L'allarme

Tessile, aumento vertiginoso del costo dell’energia: fino al 40% in più in pochi mesi

Federico Colombo, presidente del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como: "In queste condizioni non si può reggere a lungo". Il caro-bollette anche in Regione: gli argomenti trattati

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Secondo Euratex, l’associazione che raggruppa l’imprenditoria tessile e abbigliamento europea, in questi ultimi mesi l’incidenza della bolletta energetica sul totale di tutti i costi produttivi dell’industria è balzata dal 4-5% al 40%.

Anche la filiera tessile comasca fa i conti con questo shock assolutamente straordinario ed il problema è stato al centro dei lavori di un’affollata riunione plenaria dei soci tessili di Confindustria Como, promossa da Federico Colombo, Presidente del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como, che ha visto l’attiva partecipazione di Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia.

Il violento incremento dei costi è un vero e proprio tsunami. Sono stati citati casi di aziende, ad esempio tintorie, che quest’anno prevedono che il costo del gas, che è indispensabile per le loro lavorazioni, possa addirittura eguagliare il livello del loro fatturato 2021.

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«In queste condizioni non si può reggere a lungo – ha commentato Federico Colomboe la soluzione non può essere certo trovata a livello locale. Abbiamo quindi illustrato l’articolato pacchetto di richieste che Confindustria ha presentato al Governo italiano, in presenza di un fenomeno che deve essere affrontato innanzitutto a livello nazionale ed europeo. Ad esempio,  l’urgenza di introdurre un price cap europeo sul prezzo del gas ed eliminando la speculazione che oggi caratterizza fortemente il mercato TTF di Amsterdam; la necessità di disaccoppiare il costo dell’energia elettrica da quello del gas; l’urgenza di ottenere ristori e supporto finanziario per le aziende che si trovano di fronte a bollette che non possono pagare; l’urgenza di coordinare le politiche degli stati membri dell’Unione Europea, perché stanno reagendo allo shock dell’energia con un proliferare di interventi che alterano le condizioni di concorrenza del Mercato Unico».

All’incontro erano presenti anche i responsabili del Consorzio Energia Lombardia Nord, che hanno documentato la situazione delle forniture di gas a livello territoriale, un mercato impazzito, dove è impossibile siglare contratti di medio termine a prezzo fisso, dal momento che le quotazioni quotidianamente possono oscillare anche del 30%.

«Con i colleghi c’è stata ampia coesione nel condividere che tutta la filiera – ha concluso il Presidente del Gruppo Filiera Tessile – anche quella della confezione, nell’immediato futuro, dovrà avere a che fare con una struttura di costi produttivi che non tornerà mai ad essere come ad inizio 2021. Nel contempo, è indispensabile che la politica a livello nazionale ed europeo abbia la coesione necessaria per trovare le risposte alla tempesta perfetta che l’economia reale sta attraversando. In caso contrario le ripercussioni di carattere sociale saranno gravissime».

 

 

IL CARO BOLLETTE ANCHE IN REGIONE OGGI

 

Nella seduta odierna il Consiglio regionale si è occupato della grave emergenza legata alla crescita esponenziale dei costi delle materie prime energetiche e dell’energia elettrica, tema che ha interessato quattro distinte mozioni. La mozione sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo nazionale perchè inserisca un tetto massimo al prezzo del gas e dell’energia elettrica, modifichi il meccanismo degli ETS (Emissions Trading System), riformi il mercato elettrico e i meccanismi di formulazione del prezzo, chieda alla UE di intervenire direttamente con aiuti alle imprese in difficoltà in deroga temporanea alla norme comunitarie in materia di aiuti di stato e semplifichi le procedure per installare impianti di energie rinnovabili. Il documento della maggioranza è stato approvato con 65 voti a favore.

Approvata anche la mozione presentata dal PD che chiede di prevedere ristori alle famiglie e alle imprese più in difficoltà attingendo dagli extra-ricavi che Regione Lombardia ha incassato in questi mesi dalle grandi concessioni idroelettriche. La mozione è stata approvata con 66 voti favorevoli.
Respinte invece le mozioni presentate dal Movimento 5Stelle e da un esponente di minoranza del Gruppo Misto.

Nel dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri di tutti i gruppi politici. L’Assessore all’Ambiente ha sottolineato di aver presentato in Giunta il piano energetico regionale lo scorso 2 agosto scorso i cui effetti tuttavia si vedranno nel tempo e che l’unico provvedimento efficace nel brevissimo periodo è pertanto il contenimento dei consumi. L’Assessore al Bilancio dal canto suo ha sottolineato l’impegno di Regione Lombardia sul tema dell’ottimizzazione dei consumi energetici, dell’incentivazione delle fonti rinnovabili, della mobilità sostenibile e tutto ciò nonostante la riduzione dei trasferimenti dallo Stato. Per quanto riguarda i supposti maggiori introiti derivanti dalle concessioni idroelettriche, l’Assessore ha precisato che i maggiori ricavi (dell’ordine di alcuni milioni di euro) andranno direttamente agli Enti locali che ne dispongono in autonomia.

 

A seguire è stata quindi approvata all’unanimità la mozione che chiede una politica regionale “SPID” presentata da Azione e +Europa e modificata con alcuni emendamenti presentati dal Sottosegretario con delega ai rapporti con il Consiglio Regionale.
La mozione sollecita l’attuazione della Risoluzione approvata dal Consiglio regionale nel maggio 2021 che si riferisce all’approfondimento della possibilità di raccogliere le firme per la presentazione di progetti di legge di iniziativa popolare attraverso l’uso della piattaforma telematica. In particolare, il documento è stato modificato nella parte relativa all’impegno, non più rivolto solo alla Giunta regionale ma a “tutti gli organi regionali competenti”.
I proponenti chiedevano inoltre di estendere l’approfondimento alla possibilità di usare questo strumento anche per raccogliere le firme per la composizione delle liste in occasione delle prossime elezioni regionali. Su questo punto la Giunta ha ottenuto che nel documento fosse aggiunta la precisazione “compatibilmente col quadro normativo nazionale

 

Bocciate invece due mozioni dei gruppi di minoranza che chiedevano l’impegno della Giunta su una serie di interventi relativi al tema dell’assistenza educativa scolastica. Discussi congiuntamente, il primo documento è stato proposto dal Gruppo PD, l’altro dal Consigliere di minoranza del Gruppo Misto. Non accolta prima del voto la proposta, avanzata dal Gruppo Lega, di portare i testi in Commissione.

In apertura dei lavori sono state respinte con 32 voti contrari, 4 astenuti e 1 voto a favore le dimissioni da Consigliere regionale presentate da Riccardo De Corato: i rappresentanti dei gruppi di minoranza non hanno partecipato al voto.
Alla seduta odierna ha preso parte anche il nuovo Assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa: prima seduta da capogruppo di Fratelli d’Italia per Barbara Mazzali.

 

 

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