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Nei cinema: “Cuore selvaggio” festeggia 35 anni e celebra il grande sognatore David Lynch

10 maggio 2025 | 18:00
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Nei cinema: “Cuore selvaggio” festeggia 35 anni e celebra il grande sognatore David Lynch
Nei cinema: “Cuore selvaggio” festeggia 35 anni e celebra il grande sognatore David Lynch
Nei cinema: “Cuore selvaggio” festeggia 35 anni e celebra il grande sognatore David Lynch

Primo titolo di una rassegna dedicata al regista grande sognatore Lynch. Dal 12 al 14 maggio al Cinelandia Camerlata e all’UCI Montano Lucino

Lo scorso 16 gennaio moriva, inaspettatamente, David Lynch, regista (e molto altro), visionario e sognatore. A lui è dedicata la rassegna The Big Dreamer curata da Lucky Red e Cineteca di Bologna, per portare sul grande schermo alcuni suoi film che restituiscono al grande schermo l’arte di Lynch. Si parte con Cuore selvaggio, per celebrare i 35 anni della Palma d’Oro vinta dal film nel 1990. Lo si potrà vedere dal 12 al 14 maggio al Cinelandia Camerlata e all’UCI Cinemas Montano Lucino. Seguiranno tanti titoli tra maggio 2025 e gennaio 2026, tutti in versione restaurata e in originale con sottotitoli italiani.

Interpretato da Nicolas Cage, Laura Dern il film mescola una storia d’amore shakespeariana a eventi bizzarri e scene di violenza insana che lo rendono un road movie atipico, nel pieno stile del regista statunitense. Sailor e Lula sono amanti, ma si separano dopo che Sailor viene incarcerato in seguito ad un omicidio commesso per legittima difesa. Dopo il suo rilascio, i due fuggono per andare in California, violando apertamente gli obblighi di libertà vigilata. Sulle loro tracce un detective sguinzagliato da Marietta, squilibrata madre di Lula, che farà di tutto per ritrovarli e uccidere Sailor. Di motel in motel, travolti da una passione incendiaria, i due fuggitivi trascinano lo spettatore in un affascinante road movie attraverso un’America disperata, violenta, pornografica.

cuore selvaggio lynch

Cuore selvaggio (Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch “è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è l’esempio più potente di road movie attraverso un’America disperata, violenta, pornografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distillato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, semplicemente un tour de force per “épater le bourgeois”; per tutti gli altri (non pochi), uno dei rari film contemporanei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario statunitense”. (Roy Menarini).

“In pochi si sono chiesti perché, vedendo un film di David Lynch, ci si sente a casa. Anche di fronte ai mondi più oscuri, alle minacce più irrazionali, alla violenza più raccapricciante, l’universo ribattezzato come Lynchtown è diventato per noi famigliare. Amiamo abitarci, tornarci, metterci alla prova ogni volta. E non è un caso che la notizia improvvisa della morte del regista americano abbia suscitato una delle più sincere e unanimi ondate di affetto che si ricordino per un artista: evidentemente quel piacere di fronte ai suoi racconti distorti e geniali è sempre stato dettato dall’integrità artistica e dalla trasparenza creativa. Lynch, in pratica, ci ha sempre detto la verità, si è confessato con un candore unico, si è spogliato delle sue visioni e le ha condivise senza filtri, da uomo generosissimo quale era e testardamente dedito al suo cinema e alle sue immagini”. (Roy Menarini).