio con poche vie d’accesso, parcheggi e «blocchi» di caseggiato protetti da inferriate dove i rapporti di vicinato sono forti.

Romolo Baldo era dunque conosciuto, viveva qui da oltre quarant’anni e di tanto in tanto lo si vedeva passeggiare nella via di fronte alla residenza dei vicini. E proprio da uno di questi appartamenti ieri mattina i condomini sono usciti per vedere cosa stesse accadendo al civico 97. Lunedì mattina nessun grido si è levato dalla casa in cui è stato commesso l’omicidio, nessun rumore che facesse presagire che qualcosa di grave fosse accaduto. In realtà i vicini parlano, riferendosi al periodo pregresso, di nessun segno di litigio o intemperanza provenire dalla casa. Sul posto si è visto il figlio della vittima, che a quanto risulta nel momento dei fatti era ai seggi di Saronno, chiamato dalla stessa compagna dopo il fatto.

Elena Pagani e’ stata sottoposta nel tardo pomeriggio alla misura del fermo di indiziato di delitto. L’accusa è di omicidio volontari aggravato. Sul corpo dell’uomo, rimosso solo tardo pomeriggio dopo i primi accertamenti medico legali verrà disposta l’autopsia; contestualmente i carabinieri, insieme alla polizia locale, hanno apposto i sigilli: sotto sequestro l’intero appartamento a partire dal box, dal piano terra e poi quello superiore, dove sarebbe avvenuto l’omicidio.

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(foto e ricostruzione grazie ai colleghi di Varesenews.it)