Dal 31 marzo al 2 aprile

Grumello, la stagione parte da LIMITI Umanities Festival

Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile, Il Grumello ospiterà la tre giorni di eventi "LIMITI Humanities Festival". Il programma

limiti festival villa del grumello

La stagione Cultura Grumello 2023 partirà ufficialmente venerdì 31 marzo con LIMITI Humanities Festival, parte del progetto pluriennale Ecotonalità realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

Una tre giorni di eventi, dal 31 marzo al 2 aprile, aperti alla città, che spaziano da riflessioni sia teoriche sia pratiche attorno al tema del limite, nelle sue varie accezioni, intrecciandolo alle urgenze socio-ambientali. Dalla fotografia alla danza, dalla narrazione teatrale a dibattiti e confronti su temi attualissimi legati alla tutela dell’ambiente e alle dinamiche migratorie. Ma anche laboratori creativi di educazione ambientale per i più piccoli.

Gli eventi di apertura, venerdì 31 marzo, abbracciano le arti della danza e della fotografia. Nel Salone Centrale della Villa, alle 19, la danzatrice e coreografa Elisabetta Di Terlizzi, con le musiche originali di Teho Teardo, si esibirà nella performance di danza L’ombra prepara lo sguardo alla luce. Come un personaggio nato su un foglio bianco, il corpo si lascia disegnare sullo sfondo e a sua volta disegna nuovi spazi sulla tela. La performance è storia personale di trasfigurazioni e dei passaggi naturali della trasfigurazione.

Villa del Grumello Limiti Humanities Festival mostra su Ophelia

Presso la Sala Marmo, invece, alle 18, sarà inaugurata la mostra fotografica Ophelia, annegamento di un ghiacciaio di Luca Brunelli, con la curatela di Milly Pozzi e il testo critico di Roberto Borghi. Fotografo sensibile al richiamo del teatro, Luca Brunelli ha realizzato scatti artistici dedicati a una personale interpretazione della figura di Ophelia, il principale personaggio femminile dell’Amleto. Nella mostra Ophelia impersonifica il ghiacciaio e la Natura abbandonata da Amleto, ovvero l’uomo che con le sue azioni forsennate provoca il surriscaldamento della Terra e lo scioglimento dei ghiacciai. Il racconto dell’annegamento si carica di valenze ambientali grazie a una suggestiva identificazione tra il personaggio e il contesto in cui agisce. Gli scatti in mostra sono stati eseguiti tra settembre e dicembre 2019 presso il ghiacciaio del Ventina in Valmalenco, Torrente Lanza presso Valmorea e Lago di Como presso Domaso.

La mostra sarà visitabile fino al 16 aprile, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 17. Ingresso libero.

Sabato 1° aprile il focus è sul tema delle migrazioni con Limiti in movimento, in programma alle 17.30 nel Salone al primo piano. Un incontro-confronto, moderato da Giulia Galera, ricercatrice Euricse e Presidente Impresa sociale Miledù di Como per analizzare il tema delle migrazioni da punti di vista differenti. Si parlerà del fenomeno migratorio. Politiche e mondo del lavoro con Simone Baglioni, professore di Sociologia Generale all’Università di Parma ed esperto di migrazioni internazionali, per passare ad uno sguardo più storico territoriale con Fabio Cani, condirettore Ecoinformazioni, Rete Como senza Frontiere ed editore Nodo Libri con l’intervento Dentro e fuori, le molte migrazioni del territorio. Dell’importante e delicato tema dell’accoglienza e dell’inclusione a Como discuterà Don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio e Giorgio Bene dell’impresa sociale Miledù di Como racconterà di inclusione lavorativa e tutela del territorio.

La giornata terminerà alle 18.45, con lo spettacolo teatrale Garò, una storia armena, una produzione Anfiteatro – Progetto Piattaforma di UnoTeatro interpretata da Davide Panzeri per il testo e la regia di Giuseppe di Bello, una piccola e delicata storia per parlare di Armenia con la storia del giovane Garabed Surmelian, della sua famiglia e della vita a Shevan, un piccolo villaggio di montagna dove tutto scorre secondo i tempi dettati dalla natura.
Dal monologo emergerà il ritratto degli abitanti armeni del villaggio, con i loro riti e le loro tradizioni, sui quali incombe la minaccia di una nuova classe dirigente turca portatrice di un’ideologia nazionalista, che sfocerà nella pianificazione e nell’attuazione del più atroce e terribile dei crimini: il genocidio. (PRENOTAZIONI QUI)

Domenica 2 aprile sarà riaperto al pubblico il giardino storico botanico, parco urbano di unicità paesaggistica e cuore del progetto di rete Chilometro della Conoscenza, percorso panoramico pedonale che unisce tre splendide ville Comasche: Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota.

