Ecco la “Vertical Running del Lago di Como”: da Carate Urio al Monte Colmegnone tutta d’un fiato…..





Appuntamento domenica 18: un percorso durissimo, ma anche ricco di fascino. A CiaoComo ci sono le parole degli organizzatori di Missulteam asd
E’ stata presentata questa sera presso la sede della concessionaria Rivauto di Tavernola la settima edizione del “Vertical Running del Lago di Como”, organizzata dal Missulteam Asd di Como, che si terrà domenica 18 maggio con partenza da Carate Urio ed arrivo alla cima del Monte Colmegnone. Una fatica “entusiasmante” da 1200 m di dislivello ma con la grande ricompensa una vista impagabile del nostro Lario. Gara di apertura del prestigioso circuito CRAZY Vertical Italy Cup di FISKY.
Il presidente del Missulteam Como Andrea Crosato e la vicepresidente Irene Colombo (video e foto) sono entusiasti: “Sarà davvero una fatica ma sarà bellissimo, basti pensare che questa corsa ha una lunghezza di 5,26 km con pendenza media del 25%, il tempo massimo concesso sarà di due ore. E’ la terza volta che la organizziamo e quest’anno prevediamo la partecipazione di almeno 250 atleti, sarà un percorso panoramico da mozzare il fiato. Pensate che il record della gara è di 42 minuti. Avremo con noi Moreno Pesce, appassionato alpinista e atleta paralimpico, di 50 anni”.
IL PERCORSO


La partenza è dal Comune di Carate Urio, sulla Regina Vecchia. Dopo poche decine di metri si prende la Via Santa Marta, che sale sulla sinistra. Dopo il secondo tornante si prende una deviazione sulla destra, che dopo un breve tratto pianeggiante si ricollega alla mulattiera ripida a scalini. Da lì in poi si segue la mulattiera, molto evidente e ben tenuta. Con un sottopassaggio si attraversa la Regina nuova, poi le pendenze si fanno ancora più severe ma la fatica è mitigata da bellissimi panorami. Dopo circa 500 m di dislivello si giunge a Monti di Carate, la frazione a monte di Carate Urio. Questo delizioso abitato è raggiungibile solo a piedi o con piccoli mezzi fuoristrada. Da Monti di Carate in poi c’è un primo cambio di scenario. La mulattiera, prima a picco sul lago, si inerpica ripida nel bosco. Attenzione in uscita da Monti di Carate: ignorare il sentiero che si dirama, più pianeggiante, sulla sinistra.
Il prossimo punto di riferimento è il “gommone”, una grossa gomma di trattore sulla destra in corrispondenza del quale le pendenze sembrano dare un po’ di tregua alle gambe. Giunti qui gli atleti avranno già percorso ben 800 metri di dislivello. Dopo qualche centinaio di metri dal gommone c’è un bivio, ben segnalato ma non banale: altro cambio di ambientazione, si abbandona la mulattiera e si sale per traccia ripida nel bosco. Il fondo diventa più morbido e chiederete tutto il grip delle suole in Vibram. In breve tempo, e probabilmente in apnea, raggiungeranno il limite della vegetazione per uscire dal bosco scoprendo la meravigliosa ultima parte del percorso.
La traccia in costa, molto stretta e in estate spesso coperta dalla vegetazione rigogliosa, diventa più corribile. Alle spalle ecco uno dei panorami più belli sul Lago di Como, da mozzare il fiato. Il percorso raggiunge poi la cresta e la percorre per qualche decina di metri prima di salire con il terribile “panettone” finale. Gli ultimi metri prevedono un altro semplice passaggio in cresta e lo scatto finale verso la Croce di vetta del Monte Colmegnone. Qui sarà necessario prestare attenzione a destra in tutti i passaggi in cresta: il versante è scosceso, meglio stare ben lontani per evitare pericoli. La gara termina alla croce di vetta.