L'approfondimento

Febbre del Nilo, apprensione anche da noi: un morto nel bresciano, contagi tra gli animali

Il Ministero rassicura: percentuali minime che possono sviluppare casi gravi. Accorgimenti e indicazioni: non si trasmette da uomo a uomo.

zanzara generica febbre del nilo

Nessun caso da noi, ma attenzione alta. E cresce anche in Lombardia l’apprensione per la Febbre del Nilo, anche perché arriva la prima vittima nella Bassa Bresciana. Si tratta di una delle due persone, un 74enne, che erano ricoverate in ospedale dopo aver contratto la malattia dalla puntura di zanzara. In totale sarebbero quattro i casi nella provincia tra gli undici confermati in Regione Lombardia. Il decesso del 74enne è avvenuto all’ospedale di Manerbio nei giorni scorsi.

 

Il Ministero della Salute ha rassicurato che solo nell’1% dei malati si sviluppano sintomi gravi. E nel frattempo, dai dati della Sorveglianza su West Nile e Usutu virus realizzata dall’Istituto superiore di sanità si apprende che non solo aumenta, in Italia, il numero di casi, ma anche quello dei decessi: dall’inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa con un aumento del 53%.

 

Tra i 144 casi di infezioni da West Nile virus nell’uomo, 87 hanno manifestato sintomi neuro-invasivi, 33 febbre, 23 casi sono stati identificati in donatori di sangue. La sorveglianza ha inoltre confermato la presenza del virus negli animali: sono risultati positivi al virus 121 pool di zanzare catturati in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte Emilia Romagna e Lombardia. Identificati anche 41 uccelli positivi e 6 focolai tra equidi. Non è stata invece rilevata nessuna positività nelle aziende avicole.

 

 

FEBBRE DEL NILO: COME SI TRASMETTE

Gli uccelli, sia migratori che stanziali (cornacchie, colombi, piccioni, falchi, astori ecc.) sono “serbatoio” della malattia: se punti dalla zanzara, i volatili sono in grado di infettare l’insetto che a sua volta, pungendo un altro animale o l’uomo, trasmetterà ad esso il virus.
L’uomo e il cavallo, invece, sono ospiti incidentali o ciechi della malattia: una volta contagiati, non la ritrasmetteranno. E’ impossibile dunque, una trasmissione diretta della malattia da uomo a uomo, da cavallo a cavallo o da uomo a cavallo e viceversa.

Come si diffonde il virus?
La maggior parte delle volte, il WNV si diffonde attraverso la puntura di zanzara. Le zanzare si infettano quando si nutrono di sangue di uccelli infetti. Le zanzare infette possono poi diffondere il WNV agli uomini o ad altri animali quando pungono.
Il WNV non si diffonde mai attraverso il contatto diretto fra uomo e uomo, come per esempio toccando o baciando una persona con il virus.

Che cosa fare per prevenire il virus?
Il modo più semplice e migliore per evitare il virus della Febbre del Nilo è prevenire le punture di zanzara. Come?
– Quando si è all’aperto, si possono utilizzare repellenti per insetti contenenti sostanze efficaci come il DET, senza abusarne perché farmaci e sono sempre possibili effetti collaterali e seguendo attentamente le istruzioni sulla confezione.
– Le zanzare sono più attive al tramonto e all’alba: in queste ore, indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni o restare a casa.
– Installare le zanzariere alle finestre e alle porte per tenere fuori le zanzare.
– Svuotare l’acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili.
– Cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni
– Mantenere le piscine per bambini vuote, coprendole quando non vengono usate
– Trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi reperibili presso le farmacie
– Verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite
– Coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese
– Eliminare da stabili e abitazioni, coprendole con reti, eventuali covatoi dove possono annidarsi volatili infetti (come i piccioni).

Quali sono i sintomi del virus nell’uomo?
– Nessun sintomo nella maggioranza delle persone: Circa l’80% delle persone (circa 4 su 5) che sono affette da WNV non mostrano alcun sintomo.
– Sintomi più lievi in alcune persone. Fino al 20% delle persone che si infettano mostrerà sintomi che possono includere febbre, mal di testa e dolori muscolari, nausea, vomito, e talvolta ghiandole linfatiche gonfie (linfonodi ingrossati), o una eruzione cutanea sul petto, stomaco e schiena. I sintomi possono durare da pochi giorni ad alcune settimane.
– Sintomi gravi in poche persone. Circa una persona su 150 con infezione da WNV svilupperà una grave forma neuro-invasiva. I sintomi più gravi possono includere febbre alta, mal di testa, torcicollo, stato confusionale, disorientamento, coma, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, perdita della vista, intorpidimento e paralisi. Questi sintomi possono durare diverse settimane e gli effetti neurologici possono essere permanenti.

In quanto tempo le persone infette si ammalano?
Di solito le persone sviluppano i sintomi tra i 3 e i 14 giorni dopo la puntura di zanzara.

Come viene trattata l’infezione dal Febbre del Nilo?
Il trattamento della malattia nell’uomo è sintomatico e non esiste un trattamento specifico per l’infezione da Febbre del Nilo Occidentale. Nei casi meno gravi, le persone che presentano una sintomatologia simile a quella influenzale con febbre, dolori articolari, debolezza e mal di testa possono essere trattati con antipiretici come la tachipirina.
Nelle forme gravi è necessario il ricovero ospedaliero dove il paziente viene monitorato e viene fornito supporto alle funzioni vitali compromesse.

 

 

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