Villa del Grumello Limiti Humanities Festival laboratori

Dalle 10 alle 11.30, la Serra e il Parco si animeranno con il laboratorio creativo di educazione ambientale Abitare la biodiversità, realizzato dall’Associazione Battito d’Ali, che da anni si occupa di progetti di educazione ambientale e di sviluppo sostenibile. I bambini e le bambine, dai 6 agli 11 anni, saranno coinvolti in un fantastico viaggio nella biodiversità immedesimandosi in diversi animali attraverso il loro movimento e i loro comportamenti sociali. A seguire, in un laboratorio artistico-espressivo con l’uso dei colori e di diversi materiali, i bambini saranno stimolati a rappresentare le emozioni e le sensazioni che hanno provato durante il gioco. (PRENOTAZIONI QUI)

Alle 11.30, all’ombra del grande Cedro, si terrà la performance teatrale Questa non è una panchina. Storie vagabonde nel Parco del Grumello a cura del gruppo teatrale Aounithiè, composto da cittadini con e senza dimora. La panchina come luogo di sosta che insegna il valore della lentezza ed è posto privilegiato per osservare la città e chi la abita. Un laboratorio di espressione teatrale per avvicinare persone con storie, esperienze e culture differenti con il fine unico di superare barriere e pregiudizi per aprirsi al futuro con rinnovati sguardi.

L’evento di punta che chiude la tre giorni del Festival, alle 18 nel salone Centrale, sarà il reading teatrale Di acqua e di terra, su musiche originali di Paolo Pizzimenti, di e con Lucilla Giagnoni, nota attrice e autrice di teatro, radio e televisione cresciuta artisticamente alla Nuova Bottega Teatrale di Vittorio Gassmann e con l’attrice Jeanne Moreau; professionista di spessore che si occupa di paesaggio, di linguaggio e del dialogo fra scienza, poesia, spiritualità e che ha avuto come compagni d’arte Laura Curino, Gabriele Vacis, Marco Paolini, Eugenio Allegri, Luciana Litizzetto, Fabrizio Bosso, Antonella Ruggiero e molti altri. Un monologo potente nel quale l’attrice, attraverso testi di grandi scrittori e poeti come Italo Calvino, Lalla Romano, Alvaro Mutis, indaga uno dei mali del nostro tempo: la mancanza d’acqua, primo effetto drammatico della crisi climatica, che oggi porta milioni di essere umani ad abbandonare le proprie terre cercando di superare i confini, ricreando nuove geografie e, forse, dando forma a nuove terre e a nuovi modi di vivere. (PRENOTAZIONI QUI)

Tutte le domeniche dalle 9 alle 18 e dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, i visitatori potranno gratuitamente fruire delle bellezze del parco che ospita, al suo interno, sentieri panoramici, alberi secolari (quali il maestoso cedro, pini, magnolie, sequoie e un esemplare di Ginko biloba), l’orto botanico dedicato a Plinio il Vecchio, numerose collezioni floreali, tra le quali oltre cento diverse varietà di ortensie. La visita e la permanenza nel parco – che rientra nella rete dei Grandi Giardini Italiani, dell’Associazione Parchi e Giardini Italiani e dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – sarà inoltre allietata dalla presenza del ristoro aromatico e spontaneo del Grumello, quest’anno dedicato a Plinio e gestito da La Breva Catering in collaborazione con l’ape car solidale della Piccola Casa Federico Ozanam di Como. Un ritrovo immerso nella natura dove rilassarsi e socializzare degustando prodotti di qualità, biologici e a KM zero.

Ad esclusione di quelli a prenotazione obbligatoria, la partecipazione a tutti gli eventi è libera sino ad esaurimento posti. Ingresso alle attività con donazione facoltativa a favore della parrocchia di Rebbio.

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