Libri, autori e spettacoli in cerca di innocenza a ChiassoLetteraria. Il via con la giornalista russa indipendente Keterina Gordeeva e Nello Scavo
Dal 9 all’11 maggio, Chiasso si trasforma in crocevia di voci, storie e visioni per la 19ª edizione di ChiassoLetteraria, festival internazionale di letteratura che quest’anno si interroga sul senso e sulla possibilità di un’innocenza da ritrovare e custodire.
In cerca di quel paese innocente che per Giuseppe Ungaretti significava un ritorno alla purezza di spirito dopo i due conflitti mondiali del secolo scorso, è iniziata ChiassoLetteraria, 19° edizione del festival internazionale di letteratura che porterà, in varie location di Chiasso, poco meno di 40 ospiti tra scrittori, editori e artisti, spettacoli, dj set, mostre, installazioni ed eventi speciali fino a domenica 11 maggio.
Le anteprime di ieri e oggi hanno ospitato un talk su Alice Ceresa, scrittrice ticinese scomparsa nel 2001, e un viaggio nel cinema di Silvio Soldini nel quale il regista si è raccontato attraverso spezzoni dei suoi film più famosi.
Il programma vero e proprio occuperà le tre giornate di venerdì, sabato e domenica nelle quali si alterneranno ospiti di caratura internazionale come Jon Kamman Stefansson (sabato ore 16.15), la palestinese Adania Shibli (sabato ore 17.30), la scrittrice Julia Armfield con il suo ultimo romanzo Le nostre mogli negli abissi (domenica ore 15.15) e il capoverdiano Joaquim Arena che chiuderà la manifestazione. Insieme a loro gli autori svizzeri e italiani tra cui Federica Manzon (sabato ore 11.15), il misterioso collettivo Wu Ming 4 (sabato ore 11.15), Vincenzo Latronico (sabato ore 14.30), Beatrice Salvioni (domenica ore 11), l’attivista Luca Casarini (domenica ore 14) e il saggista Aram Mattioli (domenica ore 16.45).
Ad aprire il festival ChiassoLetteraria sarà la giornalista russa indipendente Keterina Gordeeva in dialogo con l’inviato di Avvenire Nello Scavo domani, venerdì 9 maggio, allo Spazio Officina ore 18.30. Dissidente e coraggiosa la voce di Gordeeva è contro i regimi autoritari, a Chiasso racconterà il suo impegno in difesa dei diritti umani e la potenza del giornalismo come forma di testimonianza umana e civile. Dal 2021 è autrice e conduttrice del canale YouTube Tell Gordeeva che oggi conta più di un milione di iscritti. Dall’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022, ha viaggiato tra centri profughi, ha dialogato con rifugiati, dissidenti, volontari russi e cittadini europei che hanno accolto i profughi, offrendo un quadro completo e toccante delle loro esperienze. Oltre la soglia del dolore. 24 voci ucraine e russe, per chi sa ascoltare.
(21lettere, 2024, nella traduzione di Mario Caramitti) è i lsuo reportage che contiene ventiquattro sconvolgenti resoconti umani di persone unite dallo strazio dell’esperienza diretta della guerra e dall’evidenza della sua insensatezza. Katerina Vladimirovna Gordeeva è stata premiata con il premio Sibling Scholl e il Premio Anna Politkovskaja.

Alle 21.15 di sabato debutta “L’IVA di Dio – Messa per uno scalo merci”, opera teatrale itinerante firmata dalla compagnia La Syndrome, pensata appositamente per il festival. Un rito collettivo lungo i binari dello scalo merci di Chiasso, tra sacro e profano, dove dodici attori, trenta musicisti e una locomotiva guideranno il pubblico in un viaggio che è al tempo stesso espiazione, memoria e denuncia delle nuove frontiere dell’esclusione.
Il programma di sabato 10 maggio ha per protagonista la letteratura al femminile e l’editoria indipendente. Al mattino, lo Spazio Officina ospita il toccante dialogo tra Sarah Jollien-Fardel e Gabriella Zalapì sul tema della famiglia come spazio di colpa e crescita, intimità e disincanto. Due voci potenti, capaci di indagare le zone d’ombra dell’esperienza femminile. Si continua con Federica Manzon e Rebecca Gisler. Federica è autrice di numerosi romanzi, tra cui Di fama e di sventura e Il bosco del confine. Ha vinto il Premio Campiello e il Premio Stresa 2024 con il romanzo Alma, protagonista una bambina che indaga con occhi ingenui, ma allo stesso tempo scrupolosi, le vicende dei ‘popoli di confine’, della Jugoslavia di Tito, del suo disfacimento e dei conflitti bellici in terra balcanica nella prima metà degli anni Novanta. Rebecca viene da Zurigo, ma scrive in lingua francese, presenta la traduzione italiana del suo ultimo romanzo Dello zio dove racconta di un uomo borderline che non è mai cresciuto, bloccato da cinquant’anni chissà dove nell’infanzia e in riva al mare, al termine del mondo. La terza donna che salirà sul palco è Adania Shibli, scrittrice e saggista palestinese, pubblica le sue opere in lingua araba, che considera uno spazio di assoluta libertà. È autrice di romanzi e racconti tradotti in molte lingue, tra cui Sensi e Un dettaglio minore, selezionato per l’International Booker Prize. È stata al centro di un caso internazionale nel 2023 per la mancata consegna di un premio, ricevendo il sostegno di 1.500 autori, tra cui diversi premi Nobel.
