Como

Chiusura pediatria al Valduce, il presidente Fermi subito in campo per una soluzione

Il presidente:"Uteriore potenziamento della pediatria dell’Ospedale Sant’Anna e mantenimento al Valduce del pronto soccorso pediatrico". Le altre reazioni politiche.

Durante l’intera giornata si sono susseguite le dichiarazioni, da parte di tutte le forze politiche, in merito alla decisione di chiudere, a partire dal mese di agosto, il reparto Pediatrico e del Pronto Soccorso Pediatrico all’ospedale Valduce di Como.

 

Immediate le reazioni di CGIL Como, CISL dei Laghi e UIL del Lario, per i quali la chiusura del reparto pediatrico dell’ospedale Valduce, punto di riferimento per centinaia di famiglie della Convalle, produrrà una nuova pressione presso i reparti della ASST Lariana e di conseguenza anche nuovi carichi di lavoro per il personale già provato da mesi di continua emergenza. «Occorrono misure urgenti e mirate – si legge nella nota stampa – soprattutto perché non sappiamo se, con una eventuale recrudescenza da Covid -19 nei prossimi mesi, le realtà sanitarie dovranno far fronte a “nuove ondate”. Non possiamo sottovalutare questi scenari che inevitabilmente si ripercuotono sulla gestione ordinaria e di programmazione delle attività. Siamo convinti che siano necessari anche interventi a partire dal rinnovo dei contratti di lavoro (ad oggi scaduti) e incentivi economici straordinari a vantaggio del personale delle strutture pubbliche e private affinchè non siano attratti da altre condizioni lavorative. Le Istituzioni locali e politiche si attivino con urgenza con Regione Lombardia affinchè si possa, se non subito perlomeno ad ottobre, riaprire il reparto pediatrico e relativo pronto soccorso ripristinando un servizio fondamentale per la città di Como».

 

Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, ha annunciato un’interrogazione rivolta all’assessore al Welfare lombardo«Questa è un’altra pessima notizia per Como – ha affermato il consigliere – dopo la chiusura della terapia intensiva neonatale. Da Regione Lombardia e dall’Assessore Moratti servono risposte: in che modo intende tutelare la città che perde un servizio così importante? È inaccettabile che la città debba rinunciare a un servizio tutt’altro che minore, specie se Regione Lombardia ha mancato di erogare al Valduce rimborsi o pagamenti, alcuni risalenti alla prima fase della pandemia. La chiusura del reparto che serviva i bisogni dei pazienti più piccoli – bambini e adolescenti comaschi –  comporterà poi uno spostamento di utenti verso il Sant’Anna di San Fermo. Così si andrà a pesare inevitabilmente su una struttura pubblica. In un momento in cui parole come “sanità di territorio” e “medicina di prossimità” dovrebbero essere la priorità, la direzione sembra contraria. Serve che l’assessore Moratti sia chiara: cosa intende fare la Regione per tutelare un servizio così importante svolto egregiamente in tutti questi anni dal Valduce?»

 

Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, ha voluto evidenziare “le lacune di Regione Lombardia in ambito sanitario”: «La sanità lombarda ormai è allo sbando e la maggioranza Fontana è sempre più nel caos. Dopo i moltissimi appelli sollevati dai banchi delle minoranze, ora si apre lo scontro nella maggioranza sulle scelte sbagliate compiute sul nostro territorio. La Pediatria del “Valduce” garantiva un punto di riferimento importante per i comaschi ed è un servizio che non può essere interrotto. Già nel 2019 Regione Lombardia aveva costretto il “Valduce” a eliminare i due posti letto di terapia intensiva neonatale che stavano funzionando bene, dirottando i pazienti sull’ospedale “Sant’Anna” e creando ulteriore pressione sui reparti dell’ASST Lariana. Dopo l’emergenza Covid si è deciso di alleggerire il carico delle prestazioni mediche sugli ospedali principali ma poi abbiamo assistito a queste mosse contraddittorie che vanno in direzione opposta. Tagliando ulteriormente i servizi pediatrici, le strutture sanitarie lombarde si troveranno sempre più in difficoltà innescando un’allarmante spirale a spese dei cittadini. La sanità è un servizio pubblico, dovrebbe garantire capillarità e completezza delle prestazioni e dei servizi. E invece le scelte della Regione stanno virando pericolosamente verso il settore privato, garantendo assistenza soltanto a chi può permetterselo. Porteremo il tema il Consiglio con un Ordine del Giorno durante le sedute di assestamento di bilancio per avere la garanzia che Regione Lombardia torni sui suoi passi».

 

Non è mancata nemmeno una comunicazione di ATS Insubria, che ha voluto sottolineare l’avviamento del dialogo con Asst Lariana e l’ Ospedale Valduce, nell’ottica di garantire le attività pediatriche sul territorio lariano. «L’Ospedale Valduce ha comunicato ad ATS Insubria, alla fine della scorsa settimana, la sospensione temporanea delle attività di ricovero di Pediatria e di Pronto Soccorso Pediatrico a partire dal 1 agosto – si legge nel comunicato stampa – Tale scelta, possibile nell’ambito dell’autonomia gestionale dell’Ospedale, non è stata concordata preventivamente con l’Agenzia, nei termini programmatori di attuazione della chiusura. L’ATS Insubria, in sinergia con l’ASST Lariana, sta lavorando per predisporre un sistema di gestione delle attività di ricovero e di emergenza-urgenza, in grado di fornire una risposta puntuale ai bisogni di cura della popolazione. Le prestazioni pediatriche sul territorio lariano saranno garantite come sempre regolarmente. Il Direttore Generale di ATS Insubria, dott. Lucas Maria Gutierrez, ha precisatoÈ stata acquisita la disponibilità dell’Ospedale Valduce ad avviare momenti di confronto, finalizzati a costruire una rete di interventi in grado di rispondere alle necessità di salute delle famiglie. Sarà attivato in tempi brevi un tavolo di lavoro con Ospedale e ASST Lariana, che sarà integrato con la partecipazione dei pediatri di famiglia, volto alla definizione di un modello di assistenza pediatrica più attuale e aderente alle esigenze del territorio lariano”».

 

Nel pomeriggio di oggi, dopo un confronto con i vertici dell’Ospedale, la Direzione Generale Welfare, ATS e ASST, il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi ha confermato il potenziamento pediatria al Sant’Anna e il mantenimento del pronto soccorso pediatrico al Valduce. «Dopo aver approfondito le motivazioni alla base della decisione di chiudere il reparto di pediatria, comunicata dalla direzione dell’Ospedale Valduce all’ATS Insubria, prendiamo atto della necessità di riorganizzare i servizi territoriali anche sulla base dei numeri effettivi dell’utenza. Mi sono pertanto premurato, di concerto con la Direzione Generale dell’Assessorato al Welfare regionale, di verificare la disponibilità dei vertici dell’Ospedale Valduce e delle ATS e ASST territoriali nel dare vita a un tavolo di lavoro e confronto. Due le ipotesi e gli obiettivi all’attenzione del tavolo e sui quali ho già riscontrato condivisione e convergenza d’intenti: ulteriore potenziamento della pediatria dell’Ospedale Sant’Anna e mantenimento al Valduce del pronto soccorso pediatrico. Non appena appresa notizia della decisione dell’Ospedale Valduce, le istituzioni regionali hanno subito cercato soluzioni concrete e percorribili che trovassero la condivisione dei soggetti parte in causa: questo credo debba essere il compito di tutti i rappresentanti istituzionali ad ogni livello».

 

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