Ecco i primi due bus elettrici di Asf autolinee, altri 23 a giugno:”Chiave di Volta per un trasporto pulito”
Non a caso l’azienda di trasporto pubblico ha presentato i mezzi staane davanti al Tempio Voltiano. Il primo viaggio a bordo con il presidente Martinelli: confort, sicurezza e praticità di pagamento.
Si chiamano e-Bus. Due per il momento presentati stamane davanti al Tempio Voltiano di Como, luogo non scelto a caso per sottolineare la correlazione tra la trazione elettrica a batteria e la figura-simbolo del comasco Alessandro Volta, che della batteria è stato l’inventore. Alla presentazione, per sottolineare il legame tra l’azienda di trasporto, i suoi nuovi eBUS e l’Amministrazione comunale, c’erano per il Comune di Como il sindaco Alessandro Rapinese, l’assessore alle Partecipate e Finanziamenti pubblici e comunitari Monica Doria, gli altri assessori Nicoletta Roperto e Michele Cappelletti ed i vertici di Asf Autolinee con l’amministratore delegato Massimo Saverio Bertazzoli e il presidente Guido Martinelli. Due, come detto, i mezzi elettrici che da marzo saranno in funzione sulle linee urbane. Dotati anche di apparecchio per consentire il pagamento con carte (senza sovrapprezzo come ha confermato il presidente Martinelli durante il giro in città a beneficio di stampa e addetti ai lavori), silenziosi e non inquinanti. Altri 23 in arrivo a giugno, sempre per le linee urbane al momento: prenderanno il posto di mezzo obsoleti e più inquinanti.


eBUS, UNA SVOLTA EPOCALE
Si tratta di un momento storico per la città, la viabilità cittadina e il trasporto pubblico locale: la “chiave di Volta dell’ecosostenibilità”. I due nuovi eBUS, rappresentano infatti il primo step, in vista di una rivoluzione ecosostenibile che interesserà in futuro buona parte della rete gestista da Asf. La prima linea “elettrificata” sarà la 6, destinata a diventare la “linea turistica” della città di Como, con un tragitto che, partendo da Cernobbio, porta l’utente a destinazione per visitare i principali punti di interesse di Como, tra cui proprio il Tempio Voltiano.
eBUS, UNA VOCALE CHE FA LA DIFFERENZA
Un aspetto che l’azienda di trasporto ha sottolineato oggi alla presentazione
e come elettrico => alimentato da una forza motrice a energia elettrica.
e come ecologico => 0 emissioni.
e come esperienza => per un viaggio più confortevole, senza vibrazioni e in un ambiente silenzioso.
e come economico => finanziati interamente dal PSNMS – Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile.

I primi eBUS – così come gli altri in arrivo -, sono mezzi tecnologicamente avanzati, moderni, pensati per un viaggio più sicuro, confortevole ed ecosostenibile. Hanno una lunghezza di 12 metri e possono assicurare il trasporto di 80 persone. Tra le dotazioni innovative, ci sono un impianto di climatizzazione (totalmente elettrico, non più a gasolio), un dispositivo di visualizzazione della prossima fermata, un plan a disposizione dell’autista per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni di guida e del mezzo, oltre agli specchietti elettronici, vale a dire una telecamera che sostituisce lo specchietto tradizionale. Inoltre, gli eBUS hanno un sistema di ricarica immediata in fase di decelerazione: una guida accorta, consente anche il recupero dell’energia e una maggiore autonomia giornaliera. Altra grande novità, nell’ottica della bigliettazione elettronica, è il sistema per il pagamento del biglietto a bordo tramite carta di credito come detto.

I nuovi mezzi sono predisposti per assicurare un viaggio migliore alle persone con disabilità fisiche: sono dotati di pedane manuali (le più sicure ed efficienti) per la salita a bordo e hanno una tecnologia specifica – il radiofaro – in grado di dialogare con il bastone Leti Smart per ciechi e ipovedenti che intendono salire a bordo. I posti a sedere, anche per gli accompagnatori, hanno una colorazione specifica gialla. Per la sicurezza, in strada e a bordo, gli eBUS sono dotati di telecamere di videosorveglianza interna e, a disposizione dell’autista, una telecamera a 360 gradi per le condizioni del traffico in tempo reale.

I nuovi mezzi sono riconoscibili dalla nuova livrea – su indicazione di Regione Lombardia – bianca, con una lunga freccia verde lungo le fiancate e saranno collocati nei depositi di Tavernola e Lazzago, dove sono già state predisposte le prime colonnine di ricarica: ogni mezzo ha un tempo medio di ricarica di 5 ore.
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