Sempre sabato, giornata ricchissima di appuntamenti, si presenterà a ChiassoLetteraria Federico Guglielmi che firma le sue opere con lo pseudonimo Wu Ming 4 in quanto membro del collettivo Wu Ming che negli anni ha partorito successi letterari del calibro di Q, L’anatra all’arancia meccanica, Manituana ecc. Secondo una prassi del collettivo Wu Ming, anche Wu Ming 4 ha scelto di condividere col pubblico informazioni sulla sua storia personale solo qualora ciò sia ritenuto utile e significativo. È autore dei romanzi La vera storia della Banda Hood, Il piccolo regno. Una storia d’estate e dei saggi L’eroe imperfetto e
Difendere la Terra di Mezzo. Scritti su J.R.R.Tolkien. Chi ama le scrittrici e gli scrittori del nord Europa ben rappresentati dalla casa editrice Iperborea, non può perdere l’incontro del pomeriggio con Jòn Kalman Stefànsson, nato a Reykjavík, ex insegnante e bibliotecario, il suo modo di scrivere si riconosce per una lingua di singolare ricchezza evocativa. Attraverso potenti affreschi dell’Islanda di ieri e di oggi, i suoi romanzi affrontano le grandi domande dell’uomo, la vita, l’amore, il senso ultimo dell’esistenza, il potere dell’arte e della letteratura. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Il mio sottomarino giallo, Quando i diavoli si svegliano dèi, Crepitio di stelle, I pesci non hanno gambe. Dialogando con Elena Sbordoni Stefànsson proverà a portare a Chiasso un po’ del suo universo letterario.
Oltre agli incontri con gli autori altri eventi arricchiscono il programma della manifestazione, dalle 15.00 alle 17.00, spazio ai più piccoli con “La guerra delle banane”, lettura animata a cura di Gionata Bernasconi e Lietta Santinelli, per bambine e bambini dai 6 anni. La sera, alle 21.00, la replica della suggestiva rappresentazione de “L’IVA di Dio”, che saprà, nuovamente, incantare e scuotere il pubblico lungo la Via Rampa e i magazzini ferroviari. Piatto forte della giornata lospettacolo teatrale Stai zitta!tratto dal libro di Michela Murgia che sarà in scena alle 20.30 al Cinema Teatro di Chiasso, mentre si balla con il dj set Chiasso is a funky town. Vol. 2 al Murrayfield Pub
La domenica 11 maggio inizia con Beatrice Salvioni. La malnata, il suo primo romanzo, è stato il caso letterario alla Fiera del libro di Francoforte del 2021, è tradotto o in corso di traduzione in tutto il mondo e diventerà presto una serie tv. Per Einaudi ha pubblicato anche La malacarne, con cui ha confermato il suo notevole talento e l’interesse per personaggi e storie profonde, quanto potenti. È considerata una delle voci più interessanti della giovane narrativa italiana. Nel primo pomeriggio sarà la volta dell’attivista Luca Casarini che in passato è stato uno dei più noti leader del movimento di critica della globalizzazione neoliberista. Dal 2023 partecipa al Sinodo dei vescovi come “invitato speciale” di papa Francesco. Collabora con la Rete teologica mediterranea. Ha scritto, insieme a Gianfranco Bettin, La cospirazione del bene, sulla missione della ONG Mediterranea e lo presenterà a ChiassoLetteraria in dialogo con l’economista Christian Marazzi.
Alle 15.00, nuovo appuntamento per i bambini con Quell’asino di mio nonno, narrazione ironica e affettuosa di Gionata Bernasconi. Contemporaneamente, la scrittrice inglese Julia Armfield, in dialogo con l’editore Marco Cantoni, ha esplorato l’abisso dell’identità attraverso i suoi romanzi, tra cui Le nostre mogli negli abissi e Private Rites. Poco dopo il poeta ticinese Noè Albergati presenta il suo romanzo in versi Cemento e vento, accompagnato da riflessioni sull’amore e sulla perdita.
Infine, alle 18.00, il festival si chiuderà con la voce intensa e poetica di Joaquim Arena, che ha raccontato il suo romanzo Siríaco e Mister Charles, in dialogo con il poeta Vanni Bianconi. Una narrazione che fonde storia, razzismo, memoria e amicizia. Arena è nato sull’isola di São Vicente, a Capo Verde, da padre portoghese e madre capoverdiana, all’età di sei anni si trasferisce a Lisbona doce si laurea in giurisprudenza e si dedica alla musica e al giornalismo. Alla fine degli anni ‘90 torna a Capo Verde dove fonda il giornale O Cidadão.
Già dai giorni scorsi sono aperte alcune mostre e altri luoghi d’arte: al m.a.x. museo di Chiasso aperture speciali per la mostra BICICLETTA E MOTOCICLETTA FRA GRAFICA E DESIGN a cura di Stefano Pivato, Giorgio Sarti, Nicoletta Ossanna Cavadini. A pochi passi dal Max Museo lo STUDIO/ATELIER di quattro artisti ed artigiani – Bajdir Shatrolli, Antinea Peruch, Yuri Bedulli e Alessandro Mazzoni – apre le porte per ChiassoLetteraria. Lo Spazio Lampo di via Livio 16 apre, solo domenica dalle 11 lle 15, per IMPRESSIONI
– SIMPOSIO TRA ARTE, SCIENZA E NATURA, un dialogo tra Andrea Bagnato, ricercatore e autore e Adriana Domínguez, curatrice dell’art space La Capsula di Zurigo.
Tutto il programma nel dettaglio su chiassoletteraria.ch
Tre giorni intensi, in cui Chiasso è diventata il luogo dove la letteratura non solo si ascolta, ma si vive, si cammina e si respira – tra parole, stazioni, bambini e Dio.